giovedì 18 settembre 2014

ROTARY E CHIESA CATTOLICA: INTERVISTA DE “L’ARBORENSE” AL NOSTRO PRESIDENTE. “I VALORI ETICI DEL ROTARY CRESCONO NEL TEMPO”.



Oristano 18 Settembre 2014
Cari amici,

chi ha avuto l’opportunità e la curiosità di seguire, soprattutto attraverso gli scritti di Paul Harris, la nostra storia, si sarà reso conto che per un periodo anche abbastanza lungo, il feeling tra il Rotary e la Chiesa Cattolica non è stato sempre alto. Nella seconda metà degli anni Venti del secolo scorso, in particolare, il dialogo tra la Chiesa e il Rotary subì un brusco quanto pericoloso distacco. Il motivo ufficiale era che l’organizzazione rotariana, in realtà, era una sorta di “massoneria”, associazione che la Chiesa aveva sempre condannato. In realtà i motivi reali erano altri: era la filosofia laica del Rotary ad infastidire ed a preoccupare gli alti esponenti della Chiesa che, su “Civiltà Cattolica”, l’organo dei Gesuiti e su “L’Osservatore Romano”, con dotti saggi si adoperarono per condannare il Rotary e allontanare così i fedeli dall’eventuale ingresso nell’associazione, mettendola all’indice e vietando ai cattolici di farne parte.
La crescita esponenziale del Rotary in quegli anni, in tutto il mondo, preoccupava la Chiesa che temeva la sua concorrenza. Fu messa in atto una grande campagna ostile: basti pensare che nel 1929 il Rotary in Spagna venne sciolto! Solo il tempo riuscì a mitigare il gelo creatosi, che si sciolse lentamente fino ad arrivare al 1948. Nel Gennaio di quell’anno il Cardinale Montini, futuro Papa, allora sostituto alla Segreteria di Stato, chiese al Direttore di Civiltà Cattolica di “rivedere” i rapporti con il Rotary, commissionandogli un apposito studio. 
Nel Rotary, allora, il grande tessitore della riconciliazione fu Omero Ranelletti, uno dei grandi uomini del Rotary Italiano, e, finalmente, nel 1957 fu lo stesso Montini, allora Arcivescovo di Milano, a fare il primo gesto ufficiale di riconciliazione, partecipando ad una conviviale rotariana. La pace “ufficiale” venne siglata due anni dopo: nel 1959, a quasi mezzo secolo dalla sua fondazione, un Presidente del Rotary Internazionale poté varcare il portone di bronzo del Vaticano per essere ricevuto in udienza dal Papa Giovanni XXIII. Il dissidio era svanito: Chiesa e Rotary, religiosi e laici, continuarono senza preclusioni, ognuno per suo conto, il loro percorso per il raggiungimento di un unico fine: Servire la Società nei suoi bisogni.


 











Cari amici, ho fatto questa breve premessa per rendere noto a tutti Voi che recentemente il settimanale cattolico della nostra Diocesi, L’Arborense, ha chiesto al nostro nuovo Presidente Nando di poter avere un’intervista, all’inizio del suo anno rotariano. Nando ha accettato di buon grado, rispondendo subito di si. 


Ecco per la curiosità di tutti Voi il “testo integrale” dell’intervista, che riporta il pensiero ed il programma del nostro Presidente. Buona lettura!

Intervista di Annalisa Concu.  

