martedì 24 dicembre 2013

IL SUCCESSO DEI NOSTRI ULTIMI APPUNTAMENTI DI DICEMBRE CI FA BEN SPERARE: BUON ANNO A TUTTI VOI !



Oristano 24 Dicembre 2013
Cari amici,
non volevo chiudere quest’anno 2013 senza fare con Voi un’ultima riflessione. Ho scelto la vigilia del Santo Natale soprattutto per poter fare a tutti Voi ed alle Vostre famiglie un sincero augurio di BUON NATALE E FELICE NUOVO ANNO.
Non è certo un periodo gioioso e favorevole quello che stiamo attraversando, ma purtroppo di crisi, che colpisce sempre di più le famiglie, alcune messe in ginocchio anche dal recente alluvione. E’ questo, dunque, il momento della solidarietà, non solo perché è Natale, ma perché ciascuno di noi si deve sentire vicino al suo prossimo, cercando di mitigarne la sofferenza ed il dolore; perché questa cari amici è la fratellanza, la vicinanza, lo stare insieme, aiutando chi è caduto a rialzarsi.
Gli ultimi nostri appuntamenti di Dicembre ci hanno visto tutti all’opera, a cercare di mettere insieme il maggior numero di fondi possibili per poter concretamente intervenire dove il bisogno manifestato dalla popolazioni colpite era più necessario. Ci siamo anche attivati per incrementare il fondo finanziario del nostro “Punto Rotary”, che cerca di contribuire per lenire le difficoltà dei “nuovi poveri”, famiglie  che la crisi economica ha messo ai margini, e che non riescono più a soddisfare neanche i bisogni primari, in particolare quelli dei bambini. Il Rotary, nella sua logica del “servire” deve non solo aiutare chi è in difficoltà ma dare, soprattutto sostegno, speranza, fiducia in un futuro che oggi appare non certo sereno.

 
Giovedì 19 Dicembre nella sede universitaria del Consorzio Uno abbiamo consegnato, per il secondo anno consecutivo, la “Borsa di studio” allo studente universitario laureato con il massimo dei voti. La studentessa premiata, la D.ssa Laura Melis, unitamente al premio ha ricevuto la nostra pergamena, davanti ad un folto numero di studenti, in gran parte laureati quest’anno presso l’Università di Oristano.

Sabato 21 Dicembre un buon numero di soci ha partecipato alla serata di beneficienza organizzata dal Rotaract di Oristano, in favore delle vittime dell’alluvione; il Teatro Garau era stracolmo, a conferma della perfetta organizzazione messa su dai nostri Rotaractiani, che, pur giovani, stanno dando una bella dimostrazione delle loro eccellenti capacità.

Domenica 22 Dicembre, invece, ha avuto pieno successo anche il nostro concerto di beneficienza, da noi organizzato in favore del Banco Alimentare, “punto Rotary” istituito presso il Convento dei Cappuccini. Un sincero grazie alla Polifonica Arborense, che ha accettato di esibirsi gratuitamente ed a Padre Franco, che con un gruppo di volontari porta avanti con noi questa iniziativa. Speriamo che questo nostro agire, unitamente a quello dei giovani del club Rotaract, riesca a sensibilizzare sempre di più la nostra città ed il nostro territorio, in favore dei tanti meno fortunati.
Cari amici domani è Natale. E’ questo un giorno di pace significativo: è il giorno che ci ricorda la nascita di Nostro Signore, venuto sulla terra per portare agli uomini la pace, il perdono e l’indirizzo per “una vita nuova”, di accettazione, rispetto e fratellanza fra tutti gli uomini. In questo giorno facciamo sentire ancora di più il nostro calore, il nostro voler bene, la nostra amicizia a tutti quelli che ci stanno intorno: il nostro calore riscalderà più del fuoco del camino, perché è il calore che viene dal cuore.
Con l’augurio che l’imminente Anno Nuovo porto salute, pace e serenità a tutti Voi ed alle Vostre famiglie Vi saluto con un fraterno abbraccio.

