Oristano 3 giugno 2021
Cari amici ed amiche nel
Rotary,
Se volessimo utilizzare la
metafora dello sport potremmo dire che Giugno è il mese del “Passaggio del
testimone”, operazione che di norma avviene senza sosta, con il rituale “Passaggio
del collare” (o “cambio di campana”) da una guida all’altra: da un Presidente
(o Governatore) che fa il consuntivo del suo anno al suo successore, che,
raccogliendo il testimone, continua la corsa del Rotary, quella del servizio, iniziata
dal nostro fondatore Paul Harris il 23 di febbraio del 1905. Si, amici, anche
quest’anno siamo arrivati “all’ultimo
giro”, pronti a fare il consuntivo di un anno difficile, che ci ha visti
impegnati in operazioni che, forse, mai avremmo voluto affrontare.
Scrive il nostro
Governatore Giovambattista nella sua ultima lettera da responsabile del
Distretto 2080: “…con una certa emozione posso dirvi che siamo giunti quasi
al traguardo di un percorso entusiasmante è difficile: mancano poche settimane
al termine del mio incarico e questa è l’ultima lettera del mese che scrivo da
Governatore del Distretto 2080. Siamo entrati nel tempo dei saluti e dei
bilanci, un periodo che culminerà nel nostro 64° Congresso Distrettuale il 25,
26 e 27 giugno a Fiuggi”. Tempo di consuntivi, dunque che sia il nostro
Club che il nostro Distretto possono certamente considerare di buona
soddisfazione.
Un anno difficile sotto
mille aspetti. In primo luogo, a causa della pandemia, per la mancanza di
incontri fisici, in secondo luogo per le numerose, impellenti necessità
presenti in ogni angolo del nostro Distretto, che ha comportato sforzi
incredibili ai club, che fortunatamente però sono serviti a ristorare non poco
situazioni di grande difficoltà.
Ci basti ricordare lo
sforzo fatto dalle due Commissioni
sanità: la Task force Covid 19 che si è occupata dei problemi legati alla
pandemia, anche dal punto di vista del supporto psicologico dei rotariani e la
Commissione per la prevenzione andrologica tra i giovani; alle convenzioni
firmate dal nostro Distretto con la Regione Lazio e con la rete “Ad Adiuvandum”
in Sardegna per la campagna vaccinale: i medici dei nostri Club stanno ancora
somministrando i vaccini nelle strutture pubbliche, mentre altri soci continuano
ad offrire il loro contributo come volontari non sanitari. Amici, la gran parte
dei Club ha fatto orgogliosamente la sua parte, e il nostro in particolare,
avviando azioni di intervento che hanno stimolato anche il Distretto! Siamo
tutti orgogliosi del lavoro svolto quest’anno e in primis dal nostro Presidente
Ugo, supportato da un affiatato Consiglio Direttivo!
Cari amici, formalmente
il Rotary International dedica il mese di Giugno ai “Circoli Professionali”
(Fellowship Month), gruppi di rotariani, rotaractiani e rispettive famiglie,
che si incontrano per condividere in amicizia una passione comune: uno sport,
un hobby, così come un interesse professionale; circoli che, oltre che
rafforzare tra amici delle comuni passioni, consentono anche di fare nuove
amicizie in tutto il mondo, scoprire nuove opportunità di servizio, scambiarsi
esperienze non solo sportive, e, allo stesso tempo, creare i presupposti per
meglio “servire” attraverso le nuove conoscenze, supportando in questo modo al
meglio le necessità del mondo che cambia.
Queste Fellowships hanno
radici lontane: nacquero, seppur in modo informale, nel 1928, quando un gruppo
di Rotariani interessati a fare il primo esperimento, decise di riunirsi in
un’associazione. Nel 1947 un gruppo appassionato di nautica, iniziò ad esporre
sulle proprie barche la bandiera del Rotary, e ad utilizzare il nome di International
Yachting Fellowship of Rotarians (Circolo internazionale nautico dei
Rotariani); ancora oggi questo circolo rappresenta la più antica Fellowship del
Rotary. Pur cambiato notevolmente nel tempo, l’obiettivo principale di questi
circoli rimane quello di riunire i Rotariani in uno vero spirito d’amicizia,
fornendo loro degli spazi dove potersi godere le proprie attività professionali
o ricreative preferite.
Cari amici, il nostro
fondatore Paul Harris creò il Rotary utilizzando un ingrediente straordinario:
“L’Amicizia”. Tutto quello che è venuto dopo si è concretizzato proprio
attingendo a questa linfa vitale! L’amicizia è quell’ingrediente senza il quale
il Rotary non sarebbe più Rotary, in quanto diventerebbe una semplice
associazione benefica.
Amici, noi siamo e saremo
sempre un’Associazione di servizio, che non si limita ad assistere chi è
meno fortunato e ha bisogno, ma cerca di rimuovere le cause che hanno creato quello
stato di bisogno. Non dimentichiamo mai che il Rotary è la prima Associazione
di servizio al mondo: non snaturiamo la sua identità, perché tradiremo il lungimirante
pensiero del suo fondatore Paul P. Harris.
Amici ci troveremo ancora
qui per parlare di “Passaggio del Collare” e del Congresso, che quest’anno
porta un titolo significativo: “Tra Dedalo e Arianna, il filo del Rotary nel
labirinto della crisi”.
A presto, amici, e, come
sempre Buon Rotary!
Mario
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Il nostro Governatore Giovambattista Mollicone |