venerdì 18 maggio 2018

CI AVVIAMO VERSO IL CONGRESSO, CHE CELEBRA UN ALTRO ANNO DI SERVIZIO E DI IMPEGNO NEL MONDO.


Oristano 18 Maggio 2018
Cari amici,
Come ho avuto modo di ricordare nel post scorso, nel quale venivano evidenziate le finalità di questo mese dedicato alle nuove generazioni, investire nel mondo giovanile significa preoccuparsi di dare un futuro al Rotary e indirettamente al mondo intero. Preparare i giovani ad affrontare le nuove sfide che la vita, sempre più tecnologica, ci pone davanti è un impegno non indifferente, ma da fare senza mai tirarsi indietro.

Questo mese, nei prossimi giorni, vedrà tutto il Distretto 2080 riunito in terra sarda, a Santa Teresa di Gallura, per celebrare il consuntivo di un altro anno di servizio e di impegno nel mondo. Il nostro Presidente Ian Riseley lo ha voluto dedicare alla difesa dell’ambiente, tema di particolare importanza per la sopravvivenza del nostri pianeta. Il nostro Governatore Salvina, invece, da vera donna sarda, ha rimarcato che la missione del rotariano si esplica soprattutto lavorando insieme, non da soli. Nel suo motto aggiuntivo, “Forza Paris”, si coglie la concreta essenza di questo invito: è la squadra a vincere, perché il suo valore è ben maggiore della somma dei singoli valori che la compongono.

Nella nostra precedente riunione dell’11 Maggio, riuniti in Assemblea, abbiamo dato parere favorevole all’ipotizzata trasformazione del Distretto in Associazione, diventando quindi, giuridicamente, un Ente del Terzo settore. Una questione questa che risulta in campo ormai da oltre un decennio e ritenuta necessaria per la buona gestione di una struttura composita come è il Distretto. Risulta, infatti, che già 10 Distretti italiani abbiano dato corso alla trasformazione.

Il prossimo appuntamento del mese è dunque quello programmato dal 25 al 27 Maggio, che ci vedrà nella cornice di Valle dell'Erica, a due passi da Santa Teresa di Gallura, in un ambiente fra i più suggestivi della Sardegna, celebrare con il nostro Governatore, la squadra distrettuale e i rappresentanti dei club del Distretto il nostro 61° Congresso Distrettuale; incontro che è l’atto conclusivo del nostro anno rotariano, nel quale, oltre a fare un’analisi di quanto realizzato, faremo un consuntivo serio, valutando quanto siamo riusciti nell’anno a FARE LA DIFFERENZA. 
Ritrovarsi insieme, sarà comunque positivo. Lo stare insieme è sempre un “interscambio” fruttuoso, che consente di capire meglio ciò che abbiamo fatto e ci aiuta a programmare, in modo ancora più efficace, il nostro servizio futuro. Il nostro club sarà presente al Congresso con diversi suoi rappresentanti: il Presidente, io e Adriana, componenti anche della squadra distrettuale.
Amici, l’anno in corso vede ancora da chiudere diversi nostri impegni, ormai in dirittura d’arrivo: la premiazione del concorso giardini fioriti e la nostra maratona cittadina, che sono in calendario a Giugno.  Vi anticipo anche (per segnarle in calendario) le date delle due conviviali di Giugno: 

-        -   Il 7 Giugno, Giovedì, conviviale soci e familiari;

-       -    Il 30 Giugno, Sabato, passaggio del collare tra Antonio e Silvia.

Al rientro dal Congresso Vi fornirò i dettagli, con gli orari e i giorni degli ultimi impegni dell’anno.
Grazie a tutti e…Buon Rotary!

Mario

domenica 6 maggio 2018

A MAGGIO IL ROTARY CI INVITA AD INVESTIRE SUI GIOVANI!