                                                                           Mario

martedì 17 dicembre 2013

IL NOSTRO “VENERDI’ COL ROTARY” DI DICEMBRE, DEDICATO ALLA SOLIDARIETA’. IL CONCERTO DI NATALE DELLA POLIFONICA ARBORENSE, IN SOSTEGNO DEL BANCO ALIMENTARE "PUNTO ROTARY".




Oristano 17 Dicembre 2013

Carissimi,
come ho scritto precedentemente su questo blog, Dicembre è il mese della famiglia rotariana. Mese questo che dovrebbe vedere riuniti con gioia tutti i componenti della famiglia, che per Natale e Capodanno, si stringono, tutti insieme, per augurarsi Buone Feste e Buon Anno. Per molti, però, quest’anno così non è stato. I recenti luttuosi fatti che hanno colpito la Sardegna hanno creato ferite difficili da sanare: famiglie colpita dal lutto e altre che hanno avuto danni materiali di difficile e costosa riparazione. Certamente tutti dovremo cercare, ognuno con le proprie possibilità, di venire incontro a famiglie così drammaticamente colpite. Come Rotary abbiamo già iniziato una catena di solidarietà che, speriamo, ci consenta di portare a soluzione uno dei tanti casi che ci sono stati segnalati. Abbiamo già rinunciato ad una conviviale e anche per la classica festa degli auguri abbiamo cercato di festeggiare sobriamente, destinando quanto risparmiato ad incrementare il fondo di solidarietà. Nel corso della serata abbiamo anche dato vita ad una piccola lotteria, con dei premi in ceramica offerti da Confartigianato e Casa di Riposo E. d'Arborea, che contribuirà anch'essa ad incrementare quel fondo.

Anche il prossimo Venerdì col Rotary sarà diverso dal solito: grazie alla disponibilità della Polifonica Arborense, che si esibirà gratuitamente, è stato allestito un “Concerto di Natale”, che avrà svolgimento presso la Chiesa B.V. Maria Immacolata nella Parrocchia dei Cappuccini in Viale S. Martino, il cui ricavato verrà destinato al “Banco Alimentare”, da noi istituito circa 3 anni fa, e che assiste un numero crescente di famiglie in difficoltà economica. Sarà un modo per rendere meno grigio il Natale di diverse famiglie dove mancano certamente gioia e sorriso.
Cari amici prima di augurarci con gioia e speranza un nuovo anno ricco di soddisfazioni e di lavoro, anche nel nostro servizio rotariano, Vi ricordo gli ultimi impegni dell’anno:
1) Giovedì 19 Dicembre, alle ore 19,00 assegnazione della “Borsa di studio” allo studente universitario laureato con il massimo dei voti;

2)  Sabato 21 Dicembre, alle 21,00 al Teatro Garau, serata di beneficienza organizzata dal Rotaract di Oristano, in favore delle vittime dell’alluvione;

3) Domenica 22 Dicembre, alle ore 20,00, nella Chiesa dei Cappuccini, concerto di beneficienza in favore del Banco Alimentare.

Colgo l’occasione per salutare con vera gioia l’ingresso dei due nuovi soci, avvenuto Venerdì scorso 13 Dicembre: il Dr. Giorgio Sanna, consulente del lavoro, presentato da me e l’Avv. Enrico Maria Meloni, presentato da Rita Zedda. 

Formulo Loro i migliori auguri per un rapido inserimento nel club e per l’impegno che, ne sono certo, metteranno al servizio del Rotary. Un caro saluto con tanti auguri a Guillermo, il giovane “ospite” nel programma Scambio Giovani, che è felice di questa interessante esperienza.

A tutti Voi ed alle Vostre famiglie formulo i migliori auguri di Buon Natale e Felice Nuovo Anno!

Mario

giovedì 28 novembre 2013

DICEMBRE ROTARY: MESE DEDICATO ALLA FAMIGLIA, IL NUCLEO FONDANTE DELL’INTERA UMANITA’.



