giovedì 17 maggio 2012

GIUGNO ROTARY: MESE DEDICATO ALLE FELLOWSHIPS. E’, PERO’, ANCHE IL MESE DEL CONGRESSO, CHE CHIUDE UN INTENSO ANNO DI LAVORO.

Oristano 17 Maggio 2012

Cari amici,

giugno, come ben sappiamo è il mese che chiude l’anno rotariano. Il R.I. dedica questo mese ad una “particolare” forma di amicizia: quella che accomuna i rotariani che sono legati dagli stessi interessi ricreativi, professionali o di servizio. Questa ulteriore comunanza di interessi, meglio nota come “Fellowship”, si manifesta attraverso raduni ed incontri, dove i rotariani si scambiano esperienze e conoscenze, per meglio vivere insieme ulteriori momenti di gioia in comune. In questo modo i legami precedenti o di nuova formazione raggiungono una intensità maggiore e più profonda.

La partecipazione a questi Circoli Professionali Rotariani, come in Italia sono stati definiti, è libera e non vi è vincolo di Club o di Distretto per parteciparvi. E’ questo un modo per approfondire al meglio l’amicizia, vissuta in modo libero, anche tra soci di nazioni diverse! Queste “Fellowship” sono un’ulteriore opportunità di servizio e di amicizia che migliorano e rafforzano l’immagine del Rotary in tutto il mondo.

In Italia i Circoli professionali sono abbastanza utilizzati ed apprezzati e rappresentano un momento importante di “rafforzamento dell’amicizia”, attraverso la condivisione di una bella passione comune: sport come il golf, lo sci, l’equitazione, e tanti altri, sono la chiara dimostrazione che si può migliorare l’amicizia anche divertendosi!

Giugno, cari amici, è anche il mese dei consuntivi. Siamo giunti anche quest’anno al termine di un altro anno rotariano: la nostra nave, partita a Luglio scorso, sta per giungere in porto. Ci avviamo a tirare le somme, a verificare se la rete da pesca “dei servizio” ha raccolto i suoi frutti, se tutti i progetti sono riusciti ad andare in porto. Io debbo dirvi, con profonda convinzione, che anche quest’anno, per il nostro club, è stato un buon anno. Credo che “la squadra” abbia lavorato con impegno e portato a casa il risultato.

Quest’anno 2011/12 era volutamente e fortemente dedicato al “Decoro della nostra Città” e tutte le iniziative portate avanti sono state studiate per sensibilizzare i suoi abitanti ad un maggior rispetto della città ed al miglioramento del suo decoro. Non poche le iniziative messe in atto. Il progetto “Case Fiorite” è stato molto apprezzato e sta ottenendo un buon successo di adesioni; quello, di matrice pubblica, denominato “Notte Brava, la città che rivive”, al quale abbiamo aderito con entusiasmo, è stato ugualmente bel accolto da tutti, anche da quei giovani che, attraverso il progetto, dovevano essere educati. Inoltre, fiore all’occhiello di questo importante anno rotariano, la riallocazione nel frontespizio della Torre di San Cristoforo, in Piazza Roma, di una copia dell’antica iscrizione che ne attestava la costruzione da parte di Mariano II nell’anno 1290.

Non è stato ne semplice ne facile realizzare e portare a termine quest’ultimo progetto che ha voluto riportare, ancorché in copia, l’antica iscrizione nella sua sede naturale. L’originale, un grande blocco marmoreo tratto con molta probabilità dalle rovine di Tharros, fu utilizzato dai costruttori per scolpirvi l’iscrizione commemorativa della costruzione della torre. Logorata dall’incuria del tempo e dai veleni dello smog l’iscrizione fu tolta molti anni fa dalla torre e custodita presso il Comune. Oggi l’epigrafe che consente di dare data certa alla torre, eretta nel 1290 di fronte all’ingresso nord della città e di attribuirla all’opera di Mariano II, è conservata presso l’Antiquarium Arborense.

