giovedì 1 novembre 2012

L’INCONTRO-DIBATTITO SULLA “CARTA DE LOGU”, ORGANIZZATO DAL ROTARY, DIMOSTRA QUANTO SIA IMPORTANTE RISCOPRIRE LA NOSTRA IDENTITA’ , VELATA DALLA PATINA DEL TEMPO E DALL’INERZIA DEGLI ANNI PASSATI.

Oristano 1 Novembre 2012
Cari amici,
in tanti ieri abbiamo partecipato all’incontro-dibattito che abbiamo voluto organizzare per portare all’attenzione di tutta la cittadinanza la nostra proposta di dedicare alla “Carta de Logu” un adeguato spazio in città: strada, piazza o spazio importante che sia, per ricordarla.
Che la città si sia sentita “sollecitata” dalla nostra proposta lo si è visto da come ha reagito: grande presenza e coinvolgimento, ascolto e partecipazione vivace e frizzante! Un comportamento piacevolmente “attivo e partecipe”, che molti di noi, forse, non si aspettavano. La sala del Mistral 2 era piena di gente curiosa ed interessata, presente non solo per sentire gli esperti (lo storico Paolo Gaviano, il docente universitario Giuseppe Melis, l’architetto Maura Falchi ed il Sindaco Guido Tendas) ma per poter dire e “dare” la propria opinione in proposito.



L’interesse era tale che i tempi previsti si sono allungati notevolmente. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente Andrea Riccio la parola è passata a Paolo Gaviano, eccellente storico, che ha riepilogato il lungo iter che ha portato alla promulgazione, prima nel Giudicato e successivamente in tutta la Sardegna, dello storico codice legislativo. A seguire ha preso la parola il prof. Giuseppe Melis, docente all’Università di Cagliari di Marketing turistico nei corsi universitari tenuti presso la Sede gemmata di Oristano. Il prof. Melis ha messo in luce la stretta correlazione tra  orgoglio storico ed identità, tra passato e presente, che, insieme, possono creare tutti quei presupposti per rendere appetibile e fruibile anche economicamente il territorio: storia, cultura, conservazione del passato amalgamato con il presente, sono tasselli capaci di sviluppare, creare un volano importante, per lo sviluppo turistico presente e futuro. Maura Falchi ha preso la parola subito dopo ed ha evidenziato, anche con ricche diapositive, il luminoso percorso del passato giudicale, quando Oristano era la vera capitale della nostra Isola. Ha anche ribadito che un codice importante come la Carta de Logu dovrà essere necessariamente messo in luce attraverso la valorizzazione di un altrettanto importante sito della città: strada o piazza che sia. Un sito che, opportunamente studiato, possa dare un segno del passato nel presente, un’operazione che orgogliosamente metta in luce qualcosa di unico che ci appartiene, un bene certo immateriale la “Charta” ma grande e potente come pochi beni materiali possono essere. Altre città, ha dimostrato Maura, si sono già cimentate in imprese di questo tipo.
Il Sindaco Guido Tendas ha preso la parola per ultimo, dopo aver ascoltato con grande attenzione i relatori che lo avevano preceduto. E’ partito da lontano, ricordando il primo incontro del nostro Presidente con Lui, in occasione della visita del nostro Governatore a Luglio. Ha anche ribadito che l’idea della valorizzazione della “Charta” era già nel suo animo e che noi lo abbiamo solo preceduto di un soffio. Prima di continuare ha sgombrato subito il campo dalle incertezze, ribadendo che Oristano valorizzerà quanto prima l’antico e prezioso documento assegnandogli un sito adeguato ed importante, non una semplice via, magari di periferia, come è successo per altri uomini illustri del passato (ha citato, come esempio la modesta via dedicata a Gramsci). Il suo chiaro ed appassionato intervento è stato particolarmente gradito dagli intervenuti che, più volte, lo hanno interrotto con un applauso.

I tempi si erano dilatati ampiamente ma questo non ha influito sul necessario successivo dibattito. Molti gli intervenuti: docenti nelle scuole cittadine, uomini di cultura e semplici cittadini, tutti interessati a dire ognuno la propria opinione. Molte le proposte fatte, diligentemente messe “sulla lavagna” dal nostro segretario Marco Franceschi. Solo l’ora tarda ha messo fine ad un incontro che si è rivelato cosi interessante da pensare che Oristano è ormai pronta per un “risveglio orgoglioso”, che dimostri che "l’orgoglio identitario", quello di appartenenza, è una molla che basta richiamare per scoccare il suo dardo. Gli oristanesi, opportunamente sollecitati, possono passare, in tempi brevi, dalla fama di essere apatici e inattivi a quella di  cittadini capaci e propositivi, pronti a lottare per rivestirsi di quei nobili panni identitari di cittadini di un’antica e orgogliosa Città, Oristano, protagonista della Sardegna del passato, oggi invece ridotta al rango di cenerentola, coperta dal velo del tempo e dell’oblio. Il riscatto sembra essere già nell’aria.
Credo che l’iniziativa del Rotary, dopo la convinta partecipazione dei cittadini di ieri sera, possa già considerarsi un successo!
Grazie della Vostra attenzione.
Mario


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