Oristano 28 Novembre 2013
Cari amici,
il Rotary, come ben sappiamo, ha dedicato il mese di Dicembre alla famiglia. La famiglia è il punto focale da cui tutto ha inizio: nella famiglia, primo nucleo della vita sociale dell’uomo, comincia la vita, in essa nascono e si educano i figli, si preparano le nuove generazioni che garantiranno il futuro, in essa nascono i progetti da sviluppare nella Comunità di appartenenza. Dal primo nucleo familiare presto il cerchio si allarga: dalle buone famiglie nascono buoni vicinati, dai buoni vicinati nascono buone Comunità e da queste si realizzano e sviluppano grandi Nazioni. La famiglia, insomma asse portante del vivere insieme, primo nucleo da cui nasce, cresce e si sviluppa l’umana Società.
Il Rotary ha considerato sempre la famiglia la base principale della propria azione di servizio. Al centro dell’azione di servizio del Rotary non c’è solo il rotariano ma tutta la sua famiglia. Questo significa che del Rotary non fa parte solo il socio ma tutta la sua famiglia, che è costantemente coinvolta, che ne è parte integrante! La nostra associazione è una grande Comunità, una grande “famiglia allargata”, in cui tutti debbono sentirsi membri, come in una comune famiglia, dove ognuno si prende cura dell’altro. Nei momenti di gioia e nei momenti del dolore o del bisogno, nessuno deve sentirsi mai solo.
Lo abbiamo toccato con mano proprio in questi giorni: quando la grande famiglia rotariana si è attivata in tutti i modi per cercare di aiutare le tante famiglie colpite dalla terribile alluvione che ha creato danni ingenti e vittime. Tanti club, vicini e lontani, si sono sentiti vicini a quelle famiglie colpite dalle avversità. 

I giovani del Rotaract, forti del loro entusiasmo giovanile, sono stati i primi a raggiungere le vicine popolazioni colpite, dando una mano anche materiale: liberando le strade e le case dal fango, salvando oggetti, mettendo in sicurezza cose e persone. La solidarietà è una gara entusiasmante che coinvolge giovani ed anziani. Cercheremo tutti insieme di alleviare nel modo migliore le loro sofferenze.
Educare i giovani: questo è uno dei ruoli più importanti della famiglia, formare le nuove generazioni. Nella famiglia rotariana i giovani cresceranno nella cultura dei principi del Rotary: essi saranno sensibili ad aiutare chi è in difficoltà, cresceranno nella cultura del servizio, saranno capaci da dare e ricevere amicizia, perché, educati ai rapporti pacifici ed amichevoli con gli altri membri della Comunità, saranno in grado di convivere pacificamente non solo con loro, ma saranno capaci anche di accettare le diversità delle altre culture, creando quindi i presupposti per quella pacifica convivenza che porterà alla pace nel mondo, quella pace che tutti noi auspichiamo.
Madre Teresa di Calcutta, quella splendida figura che impersona la reale e totale dedizione agli ultimi, nei sui scritti, ci ha lasciato, tra gli altri, questo splendido messaggio:
”….il mondo è capovolto e c’è tanta sofferenza nel mondo perché c’è poco amore nelle case e nelle nostre famiglie. Non abbiamo tempo per i nostri bambini, non abbiamo tempo gli uni per gli altri, per godere gli uni degli altri. L’amore comincia a casa, l’amore vive nelle case e questa è la ragione per cui oggi il mondo soffre così tanto ed è infelice: tutti hanno fretta, i bambini hanno poco tempo per i loro genitori e i genitori non hanno tempo da dedicare ai loro figli o l’uno per l’altro, ed è nella case che comincia ad infrangersi la pace nel mondo” .
Credo che dovremo davvero riflettere su questo sue parole, che evidenziano che il mondo non gira, non ruota, sull’amicizia, sul rispetto, sull’amore, ma sull’egoismo, sull’arrivismo e sull’odio.
In questo mese di Dicembre dedicato alla famiglia il rotariano è invitato quindi a riflettere ancora di più, sia sul suo ruolo all’interno della sua famiglia, sia sul suo ruolo di “componente di un’altra famiglia più grande”, quella del Rotary, dove, proprio coinvolgendo tutti i componenti della sua famiglia, può svolgere al meglio la sua missione di rotariano. 
Solo in questo modo potrà dire,  davvero, di aver messo in pratica concretamente quel “Servire al di sopra dell’interesse personale”, arricchito e completato quest’anno dal motto del Presidente Internazionale Ron D. Burton  “Vivere il Rotary, cambiare vite”.
Cari amici, a Dicembre, mese che ci ricorda la nascita della famiglia cristiana, viviamo con più amore ed altruismo il nostro impegno nel Rotary, unitamente a tutta la nostra famiglia. Sarà un modo per assaporare e condividere con tutti i rotariani del mondo l’affetto, l’amicizia e la disponibilità al servizio, valori che ci legano fortemente, gli uni agli altri. Solo così potremo davvero dire di aver contribuito con il nostro servizio a “cambiare vite”.
Vi saluto auspicando per tutti, soci e famiglie, un fine anno sereno (con un pensiero di speranza ai tanti che ne hanno davvero bisogno), con l’augurio di un nuovo anno felice e gioioso, ma impegnato ancora di più nel “servizio” rotariano. 
Ricordiamoci tutti delle parole di un altro dei nostri grandi costruttori di pace, Gandhi, che ha rivolto a tutti noi quest’invito:
 “…dovete essere Voi il cambiamento che volete vedere nel mondo”.