Oristano 6 Maggio 2018
Cari amici,
Maggio, come sappiamo, è il mese che il R.I. dedica alle Nuove Generazioni. Scelta che ha un significato importante, profondo: sono i giovani il futuro del mondo e del Rotary. Solo indirizzando le nuove generazioni ai principi del Rotary, noi rotariani saremo sicuri che essi porteranno avanti, negli anni a venire, quel lungimirante progetto di Paul Harris: migliorare il mondo, smussando le troppe differenze, con l’obiettivo del raggiungimento della pace!
Anche questo mese, come allegato alla lettera del mese del Governatore Salvina, c’è la mia riflessione e il messaggio del Presidente Internazionale.
Invito tutti a prenderne visione, riflettendo soprattutto sugli importanti suggerimenti. Grazie!
Ecco la lettera di Salvina.
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Care Amiche e Cari Amici
Vi scrivo di ritorno da Taranto, dove nei giorni scorsi si è tenuta la Conferenza Presidenziale dedicata alla tutela della madre e del minore migrante ed alla Pace, che ha visto la partecipazione di oltre 700 rotariani ed il RYLA nazionale.
L’Italia, al centro del Mediterraneo, è investita da un processo migratorio straordinario, epocale, dovuto ai conflitti armati, alle persecuzioni e alle precarie condizioni economiche e di vita che investono milioni di esseri umani.
Ad esserne più colpiti sono proprio le madri e i bambini. Per il Rotary e la Rotary Foundation, la tutela della salute materna e infantile è un’area prioritaria d’intervento e le stime ci dicono che nel mondo quasi sei milioni di bambini in età inferiore ai cinque anni muoiono a causa di malnutrizione, assistenza sanitaria inadeguata e scarsa igiene.
È una realtà che si può prevenire e la Conferenza Presidenziale è stata dedicata a loro e alle madri, vittime delle diseguaglianze e dei conflitti.
I bambini sono coinvolti dalla migrazione in vari modi: essi vengono abbandonati dai loro genitori o viaggiano insieme a loro o migrano da soli. Altri bambini non si spostano, ma sono comunque coinvolti poiché vivono in comunità da cui partono o che ricevono un gran numero di migranti. Alcuni bambini sono migranti di ritorno o vengono rimpatriati. Queste migrazioni di madri e bambini oltremare su grande scala aumentano le problematiche sulla salute fisica, mentale e sociale di questa categoria di persone estremamente vulnerabile: in tutte le circostanze, i bambini risultano essere esposti ad un maggiore pericolo e sono soggetti all’impatto sociale più pesante.  Il nostro, poi, è un paese di transito quindi, a volte, questi ragazzi scappano e possono finire nelle mani della malavita. Dall'interessante videomessaggio del vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, emerge che «un rifugiato ogni due è un bambino, un migrante ogni otto è un bambino, 50 milioni di bambini sono migranti, più della metà è in fuga da situazioni di conflitto e instabilità. Un terzo dei migranti giunti in Europa tra il 2015 e il 2016 erano bambini». È quindi di tutta evidenza che la correlazione tra la pace e i diritti umani è un argomento di grande valore, perché non c'è pace senza tutela dei diritti umani, fra cui quella della salute infantile e materna che è oggi la vera sfida della nostra società.
