Oristano
14 Febbraio 2015
Cari amici,
il nostro motto,
che risale ai primi
anni della nascita della nostra associazione, spesso viene, da chi non conosce
a fondo il Rotary, compreso male, o addirittura travisato. Ho avuto occasione
di scrivere, anche su questo blog, che il nostro sodalizio non è
un’associazione di beneficienza ma di servizio; quest’ultimo, inteso non tanto
nel significato di fornire cibo a chi ha fame, ma quello di aiutare quella
persona a procurarselo. Per fare un esempio pratico l’azione del Rotary è quella
di fornire a chi ne ha bisogno l’amo per pescare, anziché fornirgli il pesce
già pescato.
Una delle prime azioni
“di servizio” svolte dal Rotary fu quella di dotare Chicago di alcuni bagni
pubblici, per rimediare alle carenza che manifestava la città in quel momento.
Da allora in poi innumerevoli sono state le azioni portate avanti dal Rotary,
fino a caricarsi l’impegno di debellare la Polio nel mondo. Questa grande
attenzione al territorio, riferita sia a quello locale, dove il club è
stanziato, sia a quello globale, riferito al resto del mondo, è stata trasformata
in “azioni di servizio”, non tanto assumendosi l’imponente onere finanziario che
il “cambiamento” richiedeva, ma cercando di svolgere una pressante opera di sensibilizzazione
sia sull’autorità pubblica che nel contesto privato, in modo che fossero poste
in essere le necessarie misure possibili, affinché il cambiamento si potesse
verificare.
Il Rotary, cari amici,
non è una semplice associazione di amici che si riuniscono per godere del
piacere di stare insieme! Il Rotary è
composto da tanti professionisti ai vertici delle più importanti professioni (in
sintesi da tanti “Leader”), che si riuniscono per scambiare idee nell’interesse
della Comunità, cercando poi di concretizzarle passando all’azione. Questo “stare
insieme” comporta il farsi carico degli importanti problemi delle Comunità in
tutti i campi cercando soluzioni, soprattutto sollecitando e stimolando le
competenti autorità e coinvolgendo le popolazioni. I club questo lavoro
lo fanno tutti i giorni, riuscendo a realizzare cose straordinarie.
Perché faccio oggi, a
metà Febbraio, questa mia riflessione partendo dal ricordo dei primi sentieri
di servizio percorsi dalla nostra Associazione? E’ presto detto: per ribadire,
nel mese del nostro anniversario che ricorda e festeggia i nostri 110 anni di
vita, quello che realmente siamo: una grande realtà che vuole cavalcare con
ancora maggior forza il terzo millennio. Anche il nostro club di Oristano è nato a
Febbraio, essendo stata, la sua Carta costitutiva, consegnata nel Febbraio del
1968. Mese importante, dunque, Febbraio!
Proprio ieri il club ha
selezionato il vincitore della nostra ormai pluriennale “Borsa di Studio”,
destinata al miglior studente diplomatosi nella nostra Provincia con il massimo
dei voti e la lode.
Nella festosa cornice del Mistral 2, in occasione della zippolata
di carnevale alla quale ha partecipato un pubblico numeroso, si è proceduto all'estrazione a sorte del vincitore del premio. I 7 candidati, 4 appartenenti
all’Istituto Tecnico Industriale “Othoca” (Alessandro Colleo, Marco Frongia,
Manuel Mancinelli e Alice Pirsu), uno dell’Istituto Istruzione Superiore
“Alessandro Volta” (Carmen Casula) e 2 del Liceo Classico “S. A. De Castro”
(Benedetta Conte e Federica Pes) erano gli unici studenti in Provincia ad
essersi felicemente maturati con il 100 e lode.
Presieduta dal
Presidente del Rotary Ferdinando Loddo e dalla Presidente del Rotaract Eleonora
Caddeo, coadiuvati dai Segretari dei due club, Marco Franceschi per il Rotary e
Giorgia Foddis per il Rotaract, si è proceduto alle operazioni di estrazione
del vincitore. Introdotti i nominativi nei bussolotti, l’estrazione è stata
fatta materialmente dalle due giovani straniere (Carla proveniente
dall’Argentina e Jenny da Taiwan), presenti ad Oristano nel programma rotariano “Scambio
Giovani”. E’ risultato vincitore Manuel Mancinelli dell’Istituto Tecnico Industriale Othoca di
Oristano. Presenti alla manifestazione alcuni Presidi degli Istituti e
rappresentanti degli studenti. Il vincitore, che è già fuori Sardegna per
frequentare l’Università, verrà premiato in uno dei suoi prossimi rientri ad
Oristano, nell’Aula Magna del suo Istituto.
Prima di chiudere
questa riflessione vorrei fare con Voi un’ultima considerazione sul progetto
più importante del nostro anno: quello sui Giganti di Mont’e Prama.
Questo
importantissimo progetto, a valenza Distrettuale, definito con grande
entusiasmo “Rotary
4 Sardinian Giants”, coinvolge attivamente tutti i club
della Sardegna. Tante le idee per concretizzarlo, anche se, in considerazione
della necessità di portare avanti “un’azione comune” col concorso di tutti i
club, pur avendo messo sul tappeto diverse ‘azioni possibili’ anche
nell’immediato, esso procede nel suo cammino con molta lentezza. Questo fatto,
se da un lato consente il coinvolgimento di tutti i club, dall’altro rallenta
non poco l’efficacia dell’azione. Ad esempio, tra le diverse operazioni
ipotizzate per pubblicizzare l’importanza dei “Giganti”, trasformandoli in un
potente e forte richiamo per lo sviluppo economico della nostra Isola, vi era
quella di realizzare nei tre aeroporti sardi copie delle statue, con a fianco
un totem esplicativo sulla loro storia.
Le nostre idee e i
nostri progetti, ampiamente fatti conoscere all’esterno (compresa un’intervista
al nostro Presidente Nando Loddo) erano sicuramente già di pubblico dominio,
apprezzati e condivisi. Pochi giorni fa sulla Nuova Sardegna, importante
quotidiano dell’Isola, è apparsa la notizia che sarà la Regione Sarda a farsi
carico della collocazione di copie delle statue e dei relativi totem
esplicativi nei tre aeroporti sardi. La notizia, se da un lato fa pensare ad un
comodo utilizzo di una nostra idea, dall’altra libera positivamente le nostre
energie per dedicarci alle altre possibili azioni da svolgere, per far sì che i
Giganti vengano valorizzati concretamente e nel miglior modo possibile.
La mia conclusione,
cari amici, ribadisce e mette in luce, ancora di più, il vero senso ed il reale
scopo del Rotary: non quello di associazione benefica, che assiste i bisognosi,
ma quello di un efficace sodalizio di “Servizio” al territorio, capace di sollecitare
e stimolare la realizzazione di “azioni”, concrete ed efficaci da parte di chi,
autorità pubblica locale o statale, quel territorio deve difendere e
proteggere. Se l’operazione “Giganti in aeroporto”, che la Regione dichiara di
aver deciso di realizzare, si concretizzerà presto, a prescindere dalla
paternità dell’idea, noi ne saremo estremamente felici!
Grazie, amici, della
Vostra sempre gradita attenzione.
Mario