Auguri a tutti!

Mario

lunedì 25 novembre 2013

IL NOSTRO “VENERDI’” CON I GIGANTI: LA CONFERENZA SULLE GRANDI STATUE DELLA NOSTRA CIVILTA’ NURAGICA, RINVENUTE A MONT’E PRAMA, HA CATTURATO L’ATTENZIONE DI GIOVANI E ANZIANI.



Oristano 25 Novembre 2013
Cari amici,
il successo che le nostre conferenze continuano ad avere è un indiscutibile riconoscimento che quella intrapresa qualche anno fa era la strada giusta. Per quest’ultima conferenza avevamo tanti timori, causati anche dai tristi eventi  che hanno colpito la Sardegna nei giorni precedenti, ma la gente, nonostante il doveroso dolore per i recenti lutti, non è voluta mancare.
Il Rotary, cari amici, ha orgogliosamente attraversato il primo secolo di vita, sulla strada del servizio e della solidarietà, e giustamente non poteva restare insensibile ai gravi danni causati dal ciclone “Cleopatra” agli abitanti della terra sarda, ed in particolare a quelli del nostro territorio. 
Faremo di tutto per aiutarli e mettere insieme quanto possibile: la conviviale prevista dopo la conferenza di cui dicevo, è stata annullata per destinare quanto sarebbe stato speso alle prime necessità dei colpiti dall’alluvione. Molti altri club si sono messi in contatto con il nostro per esprimerci vicinanza e solidarietà, mentre i “nostri” ragazzi del Rotaract hanno già messo in piedi un conto d’appoggio per sollecitare offerte e donazioni; non solo: un gruppo di questi ragazzi è andato nelle zone colpite (Uras, in particolare) per prestare materialmente (armati di stivali ed attrezzi) il proprio aiuto. Anche il club di “Church Oswaldtwistle Rotary Club”, il cui Past President Franco Sanna (originario di Silì) venne a trovarci qualche anno fa in interclub, invierà a nome del suo club 500 sterline. La solidarietà rotariana è sempre pronta a fare il possibile. 
La partecipata conferenza sui Giganti di Mont’e Prama è stata davvero interessante. Il Dottor Alessandro Usai, funzionario Archeologo della Soprintendenza, relatore della serata, ha con grande capacità riepilogato il lungo percorso che i giganti hanno fatto prima di approdare a “Li Punti” a Sassari, nel laboratorio di restauro dove si trovano ora. Li, validi giovani studiosi hanno cercato di ricomporli: di rimettere insieme i mille pezzi in cui erano stati ridotti per chissà quale causa nel lontano passato. Abbiamo da Lui riascoltato la storia del ritrovamento, del “lungo sonno” nei magazzini della Soprintendenza a Cagliari, delle polemiche che negli anni hanno accompagnato la loro storia, fino ad arrivare, finalmente, al restauro, ormai completato per quello che era possibile. L’esperto archeologo ha anche parlato degli scavi effettuati nel luogo del ritrovamento, delle perplessità e del mistero che il ritrovamento in quel luogo, apparentemente poco significativo, ha creato e che ancora non si è riusciti a svelare. 
Le ipotesi sono tante: cosa lega i “veri giganti”, costruttori dei nuraghi, a queste statue, che si differenziano nettamente dalla civiltà precedente? I giganti erano parte di un tempio (magari come colonne antropomorfe) o erano un corredo funebre? Alle mille domande senza risposta si cercherà di dare qualche soluzione con la ripresa degli scavi che, a Suo dire, non tarderanno. Scavi che potranno collegare meglio la civiltà precedente (quella delle tombe dei giganti come luogo di sepolture collettive), a quella degli uomini di Mont’e Prama, che praticavano invece la sepoltura in tombe “individuali”, a pozzetto, sia tonde che quadrate. Due epoche, abbastanza lontane l’una dall’altra, ed il cui legame appare ancora misterioso, poco chiaro.
L’interesse per l’argomento, man mano che il Dottor Usai parlava, si toccava con mano: un silenzio attento è durato per tutto il periodo della relazione. Alla fine l’archeologo ha affrontato anche l’argomento della collocazione delle statue, essendo terminati, ormai, i lavori di restauro: è prevista la creazione di un percorso museale che vedrà, comunque, privilegiato il museo di Cabras, dove verranno custodite ed esposte al pubblico la gran parte delle statue: solo 4 (una per ogni tipo di guerriero rappresentato) verranno custodite nel principale museo della Sardegna, a Cagliari. La discussione finale, che ha visto anche l’intervento del Sindaco di Cabras, ha concluso la serata.

