domenica 23 ottobre 2011

IL ROTARY A NOVEMBRE FESTEGGIA L’IMPEGNO DELLA SUA FONDAZIONE.



Oristano 23 Ottobre 2011

Cari amici,

si avvicina a grandi passi il mese di Novembre, tradizionalmente dedicato dal Rotary International al suo grande e potente braccio operativo: la Rotary Foundation.

Fu Archibald C. Klumph, sesto presidente del Rotary, nel 1917 ad istituire un separato “ fondo di dotazione”, da destinare ad iniziative benefiche, umanitarie ed educative. L’avventura iniziò con pochi dollari e, per una decina d’anni, questo ‘fondo’ restò solo un segno, un progetto da concretizzare. Nel congresso di Minneapolis del 1928 il fondo di dotazione divenne qualcosa di più concreto, una struttura interna autonoma che prese il nome di “Fondazione Rotary”.

La trasformazione, la vera svolta, si verificò alla morte di Paul Harris, avvenuta il 27 Gennaio del 1947. Una grandiosa e generosa pioggia di donazioni, quale tributo ed omaggio al fondatore del Rotary, diede corpo e spessore economico alla nuova struttura, che divenne il vero braccio operativo del Rotary International a livello mondiale.


Il Rotary, lo voglio sempre ribadire, non è una semplice Associazione benefica, di volontariato laico, ma qualcosa di molto diverso: un club di servizio. Se non fosse stato concepito come un club di professionisti, ai vertici delle rispettive professioni, capaci ma aperti verso il sociale, disponibili ad esercitare eticamente la professione e con una grande disponibilità verso gli altri, credo che il nostro fondatore Paul Harris non avrebbe mai pensato di fondare il Rotary. Agli inizi del ’900 in America, e certamente anche a Chicago, esistevano già non poche associazioni di volontariato che si occupavano dei poveri, dei meno fortunati, ai quali dare aiuto e sostentamento: ne cito una per tutte: “The Salvation Army, l’Esercito della Salvezza”, fondato da William Booth, nel 1878.

Il Rotary non è nato, cari amici, per sostituirsi a nessuna delle associazioni umanitarie esistenti ma per svolgere un altro compito, un altro servizio, diverso e più qualificato. C’è una differenza reale, importante e sostanziale, tra un’Associazione di volontariato ed una di servizio. La prima, normalmente di matrice religiosa, attraverso i suoi “missionari”, religiosi o laici che siano, cerca di alleviare i mali del mondo applicando la regola del “Buon Samaritano”: soccorrere i bisognosi.

Il Rotary, invece, non cerca missionari per ingrossare i suoi organici e destinarli all’aiuto di chi ha bisogno. Il Rotary è alla ricerca di seri professionisti, etici, rispettosi degli altri, disponibili sì al servizio, capaci di dare spontaneamente agli altri il frutto delle loro professionalità e capacità. Noi rotariani non ci attiviamo semplicemente per “fare la carità” a chi necessita di aiuto, ma, forti delle nostre capacità e professionalità, cerchiamo di individuare i mezzi necessari ad apportare “soluzioni concrete”, capaci di risolvere i numerosi problemi esistenti nel mondo. Nostro compito è quello di sensibilizzare chi può e deve agire, aiutandolo direttamente o indirettamente ad eliminare o a migliorare le criticità esistenti. Per meglio capire la differenza sostanziale tra il nostro servizio e quello delle altre associazioni benefiche potremo dire che noi, oltre a dare il pesce per sfamare chi ha fame, cerchiamo, invece, di dare loro l’amo, in modo che poi essi possano pescare il pesce da soli!

Lo scopo del Rotary è questo: essere al servizio degli altri, mettendo a disposizione la nostra capacità e la nostra professionalità.

Il Rotary, come sappiamo, è nato nel 1905 come un “Club di amici” che cercavano di consolidare l’amicizia aiutandosi l’un l’altro. Era un modo per superare l’aridità delle ‘relazioni sociali, ‘carenti o mancanti del tutto’, in una Chicago che viveva in modo caotico e selvaggio l’avanzare della prima rivoluzione industriale.

Dall'iniziale necessità di stare insieme in armonia ed amicizia, prestandosi l’aiuto reciproco, il Rotary ha poi successivamente sviluppato e “trovato” la sua vera ‘missione’: quella del “servizio agli altri”, andata sempre in crescendo, fino a raggiungere i livelli attuali. Lo stesso P. Harris fin da subito si rese conto che l’associazione da Lui fondata avrebbe fatto passi da gigante, allargando costantemente il suo orizzonte con obiettivi sempre più stimolanti e coinvolgendo molti altri nel “Servizio”.

“Il mondo cambia e noi dobbiamo cambiare con esso”, sosteneva Paul Harris, e nella parte finale delle sue ‘memorie’ cosi esponeva le sue lucide riflessioni:

“…La cronologia dell’espansione del Rotary è senz’altro uno dei capitoli più interessanti della sua storia, e bisogna dire che lo sviluppo dei suoi ideali e quello delle sue attività è andato sempre di pari passo. I fatti hanno sempre preceduto la parola scritta. Solo dopo che il Rotary aveva reso servizi in una infinità di forme diverse, la parola “servire”, con tutti i suoi vari significati ed implicazioni, è stata scritta nel piano del Rotary. Da gruppo locale, riunitosi nella città di Chicago con scopi di mutua assistenza ed amicizia, il Rotary era ormai diventato una organizzazione di vedute internazionali e di indiscutibile nobiltà di intenti!...”.

Queste parole il nostro fondatore le pronunciò a Chicago nella prima Convention del Rotary nel 1910: il Rotary in soli cinque anni si avviava a trasformarsi da ‘gruppo locale’ in ‘movimento internazionale’.

Di anni ne sono passati più di cento ma il credo iniziale, quegli ideali “di servizio” costruiti dal suo fondatore, sono sempre lucidi e di alto spessore: il Rotary è cresciuto costantemente, aggiornando di continuo la sua missione, ideando e realizzando una crescente progettualità di sostegno ai bisogni del prossimo, a partire dai meno fortunati, dai più bisognosi, come è avvenuto con la nostra ultima grande operazione: l’eliminazione dal mondo della Polio! Altri progetti sono corso, altre sfide, che il Rotary affronterà e sicuramente vincerà.

La Fondazione Rotary, cari amici, in sintesi, è quello strumento che consente a tutti noi, con un piccolo sacrificio, di fare cose grandi, che da soli non avremo mai potuto realizzare!

Anche noi, club di Oristano, continueremo a fare orgogliosamente la nostra parte!

A breve, su questo blog, troveremo la lettera del nostro Segretario con gli impegni del prossimo mese.

Grazie dell’attenzione.

Mario


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