giovedì 3 ottobre 2013

OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE, SECONDA VIA D’AZIONE DEL “SERVIZIO ROTARIANO”.



Oristano 2 Ottobre 2013
Cari amici,
il Rotary, come ben sappiamo, svolge la sua missione, il suo “Service”, con l’adozione di  un codice deontologico, chiamato “Vie d’Azione”, inizialmente quattro e diventate successivamente cinque, con l’aggiunta di un’azione specifica in favore dei Giovani; “Vie”, azioni, capaci di concretizzare il nostro impegno, da svolgere sempre “al di sopra dell’interesse personale”.

Per i giovani con minore anzianità di servizio nel club rammento questi indirizzi, questi princìpi contenuti nelle attuali “Cinque vie d’azione”:
Le cinque vie d'azione.

Sono costituite dalle quattro tradizionali “Avenues of Service” Rotariane più l’azione a favore dei giovani:
  1. Azione Interna: è l’impegno di ogni Rotariano per contribuire al buon funzionamento del suo Club. Elementi essenziali sono: Amicizia, Disponibilità, Attitudini positive, Fiducia e Collaborazione. Ogni Club nasce e vive bene se tutti i soci partecipano con piacere e si fanno coinvolgere con entusiasmo alla sua vita e alle sue attività.
  2. Azione Professionale: è il modo in cui il Rotary promuove e incoraggia i Club e i singoli Rotariani all’applicazione pratica dell’ideale del servire nell’espletamento di ogni professione e comprende: Adesione e appoggio a elevati principi etici nella propria professione; Reciproca lealtà fra datori di lavoro, collaboratori, colleghi, soci e comportamenti corretti nei confronti degli stessi, dei concorrenti, del pubblico e di tutti coloro coi quali si è in rapporti d’affari o professionali; Riconoscimento della dignità e del valore sociale di tutte le occupazioni utili… non solo la propria o quelle esercitate dai Rotariani; Disponibilità delle proprie capacità professionali per contribuire ad affrontare i problemi e i bisogni della comunità. In pratica questa azione si realizza attraverso: Orientamento Professionale, Avviamento e Assistenza al Lavoro, Ruolo attivo nelle Associazioni professionali, Volontariato professionale di singoli Rotariani o di gruppo.
  3. Azione di Interesse Pubblico: ha come obiettivi l’assistenza e aiuto a chi è in difficoltà ed il contributo al miglioramento della Comunità Locale.
  4. Azione Internazionale: l’obiettivo è espresso dal 4° punto dello Scopo del Rotary “ Propagare comprensione reciproca…”(vedi sopra), attraverso - L’APIM = Azioni di Pubblico Interesse Mondiale - Attività Educative e Culturali Internazionali - Riunioni, Eventi e Ricorrenze Internazionali - Rapporti d’amicizia, anche oltre le frontiere, fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali - Azione a favore dei Giovani che mira a contribuire alla preparazione delle Nuove Generazioni (da 0 a 30 anni) a migliorare le proprie capacità per un futuro migliore, loro e della Comunità locale e mondiale.
  5. Azione a favore dei Giovani: realizzata, soprattutto, attraverso gli strumenti dell’Interact, Rotaract, Ryla e Scambio Giovani,  e destinata ad agevolare la formazione e la preparazione dei giovani, anche come futuri rotariani.
Ho letto con molta attenzione la lettera mensile del nostro Governatore Piergiorgio, pervenutami per e mail proprio stamattina. Il nostro Governatore, ricordando a tutti noi che lo scopo del Rotary è proprio il “servire al di sopra di ogni interesse personale”, scrive:
“…L’azione professionale è quindi lo strumento attraverso il quale il Rotary sostiene l’applicazione dell’ideale del servire nell’esercizio quotidiano di ogni attività e la disponibilità a mettere a disposizione le proprie capacità personali al servizio della comunità sia locale che internazionale. Non dobbiamo mai dimenticare pertanto di rispondere al test delle 4 domande, che elaborate dal Past Presidente Internazionale Herbert Taylor nel 1932 quando era socio del Rotary Club di Chicago, e adottate dal Rotary nel 1934, sono ancora oggi assolutamente attuali e mi permetto di ricordarvele:
1) Ciò che io penso, dico o faccio, risponde a verità?
2) E’ giusto per tutti gli interessati?
3) Darà vita a buona volontà e a migliori rapporti di amicizia?
4) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?”.

Piergiorgio ha poi aggiunto nella Sua lettera:  

“…L’impegno personale, e non solo economico, nei progetti è pertanto il primo modo di migliorare l’immagine della nostra associazione e di ognuno di noi. Mi avete sentito dire in tante occasioni che il Rotary non deve fare beneficenza, ma elaborare progetti in cui la componente professionale dei soci rappresenta l’essenza dell’impegno profuso, e che questo aspetto deve essere più rilevante del mero contenuto economico”.
Credo che dovremo davvero riflettere sul nostro impegno di professionisti impegnati nel Rotary. La nostra deve essere una “Professionalità Diversa”, rispetto a quella dei tanti altri professionisti! Oserei dire che dovremo svolgere la nostra attività con “Professionale Diversità”, non solo aiutando i più deboli con un sostegno economico ma, soprattutto, attraverso la messa a disposizione proprio delle nostre capacità professionali. Dobbiamo seriamente convincerci che il nostro impegno nel Rotary non è e non può essere di sola natura finanziaria, ma coinvolgere la nostra capacità professionale che, eticamente e spontaneamente, dobbiamo mettere al servizio degli altri, in particolare di quelli che maggiormente ne hanno bisogno.
L'estate che ci siamo appena lasciati alle spalle ci ha confermato la drammaticità di una crisi che attanaglia il nostro Paese e che non accenna a diminuire. Nel panorama delle crescenti difficoltà dell'Eurozona, l'Italia rischia di pagare un prezzo anche superiore a quello di altri Paesi. In questo contesto poco roseo il nostro impegno di validi professionisti affermati non deve mancare. Impegniamoci a mettere a disposizione le nostre competenze e professionalità, soprattutto in favore di quella immensa schiera di giovani privi di lavoro: sono loro, i giovani, che hanno particolare  bisogno di noi. E’ nostro compito aiutarli in quell'incessante ricerca di nuove opportunità di  lavoro, sostenerli e convincerli a non arrendersi, a lottare! Con la nostra professionalità troviamo gli strumenti per aiutarli a combattere e a competere onestamente, con determinazione, senza mai derogare però ai principi di onestà e di rispetto verso gli altri. E’ questo il vero compito che il Rotary assegna a ciascuno di noi.
Cari Amici, credo che ciascuno di noi potrebbe fare di più, in favore di un mondo, quello dei giovani, privi della dignità di un lavoro; mondo che a Loro ed anche a noi appare privo di un futuro sereno. Insieme, la nostra generazione con la loro, potrà trovare le soluzioni che cerchiamo. Chiudo questa riflessione con una citazione del nostro fondatore Paul Harris, come ha fatto il nostro Governatore Piergiorgio nella lettera mensile prima ricordata. Nel Suo libro di memorie Paul Harris ci ha lasciato scritto che “essere rotariani nei fatti significa avere non solo il coraggio e l’orgoglio di dichiararsi tali, ma di esserlo nella realtà di ogni giorno”. Parole vere, valide oggi più di ieri. I tempi cambiano e il Rotary deve avere la forza di essere sempre “al passo coi tempi”.  Viviamo allora il Rotary con entusiasmo, impegnandoci maggiormente nelle nostre comunità a cambiare vite!

Grazie a tutti dell’attenzione.

Mario

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