domenica 25 marzo 2012

APRILE: MESE DELLA RIVISTA E DELLA “COMUNICAZIONE” DEL ROTARY.

Oristano 25 Marzo 2012

Cari amici,

marzo volge ormai al termine e noi ci prepariamo già agli impegni del prossimo Aprile. La brillante conferenza del nostro P.P. Vici Falqui ci è stata utile non solo per aggiornare la nostra conoscenza su una grande struttura della nostra città, la Casa di Riposo, ma anche per rilevarne le manchevolezze, le omissioni, e studiarne le soluzioni. Il servizio del Rotary è anche quello di “mettere il dito nella piaga”, se è necessario!

Il mese di Aprile è tradizionalmente dedicato dal Rotary International alla rivista rotariana, in particolare alla sua principale “voce” nel mondo: l’originaria e antica rivista “ THE ROTARIAN”. Essa, nacque nel Gennaio del 1911, ad opera del nostro fondare Paul Harris; il suo primo titolo fu “The National Rotarian”, che, pochi anni dopo, avrebbe assunto il definitivo titolo di “The Rotarian”. La rivista, nel tempo, è stata affiancata e supportata da altre collaterali riviste a tiratura nazionale, distrettuale e di club, e, in tempi più recenti, dal computer, quello straordinario mezzo comunicativo capace di portare con immediatezza l’informazione in tutto il mondo. La comunicazione via Web, infatti, pur non soppiantando quella originaria, ha trasformato e reso fruibile “in tempo reale” anche la nostra comunicazione rotariana, rafforzando il nostro operare e consentendoci di vivere, negli stessi momenti, le emozioni, le speranze ed i successi, ovunque si verificassero. E’ proprio per questo che potremo oggi sostenere che Aprile potrebbe essere considerato, a tutti gli effetti, il mese della “Comunicazione”.

Comunicazione, cari amici, intesa nella sua accezione più ampia, trasmessa con i più svariati mezzi, nell’intento di diffondere e presidiare l’immagine pubblica del Rotary. La nostra Associazione, che in passato operava con discrezione, immersa in quella riservatezza tipica delle associazioni benefiche e di servizio, oggi a differenza del passato, in una società globalizzata e operativa in rete in tempo reale, ha dovuto e voluto dare alla “comunicazione” una posizione di alto livello, collocandola fra le vere priorità strategiche. Questo perché la comunicazione è diventata uno strumento di relazione fondamentale nell’ambito di ogni Comunità e conseguentemente di ogni struttura associativa.

Che la “Comunicazione” sia uno dei pilastri del Rotary del futuro lo dimostra la recente nomina di DAVID JENSEN a “Responsabile delle Comunicazioni del Rotary” (notizie dalla Redazione on line dell’ing. Carlo Michelotti – Gov. Distr.1980 (1996-97) – R.I. Training Leader - 23 marzo 2012 - IX Anno).

Jensen, ex vice Presidente delle Comunicazioni aziendali di GE Capital International Services (oggi Genpact), assume l’incarico di nuovo Responsabile delle Comunicazioni (CCO) del Rotary International, deputato a dirigere tutte le operazioni di comunicazione, interna ed esterna. Il CCO David Jensen, che opererà a Evanston, Illinois negli USA, sarà responsabile di uno staff di circa 115 professionisti, attivi nelle pubbliche relazioni, servizi editoriali, telecomunicazioni, sito web del Rotary, rivista The Rotarian, servizi linguistici e altri settori.

Tra i progetti più rilevanti e di grande attualità che gli sono stati affidati ci sono l'iniziativa del Rotary per la Rivitalizzazione del Marchio e il Coordinamento delle Comunicazioni Interne ed Esterne, coerentemente con il nuovo Piano Strategico del RI, che indica il miglioramento dell’immagine del Rotary come una delle tre priorità assolute.

Jensen arriva in un momento chiave dei 107 anni di storia del Rotary, quando, cioè, l'organizzazione è ormai giunta alle battute finali del suo obiettivo primario: l'eradicazione globale e definitiva della poliomielite dal mondo.