Questa torre imponente, una della maggiori della cinta muraria e l’unica sopravvissuta a pianta quadrata, era sicuramente la più importante. Era presumibilmente dotata di ponte levatoio e difesa da un doppio sistema di chiusura che prevedeva una saracinesca azionata da argani sistemati al secondo piano; era, inoltre, protetta da una seconda porta a battenti. Il suo impianto architettonico è composto da due volumi sovrapposti. Nella torretta superiore trova posto una campana, collocata sotto il marchesato di Antonio Cubello, eseguita nel 1430 da Bernardo Guardia, raro esempio in Sardegna di campana ad uso civico, che riporta ripetuta per 24 volte la salutazione angelica “Ave Maria” intervallata da piccoli tralci di rosa. È del 1500 il primo documento che cita la torre denominandola “Torre de Port’e Ponti”, mentre nelle delibere comunali dei secoli XIX-XX è menzionata come “Torre di San Cristoforo”, da un retablo cinquecentesco del santo che un tempo era custodito al suo interno.

Dopo non pochi tentativi, ora, ottenute tutte le autorizzazioni, la copia dell’antica iscrizione potrà essere, a breve, nuovamente ammirata non solo dagli oristanesi ma dai numerosi turisti che visiteranno la città. Ecco la foto dell’antica iscrizione (ormai logorata dal tempo) e la ricostruzione (presumibile) del suo contenuto.

L’epigrafe del Re d’Arborea Mariano II, datata al 1289/1290 è la seguente:

(I)n n(om)i(n)e D(omi)ni n(ost)ri Ihe(su) Chr(ist)i A(men). Hoc op(us) turris hui(us) et muru(m) et [portam ?] civit(atis) Arestani fec(it) fieri D(omi)nu(s) M[arianus] vicecomes d(e) Basso, iudex Arbor(ee), q(ui) felix diu [vi]vat et p(ost) obitu(m) i(n) Chr(ist)o q(ui)escat. A[nno] CCXC, indi(cione) III, an(n)o XXV c(urrente ?).

Quest’anno il nostro club ha voluto anche operare maggiormente sulla “Comunicazione”. L’intento era quello di “sensibilizzare” la città ed il territorio, facendo conoscere di più e meglio il Rotary. Lo ha fatto aprendo le nostre conferenze all’esterno: a tutta la Cittadinanza.

Questo “aprire le porte del club alla Città”, dopo anni di silenzio e riservatezza, è stato molto apprezzato. I nostri “Venerdì con il Rotary” , come abbiamo voluto chiamare questi “incontri aperti”, sono stati molto partecipati ed hanno dimostrato che avevamo imboccato la strada giusta: la città ha gradito la nostra voglia di farci conoscere e ora ci conosce di più e meglio; ora sa realmente chi siamo e cosa facciamo, nel territorio e nel mondo.

Cari amici, un altro “miglio” del nostro percorso è stato aggiunto a quelli fatti in precedenza, in oltre 43 anni di presenza. Ora un equipaggio porta la sua “nave” in porto con il suo carico, mentre un altro si allena, si prepara a partire, per un nuovo viaggio che a breve inizierà. E’ una staffetta che si perpetua nel mondo da oltre un secolo e che ci auguriamo duri ancora a lungo. Mi piace pensare che tutto questo avviene nel segno della continuità. Da Maura Falchi, a breve, prenderà il testimone Andrea Riccio, giovane di appartenenza al club ma non di conoscenza del Rotary, che ha conosciuto e vissuto in casa fin da bambino. Andrea, come Maura, è figlio di rotariano ed ha conosciuto il Rotary fin da bambino. Andrea, figlio del nostro socio fondatore e primo presidente del club Avv. Pietrino Riccio, se vorrà, potrà orgogliosamente mettere al bavero l’antico distintivo di Presidente del padre.

Chiudo, cari amici, questa mia riflessione ricordando a tutti Voi gli ultimi impegni importanti di quest’anno. Eccoli.

*quelli Distrettuali:

a) Il “55° Congresso Distrettuale”, in calendario dal 15 al 17 Giugno;

b) l’Assemblea Distrettuale del Governatore del prossimo anno, Silvio Piccioni, in calendario il 29 Maggio.

Mi auguro, per entrambe le manifestazioni, una buona partecipazione del nostro club;

*quelli di club:

a) il 1 Giugno cerimonia di ri-collocazione dell’antica iscrizione sulla Torre in Piazza Roma;

b) l’8 Giugno riunione conviviale dei soci estesa ai familiari;

c) il 22 Giugno, riunione ordinaria dei soci.

L’avventura rotariana continua: un sincero grazie a Maura per questo splendido anno ed un grande “in bocca al lupo” ad Andrea da parte di tutti noi per il prossimo anno!

Grazie della Vostra sempre gradita attenzione.

Mario

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