Il Rotary che costruisce la Pace, ogni giorno, con la sua azione umanitaria, con i service dei suoi club, rappresenta appieno il motto della sua Fondazione "fare del bene nel mondo".
Ed è la nostra azione concreta, il nostro servizio a fare la differenza, perché ci distinguiamo per quello che facciamo, non solo per quello che siamo.
In tutto questo e nell'auspicio di una sensibilizzazione sempre più ampia al problema, si concentra il significato della mozione che il Rotary Italia, rappresentato da noi tredici Governatori dell'anno rotariano 2017-2018 ha presentato, a conclusione dei lavori, al Presidente Internazionale Ian Riseley ed al Presidente della Rotary Foundation Paul Netzel.
Era la prima volta che una Conferenza Presidenziale Internazionale si teneva in Italia, organizzata da tutti i Distretti italiani con un impegno organizzativo senza pari che ci ha ripagato in uguale misura con gioia, soddisfazione ed orgoglio: di essere rotariani che hanno fatto la differenza nell'unità di azione e di servizio.
Altrettanta gioia, soddisfazione ed orgoglio ho provato quando, in apertura del suo saluto durante la cena di gala, il Presidente Riseley ha ricordato di aver dato inizio al suo anno da Presidente Internazionale con la visita istituzionale al nostro Distretto complimentandosi per l'accoglienza e le attenzioni ricevute. Oggi, a mezzo di questa lettera, voglio ancora condividere con tutti voi quei momenti e quelle parole che hanno emozionato non soltanto me ma anche gli amici rotariani del nostro Distretto lì presenti: sono interamente dedicate a voi e vi ringrazio, con tutto il cuore, per il supporto e la partecipazione che in ogni modo avete voluto assicurarmi nell'occasione. 
Ora ci aspetta una conclusione di anno nella quale tante belle iniziative giungono a compimento, segnando la realizzazione dei progetti e delle innumerevoli attività programmate in ognuno dei vostri Club. Il mese di maggio avrà, a livello distrettuale, due importanti appuntamenti, il primo dei quali sarà il FORUM DISTRETTUALE NGSE, il programma dello Scambio per Giovani Adulti, che si terrà a Fiuggi, organizzato dal Rotary Club cittadino, il 12 maggio p.v.
Infine, dal 25,al 27 maggio, come ormai tutti sapete, nella cornice di Valle dell'Erica, a due passi da Santa Teresa di Gallura, in un ambiente fra i più suggestivi della Sardegna, celebreremo il nostro 61°  Congresso Distrettuale, momento ed incontro conclusivo del nostro anno rotariano, nel quale, oltre ad approfondire una tematica specifica, che come sapete sarà l'ambiente, in linea con l'enfasi presidenziale ed a me particolarmente congeniale, sarà la giusta sede per analizzare l'attività dell'anno che sta volgendo al termine, finalizzata a FARE LA DIFFERENZA  incentrata sull'ideale del servizio a favore delle comunità non solo con senso di altruismo e reale livello etico, ma con quello spirito di unità di intenti che deve continuare a caratterizzare il nostro essere pronti ad agire, insieme.

