Cari amici,
ho partecipato, come tutti gli anni al Congresso e Assemblea della nostra associazione, quest'anno a Cagliari al T-HOTEL da 17 al 19 Giugno. Vi partecipavo, oltre che in veste di rotariano, anche di corrispondente di un settimanale di Oristano (l'Arborense). Ebbene, spente le luci della ribalta, ho voluto inviare al settimanale la seguente riflessione, che mette in luce in particolare una delle regole base della nostra associazione:l'alternanza. Per Vostra conoscenza e documentazione, ecco quanto ho ritenuto di scrivere.
IL
ROTARY INTERNATIONAL E LE REGOLE DELL’ALTERNANZA.
A CAGLIARI, DAL 17 AL
19 GIUGNO AL T HOTEL, IL CONGRESSO E L’ASSEMBLEA DEL DISTRETTO 2080 (ROMA,
LAZIO E SARDEGNA).
Il Rotary è l’Associazione di Servizio più antica al
mondo. Fondata da Paul Harris a Chicago nel lontano 1905, è oggi ben presente
in tutto il mondo con oltre un milione e duecentomila soci. Nella nostra città,
Oristano, è presente fin dal 1967 e, a breve, il club si appresta a festeggiare
il 50° anno di servizio. Associazione laica, il Rotary annovera nelle proprie
file uomini e donne di qualsiasi fede e razza, purché legati da un filo comune:
la volontà di servire, di essere utili nella Comunità; servizio svolto
disinteressatamente, applicando le regole dell’amicizia, dell’etica, della
tolleranza, della disponibilità, mettendo a frutto le competenze specifiche
possedute di ogni socio.
La compagine sociale,
infatti, è costituita dai vari responsabili delle professioni e delle attività
economiche che, mettendosi a lavorare insieme in stretta amicizia, costruiscono
insieme progetti capaci di alleviare i vari mali che attanagliano il mondo,
partendo da quelli più visibili ed eclatanti: povertà, mancanza di istruzione,
malattie, carenza di acqua potabile e quant’altro. La lunga lotta portata
avanti dal Rotary per debellare la Polio dal mondo, credo possa rappresentare
uno degli esempi più eclatanti.
Il Rotary, però, non è
un’associazione di semplice beneficienza. Scopo principale del Rotary non è
dare sollievo, per esempio, a chi ha fame fornendo il pane (compito già svolto
in maniera corretta da numerose associazioni di volontariato) ma quello,
invece, di cercare di intervenire in modo più concreto e a lungo termine:
cercando per esempio di migliorare le condizioni di vita di chi oggi ha fame,
facendo dunque in modo che domani Egli possa essere in grado di provvedere a
stesso ed ai suoi bisogni. Ecco il vero significato di associazione di
servizio, non di semplice volontariato.
Questa la filosofia del
Rotary, che in sintesi potremmo sintetizzare con l’affermazione che è meglio migliorare
le condizioni di vita piuttosto che sfamare chi ha bisogno. Non limitarsi a
dare il pesce già pescato a chi ha fame, ma fornirgli invece l’amo perché possa
lui stesso, domani, pescarlo per se e la famiglia. Ecco il motivo per cui tanti
professionisti ai vertici delle rispettive professioni, sono oggi impegnati in
tutto il mondo a cercare di creare le condizioni per migliorarlo: donando il
proprio tempo e la loro grande professionalità a chi ne ha bisogno. Il Rotary,
questa associazione che oggi ha raggiunto e superato il traguardo di 111 anni
di servizio, per meglio gestirsi applica un’altra regola importante:
l’alternanza.
Già dalla denominazione
chi non conosce il Rotary pensa a qualcosa “che ruota”: e in effetti il suo
nome significa proprio rotazione, ovvero alternanza! Nel Rotary le cariche
durano un anno e poi si passa la mano. Diversi i motivi che fin dall’inizio
hanno creato questa regola, ma certamente uno dei più validi è certamene quello
che nelle varie posizioni di comando nessuno si “affezioni” al ruolo, relegando
gli altri in posizione subordinata. Regola aurea, che consente a tutti un
“rinnovamento” costante, che è valido per più ragioni: pluralità di pensiero,
impegno sempre ai massimi livelli, gioco di squadra forte e sempre aggiornato.
Ebbene, stante queste
regole, ogni anno in ogni Distretto (che raggruppa un territorio di diverse
regioni dove opera un discreto numero di club (normalmente un centinaio) si
svolgono due manifestazioni collegate: il Congresso di chiusura di un anno, e
l’Assemblea di apertura dell’anno successivo. Il Distretto a cui appartiene la
Sardegna (unitamente all’Area metropolitana di Roma ed il Lazio) è il 2080,
guidato da un Governatore che lo amministra per un anno, passando poi la mano
al successore. Questo “cambio”, che sancisce il passaggio della guida da un
Governatore ad un altro, è avvenuto quest’anno in Sardegna, precisamente a
Cagliari al T Hotel in una 3 giorni, dal 17 al 19 Giugno. In quest’assise, il
Governatore uscente l’Ing. Giuseppe Perrone, dopo aver fatto un preciso
resoconto del suo anno, ha passato “il collare” (è il simbolo di governo del
Distretto) al nuovo Governatore, Avv. Claudio De Felice, che prenderà le redini
del Distretto il 1 Luglio.
Interessanti
gli argomenti trattati: “Missione e Ruolo del Rotary”, “La leadership nel
Rotary”, “Il
pubblico ci riconosce per quello che facciamo?” e per ultimo “Gli strumenti operativi”. Si sono
avvicendati al podio docenti universitari di spessore, giornalisti e
professionisti: come Giorgio Fiorentini della Bocconi, Alessia Lirosi della
Sapienza, Francesco Birocchi, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della
Sardegna, Cora Boccia della RAI e Luca Matteucci del Corriere della Sera. Il
Governatore Perrone nel suo discorso di chiusura del suo anno ha messo in
risalto luci e ombre, auspicando che il nuovo Governatore continui con successo
un percorso luminoso che ha ormai ben superato il secolo.
La relazione
programmatica del nuovo Governatore De Felice è stata focalizzata in
particolare sulla comunicazione e sui nuovi strumenti oggi in uso, in
particolare i social media. Questo “cambio di passo” della comunicazione, come
ha anticipato Stefano Epifani, docente universitario di comunicazione (che
presiederà l’apposita Commissione), si occuperà e si incentrerà proprio sul “nuovo
modo” di proporsi del Rotary al grande pubblico: è tempo di cambiare, di
adeguarsi al cambiamento, usando meno auto-referenzialità, meno
autocelebrazioni e più concretezza comunicativa sulle azione portate avanti con
il servizio svolto, utilizzando soprattutto i nuovi strumenti oggi in auge nella
comunicazione, in particolare appunto i social media.
Il prossimo sarà
sicuramente un altro anno di grande impegno, come lo è stato quello corrente.
Il Rotary ogni anno assegna un motto ai vari rotariani che agiscono nel mondo.
Il motto di quest’anno era “Siate dono
nel mondo”, a significare che i rotariani debbono costantemente, ogni
giorno, donare la propria professionalità a chi ne ha bisogno, mentre quello
del prossimo anno è “Il Rotary al
servizio dell’umanità”, due motti che, in effetti si compenetrano: perché
essere dono nel mondo significa proprio essere “al servizio” dell’umanità
intera.
Mario
Virdis
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