Noi rotariani, però, non ci siamo accontentati della relazione del Dottor Usai che, per quanto interessante, necessitava anche di avere i suoi riscontri: vedere e toccare con mano queste interessantissime statue. Il Consiglio Direttivo, infatti, su proposta del nostro Presidente Egle, aveva già previsto di completare il nostro percorso, organizzando per Domenica 24 Novembre una visita ai laboratori di restauro a Sassari, dove le opere restaurate erano conservate -  ancora tutte insieme – prima che vengano avviate alle definitive destinazioni. Così è stato.

Domenica, nonostante l’insicurezza del tempo, abbiamo raggiunto Sassari in Pullman e visitato il Centro di Restauro, unitamente agli amici del club di Sassari Nord, con i quali abbiamo voluto fare un Interclub. E’ stata una cosa davvero straordinaria: era come immergersi in un lontano passato, dentro un’atmosfera quasi irreale. Guerrieri in armi, alti, con sguardi bellicosi, con arco, scudo e abbigliamento guerresco, ci osservavano con quegli strani occhi tondi. Interessanti e particolari rappresentazioni di nuraghi ricreavano un’atmosfera antica e lontanissima. Al termine un gran bel filmato ha dato a tutti noi una breve panoramica della grande storia della Sardegna. 

Cari amici, il Rotary, come ben sappiamo è in primo luogo amicizia, che si estrinseca in mille maniere: stare insieme, vivere insieme esperienze culturali, fare insieme progetti di servizio ed essere anche vicini a chi, a causa di avversità, ha improvvisamente bisogno del nostro aiuto. 


Anche gli amici di Sassari, contribuiranno a sostenere le nostre popolazioni colpite, come lo faranno tanti altri club che abbiamo incontrato, Sabato 23 Novembre, al Seminario Distrettuale per l’Effettivo tenutosi a Borore (struttura ricettiva de Le Cupole). A questo Seminario abbiamo partecipato in cinque: il Presidente Egle, Io e Andrea Riccio che eravamo relatori), Nando Loddo Presidente Incoming ed il neo socio Giorgio Sanna. Abbiamo parlato dell’effettivo dei club e della necessità di tenerlo vivo, aggiornato ed incrementato costantemente, perché, come una pianta anche i club Rotary, vanno costantemente alimentati.

Il Rotary del futuro ha bisogno di tutto questo: perché non appassisca, perché aumenti le sue dimensioni anziché diminuirle, perché per svolgere la sua ineguagliabile funzione di “servizio” ha bisogno, per continuare a crescere, di tanti giovani che lo amino!

Grazie a tutti Voi dell’attenzione.


Mario