martedì 22 novembre 2011

DICEMBRE: IL MESE CHE FESTEGGIA LA FORZA ED IL CALORE DELLA FAMIGLIA ROTARIANA.




Oristano 22 Novembre 2011

Cari amici,

operare nel Rotary è una grande gioia che, se condivisa con gli altri, diventa ancora più grande!

Il mese di Dicembre, in particolare, amplifica questa condivisione consentendoci di estenderla a tutta la famiglia rotariana nel suo complesso, considerato il periodo particolarmente favorevole. E’ un riunire idealmente la famiglia di ciascuno di noi con tutte le altre famiglie dei rotariani nel mondo, quell’insieme di uomini, donne e giovani, che formano quella meravigliosa galassia che porta orgogliosamente il nome di Rotary International. Credo che non vi sia mese più adatto di quello di Dicembre per festeggiare la “Famiglia del Rotary” !

Festeggiamo tutti insieme, dunque, il prossimo mese di Dicembre, mese gioioso, mese del Natale e di Capodanno, feste dove ”lo stare insieme in famiglia” è considerato non solo un’usanza ma una vera e propria necessità, per vivere e rafforzare, tutti uniti, i legami di appartenenza.

La “Famiglia”, come la Sociologia insegna, è il primo nucleo della Società. Gli studiosi di scienze sociali attribuiscono al termine ‘Famiglia’ un alto grado di valore e lo usano per indicare “quell’insieme di persone unite tra loro da legami di parentela, di affetto, di servizio o di ospitalità che vivono insieme sotto lo stesso tetto”.

All’interno di questa positiva definizione possiamo certamente includere la nostra “Famiglia rotariana”, composta proprio da persone legate dagli stessi vincoli: amicizia, affetto, spirito di servizio, di ospitalità ed accoglienza, e che vive ed applica questi valori, “insieme”, pur non dimorando sotto lo stesso “tetto fisico”.

La nostra attuale grande ‘famiglia’, è l’erede di quel primo club di Chicago nato nel 1905 dalla brillante intuizione di Paul Harris, avendo ereditato e orgogliosamente proseguito quell’iniziale “stare insieme” in amicizia, con quegli obiettivi di servizio che ponevano le basi per la realizzazione di una reale “struttura sociale e psicologica” allargata, sul modello di una vera e propria famiglia.

Ritengo che Paul Harris, che trascorse la sua infanzia e parte della prima giovinezza non con la sua famiglia d’origine, ma con quella dei nonni paterni, presso i quali trovò quel generoso aiuto e tutta l’assistenza di cui necessitava, abbia maturato l’idea di creare il Rotary proprio sviluppando e mettendo in atto questa sua positiva esperienza personale. Il forte impatto con una Chicago priva di valori, affetti ed amicizie gli fece venire la nostalgia di quella sua famiglia acquisita, quella dei nonni, che tanto aveva contribuito alla sua formazione. Ecco credo che il Rotary sia nato proprio come prosecuzione di quella famiglia, affettuosa, semplice ed onesta, che Paul Harris voleva perpetuare e riprodurre.

La Famiglia Rotariana in questo suo primo secolo di vita è cresciuta e si assai evoluta. Al primo club del 1905, in breve tempo, molti altri se ne aggiunsero in tutto il mondo. Anche gli originari principi di amicizia e aiuto reciproco si allargarono orientandosi sempre di più verso il sociale, verso l’aiuto ai più bisognosi, creando quella incredibile macchina assistenziale quale è oggi la Rotary Foundation.

Il Rotary odierno credo possa essere concretamente definito una “grande famiglia allargata”. Essa, infatti, è composta non solo dai suoi membri, da quei 1,2 milioni di soci sparsi in tutto il mondo, ma da molti altri soggetti, piccoli e grandi, che ne fanno parte integrante.

La famiglia del Rotary, infatti, include al suo interno ciascuno degli uomini, delle donne e dei giovani che compongono la famiglia dei suoi appartenenti: i coniugi e i figli dei soci in primo luogo, ed a seguire le persone che, venute a contatto con il Rotary, hanno potuto conoscerlo ed apprezzarlo, partecipando ai suoi programmi o a quelli del suo forte braccio operativo, la Rotary Foundation. La grande famiglia rotariana comprende in particolare, “Le Nuove Generazioni”, ovvero tutti quei giovani che attraverso i club “Interact” e “Rotaract”, iniziano a conoscere ed applicare i valori ed i principi del Rotary. A questi dobbiamo ancora aggiungere i partecipanti ai programmi RYLA, i Borsisti del programma “Borsa degli Ambasciatori” e gli studenti dello “Scambio Giovani”.

L’impegno maggiore, dei Club e dei soci, è oggi quello rivolto al “Pianeta Giovani”.

Pianeta importante, quello dei giovani, perché sono loro che rappresentano il “dopo”, il nostro avvenire. Solo se investiamo su di loro la nostra Associazione potrà contare su un futuro fatto di certezze e di continuità. Questo futuro lo dobbiamo costruire tutti insieme, lavorando di comune accordo, soci e familiari: è questa la via per far crescere il Rotary di oggi, perché possa diventare, domani, più solido e forte. Il Consiglio Centrale continua a ribadire questo invito, chiedendo ogni anno il forte impegno di tutti i club, per sviluppare e sostenere un “impegno globale”: non solo del socio, quindi, ma di tutta la sua grande famiglia. Per questo motivo, credo, ha riservato alla famiglia, al suo valore ed alla sua importanza, proprio il mese di Dicembre, il mese del Natale, che da sempre vede le famiglie riunite per “ritrovarsi”, per stare insieme e rinnovarsi con gioia l’amore e l’affetto reciproci.

Questo Natale, ormai alle porte, mi auguro che ci stimoli non solo a rafforzare la nostra amicizia, ma a guardarci di più intorno per donarla con amore anche agli altri. Per scoprire anche nel nostro territorio nuove possibilità di aiuto, per allargare e rafforzare la nostra solidarietà nei confronti di chi, purtroppo, è stato meno fortunato di noi.

Cari amici, diamo un segno forte della nostra presenza nel territorio, nella nostra Città, dove ci sono non poche criticità, dove i “nuovi poveri”, che per dignità e riservatezza non chiedono, vanno da noi aiutati e sostenuti.

Credo che questo Natale, per tutti noi e le nostre famiglie, sarà molto più bello ed appagante, dopo una reale e concreta ‘Buona Azione’ nei confronti di chi ha perso la speranza, di chi ha smesso di credere negli altri; ampliamo ancora la nostra voglia di solidarietà, ne siamo capaci: identifichiamoci sempre di più nell’uomo fratello e non nell’uomo estraneo ed egoista.

Buon Natale e Buone Feste a tutti Voi ed alle Vostre famiglie!

Mario

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