Oristano 2 Maggio 2011
Cari amici,
il termine del nostro anno rotariano si avvicina a lunghi passi. Siamo ormai a Maggio e fervono i preparativi per portare a termine le iniziative ed i progetti relativi a questo anno. Anche la squadra del prossimo anno è già al lavoro per predisporre un altro viaggio di lavoro e di servizio.
Il mese di Maggio non è tra quelli che il Rotary International ha, in campo mondiale, dedicato ad uno specifico “servizio” rotariano. Maggio è cosi rimasto un po’ libero e nella Zona Occidentale del Rotary è, da anni, dedicato alla cultura.
L’Occidente ha da sempre privilegiato la cultura, la cui nozione appartiene “di diritto” alla storia occidentale. Il termine, di origine latina, proviene dal verbo "coltivare". Col tempo l'utilizzo del termine è stato esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei", indicavano insomma quei modi di fare, quei riti, che con un termine derivato venivano definiti "culto".
Il concetto moderno di cultura è ancora più ampio e può essere inteso come quel bagaglio di conoscenze, ritenute fondamentali, e che vengono trasmesse di generazione in generazione. Nella lingua italiana esso denota due significati sostanzialmente diversi: una concezione umanistica o classica ed una concezione antropologica o moderna.
Quella umanistica presenta la cultura come la formazione individuale, un’attività che consente di “coltivare” l’animo umano (deriva infatti dal verbo latino colere); in tale accezione essa assume una valenza quantitativa, per la quale una persona può essere più o meno colta.
Cari amici,
il termine del nostro anno rotariano si avvicina a lunghi passi. Siamo ormai a Maggio e fervono i preparativi per portare a termine le iniziative ed i progetti relativi a questo anno. Anche la squadra del prossimo anno è già al lavoro per predisporre un altro viaggio di lavoro e di servizio.
Il mese di Maggio non è tra quelli che il Rotary International ha, in campo mondiale, dedicato ad uno specifico “servizio” rotariano. Maggio è cosi rimasto un po’ libero e nella Zona Occidentale del Rotary è, da anni, dedicato alla cultura.
L’Occidente ha da sempre privilegiato la cultura, la cui nozione appartiene “di diritto” alla storia occidentale. Il termine, di origine latina, proviene dal verbo "coltivare". Col tempo l'utilizzo del termine è stato esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei", indicavano insomma quei modi di fare, quei riti, che con un termine derivato venivano definiti "culto".
Il concetto moderno di cultura è ancora più ampio e può essere inteso come quel bagaglio di conoscenze, ritenute fondamentali, e che vengono trasmesse di generazione in generazione. Nella lingua italiana esso denota due significati sostanzialmente diversi: una concezione umanistica o classica ed una concezione antropologica o moderna.
Quella umanistica presenta la cultura come la formazione individuale, un’attività che consente di “coltivare” l’animo umano (deriva infatti dal verbo latino colere); in tale accezione essa assume una valenza quantitativa, per la quale una persona può essere più o meno colta.
La concezione antropologica o moderna, invece, presenta la cultura come il variegato insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali e delle abitudini delle diverse popolazioni sparse nel mondo. Usi, costumi ed abitudini che, accettate e rispettate, contribuiscono a creare integrazione e crescita comune.
In questo senso il concetto è ovviamente declinabile al plurale, presupponendo l'esistenza di “culture diverse”, e tipicamente viene supposta l'esistenza di una cultura per ogni raggruppamento sociale significativo, e l'appartenenza a tali gruppi sociali è strettamente connessa alla condivisione di un'identità culturale.
Chiarito il concetto di cultura vediamo come in campo rotariano esso viene inteso ed applicato.
Rileggendo Paul Harris (parlo del suo libro La mia strada verso il Rotary) potremo ripetere con lui che “Chi contribuisce alla somma totale della conoscenza umana non è solamente un benefattore della propria nazione ma è un benefattore di tutto il mondo”.
Questo significa che tutti i rotariani debbono contribuire a migliorare, in se stessi e negli altri, l’umana conoscenza. Ogni iniziativa può essere utile, senza limitazione alcuna: un progetto che diminuisce la fame nel mondo, che migliora le condizioni di vita, che mitiga l’analfabetismo, che incrementa l’occupazione è non solo positivo ma crea benefici economici e culturali di notevole rilievo. E’ questo che intendeva Paul Harris con la frase prima riportata.
Chiarito il concetto di cultura vediamo come in campo rotariano esso viene inteso ed applicato.
Rileggendo Paul Harris (parlo del suo libro La mia strada verso il Rotary) potremo ripetere con lui che “Chi contribuisce alla somma totale della conoscenza umana non è solamente un benefattore della propria nazione ma è un benefattore di tutto il mondo”.
Questo significa che tutti i rotariani debbono contribuire a migliorare, in se stessi e negli altri, l’umana conoscenza. Ogni iniziativa può essere utile, senza limitazione alcuna: un progetto che diminuisce la fame nel mondo, che migliora le condizioni di vita, che mitiga l’analfabetismo, che incrementa l’occupazione è non solo positivo ma crea benefici economici e culturali di notevole rilievo. E’ questo che intendeva Paul Harris con la frase prima riportata.
Operiamo in modo che ogni giorno siamo tutti più motivati e rispettosi dei dettami istituzionali del Rotary, miglioriamo, rendiamo più solidi, i legami tra i Soci, facciamo in modo di lavorare in squadra, di fare “gruppo” , e ci riconosceremo tutti in quella vera “cultura rotariana” che pone al centro della vita i valori a noi ben noti: amicizia, etica, tolleranza, spirito di servizio e ricerca della pace. Sono questi i valori che affermano ed esaltano la dignità dell’uomo e che siamo tenuti non solo ad applicare ma a diffondere. Solo cosi potremo, davvero, trasformare il sogno di un mondo migliore in realtà.
Grazie della Vostra sempre gradita attenzione!
Mario
Vi anticipo gli importanti incontri di questo mese:
- Venerdi 13 maggio - ore 21,oo - Conviviale Soci e familiari
- Venerdi 20 maggio - ore 21,oo - Conviviale solo Soci
Maggiori dettagli nel prossimo aggiornamento, contenente la lettera del Segretario.
Un caro saluto
Mario
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