Condivideremo tutto questo con il Presidente Internazionale Eletto BARRY RASSIN, che, come Rappresentante del Presidente Internazionale Riseley, parteciperà ai nostri lavori ed interverrà con le sue riflessioni.
Credo di poter dire che la sua presenza darà al nostro evento il suggello dell'internazionalità che caratterizza il nostro sodalizio ma vorrei che anch'egli, giungendo per la prima volta in Sardegna, sia accolto e circondato dall'affetto della famiglia rotariana del Distretto 2080: perciò vi chiedo di essere con me e di ritrovarci insieme ancora una volta, cari amici, nel segno del buon Rotary che abbiamo condiviso fin dal primo giorno.
Chiudo questa mia lettera di maggio allegando, come sempre, l'approfondimento del tema del mese che ha scritto per noi l'amico Mario Virdis, dedicato alle Nuove Generazioni, ed il messaggio del Presidente Internazionale, che vi prego di leggere; allego anche per praticità la scheda di iscrizione al Congresso.
Con i miei più cari ed affettuosi saluti, un arrivederci in Sardegna, sempre con il nostro Forza Paris!
Salvina
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MAGGIO ROTARY, MESE DEDICATO ALLE NUOVE GENERAZIONI.
Il Rotary assegna il mese di Maggio, quello che la natura dedica al suo risveglio, alle Nuove Generazioni. Fin dai primi anni della sua attività di servizio la nostra associazione ha focalizzato la sua attenzione sulle Nuove Generazioni, sui giovani, nella convinzione che l’obiettivo più grande che il mondo dovrebbe sempre porsi è quello di dare un futuro alle generazioni successive.
Per realizzare al meglio questo obiettivo, nel 2010 il Consiglio di Legislazione decise di ampliare le precedenti 4 classiche Vie d’Azione, aggiungendone una 5^, dedicata proprio alle Nuove Generazioni. Questa nuova via intendeva occuparsi in modo concreto del giovani, attraverso delle attività di formazione e di sviluppo delle doti di leadership, facendoli partecipare a progetti di servizio locali ed internazionali, utilizzando anche i programmi di scambio, volti a promuovere la conoscenza di altre culture; il fine ultimo quello di stimolare l’interazione, l’accettazione e la comprensione tra i diversi popoli, strada privilegiata per il raggiungimento della pace nel mondo.
Il Rotary, per realizzare appieno quest’impegno, ha messo sul campo diverse iniziative, trasformate poi in programmi: Rotaract, Interact, Ryla e Scambio Giovani. Tutti programmi ad hoc, concepiti per dare ai giovani la giusta assistenza nella loro crescita, agevolando quella formazione costruttiva che li porterà, domani, ad essere buoni cittadini e buoni rotariani, ovvero quelli che proseguiranno il nostro lavoro. Per poter assolvere ancora meglio a questo compito, il Consiglio di Legislazione ha voluto assegnare al Rotaract addirittura un ruolo di maggiore uguaglianza, quello di Club Partner del Rotary, trasformando la precedente posizione subalterna in pari dignità.
Credo che questo provvedimento adottato dal CDL sia da considerarsi un passaggio epocale, meritevole di un meditato approfondimento. La partnership concretamente significa muoversi all’unisono, costruire insieme progetti e programmi, utilizzando la stessa visione strategica. Diventa fondamentale, perciò, in ogni club e in ogni Distretto, migliorare il precedente rapporto di collaborazione, partendo dalla situazione esistente e mettendo le basi su come svilupparlo adeguatamente nei prossimi anni.
L’ideale sarebbe riuscire a creare a fianco di ogni club Rotary per prima cosa un club Interact, base di partenza per un successivo Rotaract, in parte, poi, alimentato dai “cresciuti” ragazzi dell’Interact. I giovani che iniziano a conoscere il Rotary entrando a far parte di un Interact, fanno le loro prime esperienze nella Società fuori dalla famiglia, imparando a prestare il loro aiuto agli altri e acquistando una maggiore maturità. Nella successiva esperienza rotaractiana, confrontandosi fra di loro e mettendo a disposizione il tempo libero per azioni umanitarie locali e internazionali, perfezionano la loro crescita, acquisendo quelle doti di etica, accettazione, tolleranza, rispetto, confronto e comprensione reciproca.
Si amici, i programmi che il Rotary ha studiato per i Giovani, completano, in modo adeguato e costruttivo la necessaria formazione ed educazione delle Nuove Generazioni. Rotaract, Interact, RYLA e Scambio Giovani, sono una componente importantissima dell’azione rotariana. Ricordiamoci sempre che i giovani di oggi sono i leader di domani: aiutandoli a diventare buoni leader e portandoli nei nostri Club, saremo in grado di rafforzare la Comunità e il futuro del Rotary.
