

Cari amici,
Il mese di giugno, quello della conclusione di un anno di intenso servizio, è dedicato dal Rotary ad una “particolare” forma di amicizia, scambiata da rotariani che si sentono ulteriormente “uniti” da comuni interessi ricreativi, professionali o di servizio.
Questi sono messi in atto, concretizzati, attraverso la partecipazione ai c.d. Circoli Professionali Rotariani.
Questo ulteriore modo di approfondire l’amicizia è vissuto al di fuori e senza vincoli di Club, di Distretto o di nazionalità ed è ulteriormente e proficuamente aggregante! I rotariani che vi partecipano scambiano, con gli altri partecipanti, positive esperienze e conoscenze, creano nuovi rapporti amichevoli e positivi momenti di incontro, capaci di fornire una più ampia e civile comprensione tra uomini e istituzioni. Queste “Fellowship” sono un’ulteriore opportunità di servizio e di amicizia che migliorano e rafforzano l’immagine del Rotary in tutto il mondo.
I circoli professionali, come noi li definiamo, sono in Italia ben utilizzati ed apprezzati e rappresentano un momento importante di “scambio di amicizia”, attraverso la condivisione di una bella passione comune: sport come il golf, lo sci, l’equitazione, e tanti altri, sono la chiara dimostrazione che si può migliorare l’amicizia anche divertendosi!
E’ del tutto evidente che la creazione di questi “gruppi” dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che le Fellowship sono un modo ancora più completo di vivere e migliorare “lo stare insieme” tra rotariani che, incontrandosi accomunati dalla medesima passione, possono anche progettare e realizzare, insieme, interessanti progetti di servizio.
Non è mia intenzione in queste righe annoiarvi filosofeggiando di amicizia rotariana, come ho fatto altre volte, ma semplicemente chiacchierare con Voi, cari amici, di amicizia.
L’amicizia è quell’ingrediente senza il quale il Rotary non è più Rotary, ma diventa una qualsiasi associazione di servizio che tradisce, non dimentichiamolo mai, la sua identità, il suo vero essere, in sintesi la volontà e lungimiranza del suo fondatore, Paul Harris.

Questo ulteriore modo di approfondire l’amicizia è vissuto al di fuori e senza vincoli di Club, di Distretto o di nazionalità ed è ulteriormente e proficuamente aggregante! I rotariani che vi partecipano scambiano, con gli altri partecipanti, positive esperienze e conoscenze, creano nuovi rapporti amichevoli e positivi momenti di incontro, capaci di fornire una più ampia e civile comprensione tra uomini e istituzioni. Queste “Fellowship” sono un’ulteriore opportunità di servizio e di amicizia che migliorano e rafforzano l’immagine del Rotary in tutto il mondo.

E’ del tutto evidente che la creazione di questi “gruppi” dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che le Fellowship sono un modo ancora più completo di vivere e migliorare “lo stare insieme” tra rotariani che, incontrandosi accomunati dalla medesima passione, possono anche progettare e realizzare, insieme, interessanti progetti di servizio.
Non è mia intenzione in queste righe annoiarvi filosofeggiando di amicizia rotariana, come ho fatto altre volte, ma semplicemente chiacchierare con Voi, cari amici, di amicizia.


Cari amici un altro anno è ormai quasi trascorso. Alla fine di ogni anno sono tanti i pensieri che ci riempiono la testa, che ci costringono a fare almeno un rapido consuntivo.

Personalmente un pensiero mi assale più degli altri: quanto ho guadagnato in amicizia e quanta ne ho saputa dare quest’anno?. Mi auguro che tutti i rotariani siano pervasi da questo interrogativo, con la speranza, davvero, che il risultato sia per tutti positivo.

Buon Rotary a tutti!
Mario
Mario
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P.S.
Tra qualche giorno riporterò il calendario completo del mese di Giugno, con tutti i nostri impegni.
Non dimentichiamoci di partecipare in gran numero all'inaugurazione, comunicataci dal Segretario, Sabato 28 Maggio, del "nostro" CENTRO ROTARY" di assistenza ai non abbienti ! !
Mario

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