domenica 1 maggio 2016

IL ROTARY DEDICA IL MESE DI MAGGIO AI GIOVANI: LA NOSTRA FORZA E IL NOSTRO FUTURO.



Oristano 1 Maggio 2016
Cari amici,
il Rotary ha sempre creduto nei giovani, nella loro forza innovativa, nella loro capacità di aprire nuove strade, tanto da dedicare a loro la quinta via d’azione. L’importanza che il mondo giovanile fin da subito rivestì per la nostra associazione, divenne evidente negli anni Venti del secolo scorso, quando molti club parteciparono ad un evento internazionale che divenne noto come “Boys' Week”. Era il Maggio del 1920 e l’evento fu organizzato dal Rotary Club di New York e da altre organizzazioni locali. “Boys' Week” era stato organizzato per promuovere lo sviluppo giovanile nelle aree di educazione, salute, igiene personale e professioni. L’evento ebbe un grande successo: era stato gettato un seme che presto avrebbe germogliato.
I soci del club di New York nel Congresso del 1920 chiesero apertamente di sviluppare questo programma, che portò alla creazione della Commissione del lavoro tra i ragazzi (commissione che prese il nome di Boys' Work Committee). Il programma incoraggiava i club a collaborare con altre iniziative comunitarie e con altre organizzazioni, per affrontare il problema della delinquenza giovanile e migliorare le condizioni di salute e d’igiene dei giovani. Nel 1956 il Consiglio centrale del RI, considerata ormai l’ampia diffusione raggiunta nel mondo dall’iniziativa, pensò di trasformare l’impegno, iniziato con Boys’ Week, in qualcosa di più concreto. Furono studiati e creati altri programmi per avvicinare i giovani, inclusi gli attuali Interact, Rotaract, Ryla e Scambio giovani, fino ad arrivare a riconoscere alle “Nuove Generazioni”, nel 2010, il rango di Quinta Via d'Azione del Rotary.
Il nostro club crede molto nella forza giovanile, che va seguita e incanalata nella direzione giusta, ed è questo che i club sparsi nel mondo dovrebbero fare sempre: creare dei club giovanili per ragazzi e ragazze (Interact e Rotaract), in modo da sensibilizzarli ai valori del Rotary. Da quando pochi anni fa abbiamo ricostituito il club Rotaract, anche noi abbiamo sentito un frizzo di rinnovamento, perché il loro entusiasmo è contagioso! Sono stati già tanti i progetti di servizio svolti insieme e che, quasi certamente, da soli non saremmo riusciti a realizzare! Lo scambio giovani, poi, ci sta dando soddisfazioni particolarmente intense. Il dialogo costante con i nostri ragazzi che fanno questa bella esperienza, ci consente di capire come procede la loro crescita, e di come sono fieri di essere “ambasciatori del Rotary” nel mondo!
Ho già avuto modo di riportare alcuni brani delle lettere che mensilmente scrivono a Egle, nostra Delegata per gli scambi, e Vi posso assicurare che questa corrispondenza, anche per noi, è motivo di riflessione e di gioia, confermandoci la bontà del nostro impegno. Ecco uno stralcio dell’ultima lettera che Francesca Pisanu, in scambio in Canada, ha appena inviato ad Egle.

“Il 23 Ottobre ho avuto l’onore di partecipare al primo Youth Summit in Edmonton, al quale hanno partecipato centinaia di giovani, membri dell’Interact e Rotaract club, ai quali stanno a cuore i problemi della comunità e che si impegnano per un mondo migliore. A questi incontro ha partecipato il Governatore del Distretto 5370, e altri importanti Rotariani. Tutti radunati in un’aula conferenze per la presenza di Radi Ravindran, il Presidente Internazionale del Rotary. Ho avuto l’onore di sedermi nel suo stesso tavolo, e di avere con lui una breve conversazione, riguardo all’Italia e al suo patrimonio culturale. Gli ho detto che per problemi economici e familiari non avevo ancora avuto l’opportunità di visitare Roma, ma che desideravo andarci, dato che nutro un particolare interesse per la cultura classico-romana. Allora scherzando mi ha detto che mi avrebbe portato Lui la settimana dopo, quando doveva andare a Roma per incontrare il Papa. Sono molto orgogliosa del Distretto 2080 e di come si sta impegnando ad accoglierlo. Le personalità di Papa Francesco e di Radi Ravindran hanno tanto in comune! Ricordo ancora Papa Francesco, presentarsi nel terrazzo con un semplice “Buona Sera”, e lo ammiro anche per tante altre ragioni e, soprattutto, per il modo in cui rigetta molti dei riti formali. Radi, quando gli si è stato detto quale onore fosse averlo tra di noi, ha risposto dicendo che era per Lui un grande onore fare nostra conoscenza. Radi ha un lungo trascorso alle sue spalle, non solo in campo lavorativo, ma anche per tutti i grandi progetti di volontariato di cui fa parte (….). Suo padre e suo nonno, ha detto, erano Rotariani, perciò all’età di 21 anni ha deciso di diventare uno di loro. Una volta immerso in questo ambiente, ha cominciato a abbracciare la filosofia rotariana, e a dedicare la propria vita al fare del bene. Non solo tramite il Rotary, ma presiede anche posti importanti in altre associazioni di volontariato. Ho sempre orecchie aperte per qualsiasi occasione per imparare, ma posso permettermi di dire che questo è stato il discorso più pieno di contenuti e di emozioni che abbia mai ascoltato. Non potrei mai dare giustizia al discorso che ha fatto, ma questi sono i punti essenziali, che lui stesso ha suggerito di annotare.
1-non si raggiunge niente da soli
2-continuate sempre a progredire
3-Il denaro non è l’obbiettivo
4-non avere paure delle critiche
5-proteggi e onora la tua famiglia
6-qualsiasi vita umana è ugualmente importante.
Sono concetti semplici, ma da non dare per scontato. Io ho scoperto meno di due anni fa dell’esistenza del Rotary club, eppure la mia vita qua consiste nell’organizzare e aiutare degli Eventi attinenti al Rotary. So che ci sono persone che fanno parte dell’associazione da anni e anni, e non hanno mai incontrato il Presidente. Questa è soltanto un’esemplificazione di quanto sia estremamente fortunata. Sono avvenute tantissime cose questo mese, non riesco neanche a ricordarmele tutte. Ma questa che ti ho raccontato è una mattinata che mai mi dimenticherò. Francesca”.
Cari amici, credo di non dover aggiungere nulla alla lettera di Francesca, perché si commenta da sola, ribadendo in modo insito la grandezza dei programmi giovanili del Rotary, in particolare il programma Scambio Giovani.
Mario

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