“…Il nostro business è di tipo narrativo, e il Rotary ha grandi storie da raccontare; l'eradicazione della polio ne è un esempio perfetto. Mi ritengo molto fortunato di arrivare al Rotary in questo momento..”, ha sostenuto Jensen dopo la nomina.

Jensen, che aveva ricoperto vari incarichi dirigenziali nel campo delle comunicazioni presso la GE, dove era entrato nel 2001, in precedenza, aveva lavorato per la Ketchum, una società di pubbliche relazioni globali, per più di cinque anni, dove aveva ricoperto brevemente anche l'incarico di General Manager per le operazioni della società ad Hong Kong. In passato aveva già lavorato nel settore delle comunicazioni presso Boeing, Raytheon ed Ampex. Il nuovo dirigente del Rotary è in possesso della laurea in giornalismo, conseguita presso l'Arizona State University, è accreditato presso l’International Association of Business Communicators, ed in possesso della certificazione Six Sigma - Green Belt, una metodologia per il miglioramento dei processi aziendali.

Personalmente ritengo che per il Rotary Jensen sia “l’uomo giusto nel momento giusto”, capace di concretizzare, attraverso la “Comunicazione”, la completa realizzazione del recente “Piano Strategico” varato dalla nostra Associazione.

Come ben sappiamo il Piano Direttivo di Club assegna oggi alle Pubbliche Relazioni (e quindi alla Comunicazione) la dignità di una delle cinque aree di efficienza dei Club, con un risalto ben diverso da quello di un tempo, quando questa attività altro non era che una delle incombenze che competevano all’Azione interna.

Questo radicale cambio di sistema, questa ‘importanza strategica’ data al mezzo comunicativo, non è stata inizialmente perfettamente compresa nei club, soprattutto dai rotariani di più antica militanza. Essi erano avvezzi ad operare in silenzio: in passato esisteva quasi una sorta di pudore da parte dei Club e dei Rotariani a far conoscere il bene di cui essi erano promotori sia in sede locale che in campo internazionale; le azioni benefiche erano realizzate senza fare rumore, in modo che “la mano destra non sapesse quel che faceva la mano sinistra”. Nel mondo di oggi, però, il permanere di questa linea sarebbe stato penalizzante: era necessario, pertanto, “cambiare il sistema”, era diventato assolutamente indispensabile adeguarsi al cambiamento. Ecco le ragioni.

Viviamo nella Società dell’immagine: chi non è visibile, oggi, per il concetto comune corrente, non esiste! Allora anche il Rotary ha necessità di essere in primo piano, ha necessità di dire al mondo che non solo esiste, ma che opera e fa del bene, senza secondi fini! In questa Società “Far Sapere” è altrettanto importante che “Saper Fare”! Non certo per incensarsi, o per esibire agli altri il nostro orgoglio, ma per trasmettere all’esterno la vera immagine di “chi siamo e cosa facciamo”. Comunicare oggi è di vitale importanza, e gli strumenti, come dicevo prima, ci sono: vecchi e nuovi, senza soluzione di continuità.

Ovviamente quello che dobbiamo trasmettere all'attenzione del mondo sono le nostre “azioni concrete”, piccole medie o grandi che siano, azioni che risolvono o hanno portato a soluzione problemi spesso annosi e difficili: la battaglia per l’eliminazione della Polio ne è un esempio eclatante. Anche un nuovo pozzo che da acqua pulita ad un povero villaggio sperduto è un’azione eclatante, come lo è inventarsi una scuola, anche modesta, che insegni a leggere e scrivere agli emigrati.

‘Saper fare’ e ‘Far sapere’, questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere al mondo!

E’ comunicando al meglio quello che facciamo che possiamo stimolare negli altri il desiderio di emulazione. Emulazione che significa avvicinare al Rotary i tanti potenziali “Rotariani in Pectore”, quelli ai quali trasmettere i nostri ideali ed il nostro spirito di servizio, il nostro “ Servire al di sopra di ogni interesse personale”, trasformandoli da soci potenziali in veri e convinti “nuovi soci”.

La comunicazione, cari amici, è lo ‘strumento principe’ che accompagnerà e diffonderà il pensiero e l’azione del Rotary nel terzo millennio!

Grazie cari amici della Vostra sempre splendida attenzione.

Mario

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