Oristano 6 Febbraio 2016
Cari amici,
che i giovani siano il futuro
della nostra società è fuori dubbio: così come sono, con certezza, anche il
futuro del Rotary, che quest’anno sta per festeggiare il suo 111° compleanno.
Tempo fa, quando con mille dubbi il nostro Club si è cimentato nella
ricostituzione del Rotaract Club di Oristano, mai avremmo pensato che la nuova
compagine (messa in piedi a tempo di record nell’anno rotariano 2012.13 dal
Presidente Andrea Riccio e da Alex Vagnozzi), si sarebbe rivelata in tempi
brevissimi così attiva e determinata da bruciare le tappe! Eppure è successo, è
questo fatto dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che il futuro del mondo lo
costruiranno i giovani, se noi sapremo offrire loro il nostro necessario aiuto.
Tra le tante iniziative portate
avanti dal nostro Rotaract, una delle
ultime (maturata, però, negli anni scorsi) è quella di aver creato un valido
supporto all’imprenditoria giovanile con la realizzazione di un vero e proprio “Manuale
operativo”, destinato a chi intende mettere in piedi una Start-Up di successo. Mercoledì 3
Febbraio, nella sede del Consorzio Uno, in via Carmine, a Oristano il nostro Rotaract,
in collaborazione con il Consorzio Uno, gestore dell’Università oristanese, ha presentato
il libro “Come avviare una Start Up di
Successo”. Il libro, pensato e scritto dai nostri Rotaractiani in
collaborazione con quelli del Rotaract Club di Roma Eur e Milano Duomo, cercherà,
come un vero e proprio manuale, di dare risposte alle numerose domande che si
pone chi è intenzionato a dare vita a questa moderna forma imprenditoriale.
Il libro contiene risposte a domande come: cos’è
una start up? Quali strumenti e conoscenze sono utili al suo sviluppo? Cos’è esattamente
il Crowdfunding? Il libro-manuale altro non è che una piccola “bussola” di orientamento
in tempi di veloci cambiamenti, uno strumento importante messo al servizio
della collettività e del territorio di Oristano, valido certamente anche in
molte altre zone che necessitano dello stesso aiuto e supporto.
Mercoledì 3 Febbraio, nel
pomeriggio, è avvenuta la presentazione del libro. A fare gli onori di casa c’erano
il Presidente del Rotaract Club Oristano, Giovanni Scanu, i relatori della
serata, il professor Giuseppe Melis, coordinatore del corso di laurea di
“Economia e gestione dei servizi turistici”, Gian Marco Solas, e Francesca
Planetta, promotori dell’iniziativa e soci del Club di service oristanese. Oltre
ad una bella rappresentanza di soci del Club, per il Rotary padrino erano
presenti il nostro Presidente Marco Franceschi e il Past President Andrea
Riccio. La bella serata, che ha visto una bella partecipazione e tanto
interesse, si è conclusa con un augurale aperitivo.
Cari amici, il mondo giovanile è
un “Universo Sconfinato”, capace, strano a dirsi, anche di dare nuovi stimoli a
persone mature come noi, che, figli di un’altra epoca, mai avremmo assunto a
cuor leggero certe iniziative. Desidero chiudere questa mia riflessione parlando
di Scambio Giovani. Voglio riportare la lettera che Francesca, una delle due
ragazze in scambio quest’anno (è in Canada), ha inviato a Egle, responsabile del
nostro Scambio giovani. Eccola.
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---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Francesca Pisanu <pisanufrancesca@yahoo.it>
Date: 26 gennaio 2016 23:12
Oggetto: gennaio lettera mensile
A: Egle Spinardi <eglespinardi@gmail.com>
Da: Francesca Pisanu <pisanufrancesca@yahoo.it>
Date: 26 gennaio 2016 23:12
Oggetto: gennaio lettera mensile
A: Egle Spinardi <eglespinardi@gmail.com>
Cara
Egle,
mi scuso
per il ritardo con cui ti rispondo, ma posso, col sorriso sulle labbra, dire di
essere sempre stata occupata. Sia fisicamente che per quanto riguarda le
emozioni. Tutti mi avevano detto che il periodo di Natale sarebbe potuto essere
caratterizzato dalla nostalgia e dalla mancanza dei familiari. Per me è stato
caratterizzato dal freddo, da giornate passate a sciare, a pattinare sul
ghiaccio, fare passeggiate. Ma anche alcune in cui sono rimasta a casa,
parlando con i membri della famiglia e conoscendoli sempre meglio; o conoscere
altre persone quali amici di famiglia, o semplicemente visitare le gallerie e
tartassare di domande gli artisti. Ora più che mai scopro il valore della
parola e della conversazione, e di quanto si possa imparare ogni giorno dalle
esperienze di vita altrui. E di quanto le altre persone non vedano l'ora che
gli vengano poste domande. Non vedano l'ora di condividere ciò che hanno vissuto
e provato. Mi sento come una perenne turista, che riesce ogni attimo a scoprire
un posto nuovo nel vissuto della gente.
Se ho
passato delle stupende vacanze, devo soltanto ringraziare la mia attuale
famiglia. Ammetto che non sono persone semplici […] però sono sempre stata lieta di stare con loro e di essermi sempre sentita a
mio agio. Li lascerò tra un paio di giorni. Lascerò quella che ero solita
chiamare casa. Mi stavo abituando troppo a questa famiglia, e proprio adesso
che sento di aver trovato il mio posto qui, devo cambiare. La mia prossima
famiglia non vede l'ora di ospitarmi, e io non vedo l'ora di ritrovare di nuovo
il mio posto in un'altra casa, di riaprirmi ad altre persone e che altre
persone si confidino con me, di far conoscere me e il posto da cui provengo. Per
me di imparare più che mai con persone di cui per ora so soltanto alcune
informazioni.
Non ho particolari
aspettative, ma non vedo l'ora di mettermi in gioco. Il primo febbraio cambierà
tanto: mi sveglierò in una casa nuova e dovrò cambiare anche classe a scuola; ma
sono contenta di questi cambiamenti, e di questa adattabilità e indipendenza
che mi sto costruendo. Sto seguendo ciò che ci ha detto il Rotary nelle
giornate di orientamento per quanto riguarda i contatti con la mia famiglia,
per cui l'ultima volta che ho chiamato i miei genitori era il giorno di Natale.
Non tutti gli exchange students sono uguali, e questo è il mio modo per godermi
appieno questa esperienza. Sto ogni giorno vivendo al massimo, e condividerò
tutto con loro al mio rientro. Ma ora sono alla metà di questa esperienza,
tanto vale trarre da essa il meglio, e essere qui e ora, con cuore e con la
mente.
Adesso
scappo, devo andare con i miei amici in campeggio!
Un forte
abbraccio,
Francesca
^^^^^^^^^^^^^^^
Credo di non dover aggiungere
altri commenti, perché la lettera si commenta da se e dimostra la grande
validità del progetto “Scambio Giovani”.
Mario
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