domenica 1 febbraio 2015

FEBBRAIO ROTARY: MESE DELLA COMPRENSIONE INTERNAZIONALE. PER NOI NON È SOLO IL “ROTARY DAY” MA ANCHE IL MESE DEL NOSTRO COMPLEANNO!



Oristano 1 Febbraio 2015
Carissimi amici e amiche nel Rotary,
come ho scritto altre volte sulle pagine di questo blog, per il Rotary il mese di Febbraio ha un’importanza superiore a quella degli altri mesi dell’anno: Febbraio è il mese del suo compleanno, essendo stato fondato il 23 Febbraio del 1905, giorno fatidico, in cui Paul Harris fece la prima riunione ufficiale con i suoi tre amici che con lui furono i fondatori, i costruttori del Rotary. Sono passati 110 anni da quello splendido giorno e la nostra Associazione è sempre sulla cresta dell’onda, e di questo non ringrazieremo mai abbastanza il lungimirante nostro fondatore, l’Avvocato Paul Piercy Harris.

Nella scelta dei mesi dell’anno (ognuno dedicato ad un impegno rotariano) Febbraio è quello dedicato alla comprensione mondiale, avvero alla tanto auspicata armonia e intesa tra tutti i popoli della terra. Scelta non casuale, dunque, quella di dedicare a questo traguardo importantissimo il mese che festeggia la nascita del Rotary. Durante questo mese i club sono sollecitati dal Presidente Internazionale a presentare programmi che incoraggino l’intesa e la buona volontà tra le Nazioni, portando avanti iniziative e azioni di interesse pubblico mondiale in altre regioni del mondo.
Noi tutti sappiamo che uno degli obiettivi principali del nostro sodalizio è quello, ben evidenziato nel nostro manuale di procedura: “propagare la comprensione e la pace a livello internazionale, mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli tra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e volontà di Servire”. Il mese della ‘Comprensione Mondiale’, dunque, è l’occasione per ogni Rotariano per riflettere sul quarto punto dello scopo del Rotary, che qui voglio ricordare: “Promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli attraverso un’associazione internazionale di professionisti ed imprenditori uniti dall’ideale del servire”.
Il Rotary già dal Congresso Internazionale del 1921, tenuto ad Edimburgo, in Scozia, volle ribadire che lo scopo principale del Rotary doveva essere l’Azione Internazionale. Azione portata avanti, in amicizia, dal nostro grande gruppo mondiale di uomini d’affari e professionisti uniti dall’ideale del servire, con in mente un vero grande obiettivo: quello di incoraggiare e promuovere il progresso della comprensione internazionale, della buona volontà, della tolleranza, attraverso una rinnovata amicizia, scambiata senza distinzioni di fede, razza, o credenza. Nei suoi numerosi scritti che ci ha lasciato, Paul Harris ebbe occasione di scrivere che “I cuori umani devono accettare in pieno che la comprensione e la buona volontà prenderanno il posto della paura e dell’odio”.
Per noi professionisti è facile capire, avere la consapevolezza che la pace è un impianto etico, sociale, spirituale, culturale, organizzativo e politico di grande complessità, che ha al centro i concetti di libertà e giustizia sociale, spesso solo declinati, quando non addirittura avversati, usati ed abusati dalle convenienze, dal cinismo e dagli affarismi, ma questo non ci deve distogliere o scoraggiare, perché tutti noi, dobbiamo essere forti e reagire, facendo la sua parte, anche se apparentemente poco significativa.
Ciascuno di noi è in grado di instaurare un rapporto familiare e collaborativo con la pace, impegnandosi cioè con coerenza e spirito di sacrificio; pace da costruire giorno dopo giorno, attraverso il comportamento etico, il dialogo, la tolleranza, il reciproco rispetto e le azioni di solidarietà materiale ed immateriale; azioni messe in atto nella nostra professione e attraverso i nostri rapporti sociali della vita quotidiana. La pace, cari amici, non è soltanto l’opposto della guerra, e non si conquista semplicemente non facendo la guerra: è necessario operare con grande altruismo, per mettere i popoli nella condizione di essere economicamente autonomi e liberi nelle loro espressioni intellettuali; non si può parlare di pace, oggi, se due terzi dell’umanità incontrano difficoltà a sopravvivere.
Ecco cari amici il reale significato, per ogni rotariano, di contribuire alla Comprensione Internazionale con le proprie azioni. Tutto questo è testimoniato e avvalorato dai nostri interventi umanitari portati avanti nelle più disparate parti del mondo che, contrastando miseria, dipendenze, malattie, paure e fragilità, contribuiscono a favorire ed a migliorare le abissali differenze ancora esistenti e che pregiudicano il raggiungimento dell’obiettivo principale: la pace fra i popoli.
il Rotary e i Rotariani possono e devono impegnarsi in questa sfida: servire la Pace e l’intesa mondiale, obiettivo che, con piena convinzione, innovata determinazione e rinnovato coraggio, può essere raggiunto, perché, ne sono certo, un mondo senza guerra e senza odio è ancora possibile. Allora, cari amici, la mia forte convinzione è che se tutti diamo il nostro contributo, fin da subito, senza aspettare il domani, saremo già sulla strada giusta! Ernest Hemingway, il grande scrittore, ebbe occasione di affermare in uno dei suoi scritti: “Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi”!
Allora, senza indugio, tutti insieme, contribuiamo con forza ad “Accendere la luce del Rotary!

Ciao!
Mario
P.S. Di come festeggeremo il “Rotary Day” ed il nostro Compleanno di Club (…sono passati ben 48 anni, da quel lontano Febbraio 1968!), unitamente alla mia informativa sulla nostra partecipazione ai Seminari Distrettuali sulla Comunicazione e sulla Leadership, di Sabato 31 Gennaio, Vi relazionerò nei prossimi giorni. Grazie! 

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