Un’ultima considerazione. Il Rotary oggi guarda al futuro con un po’ di preoccupazione. In primo luogo per il progressivo e inevitabile aumento dell’età media dei nostri Club. Credo che questa consapevolezza ci debba spingere ulteriormente a pensare ai tanti giovani che, da noi avviati alla conoscenza e all’accettazione dei nostri principi, rappresentano quella necessaria energia vitale per il futuro della nostra associazione. Non abbiamo allora timore a cooptarli, rivitalizzando in questo modo i nostri club!
Cari amici, perché il Rotary possa fruttuosamente proseguire sul suo cammino di successo che ha caratterizzano i suoi primi centotredici anni di vita, se veramente la nostra associazione vuole continuare a “fare la differenza” nel mondo, allora deve costantemente rinnovarsi attraverso i giovani. Si, perché solo così, domani, potremo avere un Rotary sempre efficiente ed al passo coi tempi; solo investendo sui giovani, facendoli diventare protagonisti, collaborando quanto prima al nostro fianco nei club, potremo creare quel giusto mix di esperienza e vigore giovanile, vera strategia vincente per il nostro futuro.
Con i giovani possiamo davvero continuare a “fare la differenza nel mondo”, remando tutti nella stessa direzione, ‘tutti insieme’. Forza Paris!
Mario
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IL MESSAGGIO DEL NOSTRO PRESIDENTE INTERNAZIONALE
Il Rotary è un'organizzazione enorme, e molto complessa. Al momento della stampa di questa rivista, abbiamo 1,2 milioni di soci in 35.633 club in quasi tutti i Paesi del mondo. Centinaia di migliaia di partecipanti sono coinvolti nei programmi Rotary come Rotaract, Interact, Scambio giovani, RYLA, Gruppi Community Rotary, Centri della pace del Rotary e una serie di progetti e programmi finanziati dalla Fondazione, a livello nazionale, distrettuale e locale. Il nome del Rotary è legato a innumerevoli progetti ogni anno, dalle donazioni del sangue ai banchi alimentari, dai progetti di strutture igienico-sanitarie nelle scuole all'eradicazione della polio. Centotredici anni dopo la fondazione del primo Rotary club, il service del Rotary oggi ha davvero una portata globale.
L'aspetto quotidiano e settimanale del service cambia in maniera drastica secondo la regione, il Paese e il club. Ogni club ha la sua storia, le sue priorità e la sua identità. Di conseguenza, l'identità dei Rotariani e il fine perseguito da ogni singolo Rotariano nel suo service variano enormemente. Non c'è nulla di male in tutto questo, poiché il Rotary è stato ideato come organizzazione decentralizzata, intesa per consentire a ogni singolo Rotariano e ogni singolo Rotary club di servire nel modo che ritiene migliore.
In tutti i casi, la diversità che ci rende così forti, può anche presentare delle sfide per la nostra identità come organizzazione. In questo senso, non dovremmo essere sorpresi se molte persone che hanno sentito parlare del Rotary non hanno idea di quello che facciamo, come siamo organizzati o le ragioni della nostra esistenza. Anche nell'ambito del Rotary, molti soci hanno una comprensione limitata della nostra organizzazione nel suo complesso, dei nostri obiettivi o della portata dei nostri programmi. Queste sfide hanno importanti conseguenze, non solo per la nostra possibilità di servire in modo più efficace, ma anche per l'immagine pubblica, che è alla base della nostra capacità di accrescere il nostro effettivo, le nostre partnership e il nostro service.
Alcuni anni fa, il Rotary ha lanciato un'importante iniziativa in tutta l'organizzazione per rispondere a queste questioni, sviluppando gli strumenti per rafforzare la nostra identità visuale e il nostro brand. Oggi, stiamo usando questi strumenti per sviluppare la nostra campagna d'immagine pubblica "Pronti ad agire", che mostra la capacità che il Rotary offre a ognuno di noi per fare la differenza nelle nostre comunità e oltre. Lo scorso giugno, il Consiglio centrale del Rotary International ha approvato una nuova visione che riflette la nostra identità e lo scopo univoco che unisce la diversità del nostro impegno.
Crediamo in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi.
A prescindere da dove viviamo, dalla lingua che parliamo, dal lavoro che svolgono i nostri club, la nostra visione è la stessa. Crediamo in un mondo che può migliorare e che noi possiamo aiutare a migliorare. Siamo qui perché il Rotary ci offre l'opportunità di edificare il mondo che desideriamo vedere; per unirci e agire, all'insegna del nostro tema, Il Rotary fa la differenza.
Ian H.S. Riseley
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Amici, farò seguito a breve con un post che evidenzia i nostri prossimi, importanti, impegni.
Grazie!
Mario