Nando Loddo, Presidente del Rotary Club di Oristano, racconta l’opera dell’associazione nei vari campi d’azione locali e internazionali.
Negli scorsi numeri ci siamo occupati delle iniziative del Rotaract di Oristano e abbiamo incontrato la neo Presidente Eleonora Caddeo. Come sappiamo questa giovane associazione si appoggia al Club padrino Rotary, il Presidente del quale per l’anno 2014/2015 è Nando Loddo. Ora in pensione, è stato manager bancario del Banco di Sardegna in varie sedi dell’Isola. Sposato e padre di due figlie, è attualmente Segretario del Consiglio pastorale della Parrocchia di San Paolo Apostolo nonché membro della IV Commissione del Sinodo Diocesano e della Corale del Duomo diretta dal M° Graziano Orro.
L’Arborense l’ha incontrato nei giorni precedenti la riunione durante la quale farà le sue dichiarazioni programmatiche per il nuovo anno rotariano.
Sig. Loddo, il Rotary è un’associazione che ha come obiettivo quello di migliorare le Comunità a livello locale e nel mondo. Avete un motto significativo: “Servire al di sopra di ogni interesse personale”.
Si, il nostro intento è stimolare e promuovere gli ideali del servizio come anche lo sviluppo di rapporti interpersonali a favore di persone che soffrono e hanno bisogno del nostro aiuto materiale e morale, oltre a favorire la comprensione e la pace tra i popoli.
Settembre è un mese di programmazione e punto di partenza per nuovi progetti. Per il Rotary è il mese dedicato alle Nuove Generazioni, secondo l’Azione Giovani nata recentemente. Di cosa si tratta?
Si tratta di avviare contatti con i giovani perché si costituiscano in club: INTERACT, per ragazzi dai 14 ai 18 anni e ROTARACT, per giovani dai 18 ai 30 anni. Alle nuove generazioni vengono insegnati i principali obiettivi del club, quali il rispetto verso il prossimo, la probità personale, accettare il proprio compito non come successo personale ma per il progresso della comunità. Quest’anno, se riusciamo, costituiremo il relativo club INTERACT: il Rotaract, già formato, è composto soprattutto da studenti Universitari e permette ai soci di acquisire conoscenze e sviluppare le attitudini per lo sviluppo della loro personalità, in modo da portare avanti azioni in favore della comunità e del mondo intero. Si tratta di una fucina del Rotary in quanto, dopo il trentesimo anno, il socio Rotaract può iscriversi al club “anziano” Rotary. Tra le varie iniziative per i giovani e la scuola abbiamo istituito, da oltre trent’anni, una borsa di studio destinata allo studente più giovane che si diploma con il massimo dei voti; in ambito provinciale da tre anni è stata istituita una seconda borsa di studio destinata allo studente che si laurea nell’Università sempre con il massimo dei voti. E’ un incentivo per i giovani che si iscrivono all’Università o che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. Altro intervento che si rinnova da oltre 30 anni, è il contributo a favore de Sa Sartill’è canna, manifestazione alla quale partecipano i bambini, imitazione della vera Sartiglia, meravigliosa giostra equestre della nostra città.
Una fitta rete di attività. Quali sono i prossimi appuntamenti culturali in programma?
Come negli anni precedenti, proseguono gli appuntamenti del “Venerdì del Rotary”. Si tratta di conferenze di vario genere, sia di carattere culturale che umanitario. La struttura che ospita gli incontri è il Mistral 2, nostra sede istituzionale. Di volta in volta invitiamo docenti di grande levatura culturale che affrontano i più svariati temi. Negli anni scorsi queste conferenze hanno avuto largo seguito tra i cittadini, che hanno dimostrato partecipazione e interesse. Anche per il mio anno rotariano si proseguirà con questa bellissima iniziativa.
La vostra associazione opera in parità di intenti con il Rotary International. In questo momento di forte crisi internazionale avete pensato a qualche tavola rotonda sui temi di prevenzione/risoluzione dei conflitti?
Come club abbiamo interessato tutti i Distretti perché si attivino in merito al problema dei fucilieri prigionieri in India. A livello distrettuale e internazionale, il Rotary promuove incontri con le varie autorità anche a livello mondiale affinché i valori della fratellanza, l’amicizia tra i popoli e la pace si realizzino con successo. Siamo impegnati, unitamente a tutti i rotariani del mondo, anche per sconfiggere il problema dell’eradicazione della polio. Solo in alcuni Paesi, come Afghanistan, Pakistan e Nigeria, la polio non è stata ancora debellata a causa della mancanza di permessi politici a intervenire adeguatamente. Sempre a livello internazionale, contribuiamo alla realizzazione di pozzi in paesi aridi quali Africa e Afghanistan.
I rotariani di tutto il mondo sono impegnati a sostegno di Paesi e popoli in via di sviluppo.
Costruiamo scuole e strutture mediche in varie parti del mondo. A livello locale abbiamo istituito da diversi anni il “Banco alimentare e farmaceutico”: un aiuto rivolto ai bisognosi della città che consiste nel rifornimento di generi alimentari di prima necessità, e che, con l’aiuto dell’Associazione Volontari Ospedalieri, permette di realizzare a favore di extra comunitari e meno abbienti interventi farmaceutici.
L’Arborense augura al Presidente e a tutti i membri un buon anno rotariano.
Annalisa Concu

(ecco la copia della pagina del giornale)



Oggi, cari soci e socie, il Rotary non solo non è più osteggiato dalla Chiesa ma in molte parti del mondo continuano ed essere portate avanti importanti iniziative comuni. Lo stesso Papa Francesco, dal 1999 è socio onorario del club di Buenos Aires.
Grazie dell’attenzione e…Buon Rotary a tutti Voi!
Mario


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