Oristano 13.3.2010
Cari Amici,
Raffaele Pallotta di Acquapendente, uno dei grandi “ Director” del R.I. in un recente articolo dal titolo “ Il futuro del Rotary”, pubblicato nella rivista ROTARY ( n.1/2 2010 ), cosi si esprime:
“… Pensare al nostro futuro significa prevedere l’evoluzione della Società nella quale viviamo per anticiparne i percorsi di cambiamento ed adeguare ad essi il modello dei nostri club…”.
Il Rotary se vuole stare al passo coi tempi, se vuole che la propria azione sia sempre adeguata al contesto sociale ove opera, deve costantemente adattare le proprie azioni, misurandole e rapportandole alle variazioni in atto.
"Il Rotary non si ferma, non può fermarsi, perché il nostro è un mondo che cambia e noi dobbiamo cambiare con lui ". ricordava spesso Paul Harris.
Tutto questo sta a significare che tutti, indistintamente siamo interessati al futuro: nostro e della nostra Associazione.
La celebre frase di Groucho Marx “ Mi interessa molto il futuro. E’ li che passerò il resto della mia vita” mi è servita per continuare su questo blog alcune riflessioni fatte ieri sera, nel mio club di Oristano, nella nostra settimanale riunione rotariana.
“… Pensare al nostro futuro significa prevedere l’evoluzione della Società nella quale viviamo per anticiparne i percorsi di cambiamento ed adeguare ad essi il modello dei nostri club…”.
Il Rotary se vuole stare al passo coi tempi, se vuole che la propria azione sia sempre adeguata al contesto sociale ove opera, deve costantemente adattare le proprie azioni, misurandole e rapportandole alle variazioni in atto.
"Il Rotary non si ferma, non può fermarsi, perché il nostro è un mondo che cambia e noi dobbiamo cambiare con lui ". ricordava spesso Paul Harris.
Tutto questo sta a significare che tutti, indistintamente siamo interessati al futuro: nostro e della nostra Associazione.
La celebre frase di Groucho Marx “ Mi interessa molto il futuro. E’ li che passerò il resto della mia vita” mi è servita per continuare su questo blog alcune riflessioni fatte ieri sera, nel mio club di Oristano, nella nostra settimanale riunione rotariana.
Quella di ieri era una serata importante per molti aspetti, ma uno, in particolare, sopra tutti gli altri: ieri sera venivano presentati al Club quattro nuovi soci, soprattutto giovani.
Era da tempo che non si verificava un ingresso cosi nutrito. Per molte primavere le strade tortuose dell' immobilismo fatto di dubbi, rivalità, antagonismi e gelosie, grandi e piccole, avevano creato dei blocchi, delle “forche caudine”, che era difficile attraversare.
Il club ha pagato a caro prezzo questo inutile fermo: l’età media dei nostri soci è forse una delle più alte dei club del Distretto, ed il mancato inserimento, a tempo e luogo, di giovani e valenti soci ha certamente anche impedito l’avvio di programmi e progetti di più ampio respiro.
Credo sia arrivato il momento di riavviare i motori e riprendere con rinnovato vigore la strada intrapresa oltre quarant'anni fa dai nostri soci fondatori: rincominciare a monitorare il territorio per trovare le soluzioni più adeguate al nostro “ servizio” rotariano.
Era da tempo che non si verificava un ingresso cosi nutrito. Per molte primavere le strade tortuose dell' immobilismo fatto di dubbi, rivalità, antagonismi e gelosie, grandi e piccole, avevano creato dei blocchi, delle “forche caudine”, che era difficile attraversare.
Il club ha pagato a caro prezzo questo inutile fermo: l’età media dei nostri soci è forse una delle più alte dei club del Distretto, ed il mancato inserimento, a tempo e luogo, di giovani e valenti soci ha certamente anche impedito l’avvio di programmi e progetti di più ampio respiro.
Credo sia arrivato il momento di riavviare i motori e riprendere con rinnovato vigore la strada intrapresa oltre quarant'anni fa dai nostri soci fondatori: rincominciare a monitorare il territorio per trovare le soluzioni più adeguate al nostro “ servizio” rotariano.
L’ingresso di nuovi soci, giovani e di entrambi i sessi, è certamente la via giusta, capace di portare quel “cambiamento” che lo stesso Paul Harris già a suo tempo indicava. Sono le nuove generazioni le più adatte a gestire il mondo che cambia ed a far si che anche il Rotary cambi con esso.
Ero anch’io ieri sera uno dei “ padrini”. Ho presentato Adriana, figlia del nostro socio fondatore Mario Muscas. Prima di presentarla ho voluto esternare a tutti la gioia personale per il rinnovamento in atto, costituito dall’ingresso di un bel gruppo di nuovi soci che dovranno, poi, raccogliendo da noi il testimone, garantire un futuro certo al nostro prestigioso Club di Oristano.
Ero anch’io ieri sera uno dei “ padrini”. Ho presentato Adriana, figlia del nostro socio fondatore Mario Muscas. Prima di presentarla ho voluto esternare a tutti la gioia personale per il rinnovamento in atto, costituito dall’ingresso di un bel gruppo di nuovi soci che dovranno, poi, raccogliendo da noi il testimone, garantire un futuro certo al nostro prestigioso Club di Oristano.
Auguri cari Francesco, Marco, Giangiacomo e Adriana. Sono certo che porterete la Vostra esperienza al Club e che questo Vostro apporto sarà importante. Il nostro club, che ora è anche vostro, rinforzato di linfa nuova, potrà orgogliosamente e con rinnovato impegno continuare per lunghi anni il suo cammino verso il futuro.
Quel futuro che a me interessa molto. Perché è li che voglio passare il resto della mia vita!
Mario.
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