giovedì 29 novembre 2012

IL ROTARY DEDICA IL MESE DI DICEMBRE ALLA FAMIGLIA: NUCLEO FONDAMENTALE DELL’INTERAZIONE SOCIALE.

Oristano 29 Novembre 2012
Cari amici,
Il Rotary nel dedicare i vari mesi dell’anno alle nostre azioni di servizio ha riservato quello di Dicembre alla “Famiglia”. Scelta ottimale, perché credo non ci sia nel calendario altro mese più adatto di Dicembre per onorare quel primario e insostituibile nucleo della società quale è la famiglia.
L’uomo, esaminato sociologicamente, non è un Robinson Crusoe.  Il suo comportamento è costantemente orientato e rivolto agli altri membri della Comunità, verso i quali mette in atto tutta una serie di “azioni sociali”. Per dirla con Simmel la Società è fatta di individui che si influenzano reciprocamente agendo “l’uno per l’altro, con l’altro e contro l’altro”. Il nucleo base della società, quello originario, è certamente la famiglia che, per quanto in lenta e costante evoluzione, continua ed essere il più importante punto di riferimento dell’intera piramide sociale. Famiglia, quindi, come “Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale”, come possiamo leggere nella definizione data dall’enciclopedia Treccani.

Questo concetto di famiglia è stato ribadito a molti milioni di persone proprio recentemente dal neo eletto per la seconda volta alla presidenza degli Stati Uniti d’America, il democratico Barack Obama, che, a caldo, nel Suo primo discorso di saluto agli elettori che lo avevano sostenuto,  ha ringraziato in particolare la Sua famiglia che lo accompagnava e sosteneva nell’arduo compito di governare la grande nazione americana.
Anche le Associazioni sono delle vere e proprie famiglie. Associazioni intese come aggregazione volontariamente creata, come ‘struttura sociale’ paragonabile ad una vera e propria famiglia, nate con quello spirito di mutuo aiuto ed assistenza, sia interna che esterna verso gli altri, di supporto ed incoraggiamento alla soluzione dei problemi comuni. Gli Stati Uniti, lo sappiamo bene noi rotariani, sono la vera patria d’origine dell’associazionismo, come Alexis de Tocqueville (Francia 1805-1859), nella sua importante opera “La democrazia in America” constatava, da europeo, con meraviglia già alla fine dell’800. Nel “Nuovo Mondo”, Paese senza re e senza nobili, Tocqueville poté osservare che, a differenza dell’Europa, dove ogni iniziativa importante era appannaggio dello Stato o di un  nobile, le iniziative di interesse collettivo erano svolte, invece, dalle associazioni volontarie, molto diffuse ed attive nei più svariati settori: commerciali, politici, letterari, religiosi e ricreativi.
L’America, quindi, patria dell’associazionismo e del Rotary in particolare, che fin dal lontano 1905, grazie alla lungimiranza del giovane avvocato Paul Harris, “ diede vita al Rotary.  Quel Rotary che oggi continua il suo lungo e luminoso percorso e che dedica il mese di Dicembre, il più adatto allo scopo, alla “Famiglia”. Dicembre, quindi, dedicato alla celebrazione dello stare insieme, agli affetti familiari, punto di riferimento basilare del nostro stare insieme in società. Amicizia, libertà, tolleranza, rispetto, attenzione e servizio verso gli altri, questi i capisaldi dello stare insieme. Famiglia, base di partenza per arrivare, con il nostro “servizio”, all’importante traguardo del raggiungimento della pace, come ci indica, con forza, il motto del nostro Presidente Internazionale di quest’anno, Sakuji Tanaka: “La pace attraverso il servizio”.

Cari amici, la “famiglia rotariana” , usando un termine molto in voga oggi è una vera e propria “famiglia allargata”. Il rotariano ne ha sposate diverse di famiglie: quella d’origine, quella acquisita con moglie e figli, quella del  suo club, e quella, più vasta, che abbraccia tutto il mondo: quella Comunità costituita da oltre 1,200 milioni rotariani, dalle loro famiglie e dagli amici. Tutti, rotariani, familiari ed amici, permeati da quello “spirito rotariano” che accomuna e che aggrega, che crea “squadra”; spirito rotariano capace, detto in sintesi, di sviluppare in tutti noi  quella voglia di “fare del bene nel mondo”, creando le premesse per arrivare ad un vero mondo di pace.

Dicembre, quindi, mese della famiglia, a partire dalla nostra, che dobbiamo costantemente coinvolgere, ed interessare ai problemi rotariani. Trovare tempo per la famiglia e per il Rotary, questo l’imperativo che ogni rotariano si deve dare. Come, per esempio, ha fatto Bill Simmermon, socio del Rotary Club di Highlands Ranch (Littleton), Colorado, USA, sei anni fa, entrando a far parte del club. Egli si era proposto di essere un socio attivo senza dover sacrificare tempo a scapito della sua famiglia.  Per questo motivo iniziò subito a frequentare il club  portando con sé i suoi due figli alle riunioni e coinvolgendoli nelle attività di club. Il suo figlio maggiore, Denver, frequentando il club  ha preso parte a progetti d'interesse pubblico e internazionali e  anche sua moglie  è attivamente impegnata nelle iniziative del club.  "Tutta la mia famiglia è coinvolta", sostiene  Simmermon. "Il mio impegno nel Rotary non crea conflitti col tempo da passare con la mia famiglia. Anzi, è aumentato perché adesso trascorriamo più tempo insieme". Potrei citare molti altri casi, come ad esempio quello di Bruce Thomson, appartenente al Rotary club Club di Lynnwood, Washington, USA, lo stesso club del padre. Il Rotary ha affermato Thomson "ha avuto una grossa influenza sull'evoluzione della nostra famiglia e ciò ha avuto un positivo impatto sulla comunità". 

Cari amici, Dicembre è anche il mese del Natale e chiude anche un altro anno che, come ben sappiamo, economicamente non è stato foriero di positività. Ricompattiamoci ancora di più in questo mese importante, stringiamoci tutti intorno alla nostra grande famiglia rotariana dando tutto l’aiuto possibile a chi è meno fortunato di noi, augurandoci che  il prossimo sia un anno di maggiore serenità, amicizia e servizio.
Credo che il Rotary sia la più bella famiglia del mondo!

Mario Virdis


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