Oristano
2 Maggio 2019
Cari amici,
Maggio è il mese che il Rotary dedica ai giovani. Che il futuro del mondo
siano i giovani non c’è bisogno di ripeterlo, anche se sta a noi, alla nostra
generazione, preparare loro a prendere domani il bastone di comando. Questo,
come è naturale, succede anche per le organizzazioni, quindi anche per il Rotary:
investire nei giovani è non solo utile ma necessario, se vogliamo che la nostra
associazione continui orgogliosamente a percorrere la strada tracciata oltre un
secolo fa da Paul Harris.
I giovani sono di recente
diventati la 5^ via d’azione del Rotary,
e a loro è dedicato il mese di maggio, quello dell’anno più consono, perché
simbolo di risveglio, di crescita, di primavera che porterà al mondo frutti
copiosi. Ai giovani il Rotary ha anche concesso nell’ultimo periodo la “pari dignità”, elevando la struttura
giovanile Rotaract il ruolo di “Partner del Rotary”, eliminando la
precedente subordinazione e parificando il loro lavoro a quello dei rotariani.
Ora, sarà certamente necessario
sviluppare al meglio la partnership creata, iniziando a costruire insieme piani
annuali e comuni visioni strategiche. Per farlo, bisognerà innanzitutto
incontrarsi assiduamente, conoscersi meglio, integrando le due strutture per
una maggiore consapevolezza Rotary-Rotaract,
costruendo insieme un rapporto nuovo, che certamente avrà modo di rafforzarsi e
amalgamarsi nei prossimi anni. Saranno proprio i giovani a proiettare il Rotary
verso il futuro e aprire l’orizzonte ad un percorso nuovo che affronterà meglio
le problematiche attuali, tra le quali le professioni moderne condotte dai
giovani professionisti, esperti nelle moderne tecnologie che stanno
trasformando il pianeta.
Si, amici, sono i giovani
che ci invitano a fidarci di loro, a non considerarli “bamboccioni”,
stimolandoci a non restare ancorati al passato, “a non voltarci sempre indietro
ma a guardare avanti”. A noi deve restare il compito di indicar loro il
percorso, di ribadire il valore dei principi rotariani che dovranno sempre
accompagnarli, perché se è vero che può cambiare il metodo di intervento, non
bisogna mai snaturare i valori base della nostra filosofia: amicizia, etica,
tolleranza, rispetto, servizio ai più deboli e ricerca della pace.
Lo possiamo fare
incentivando la nascita di nuovi club Interact e Rotaract, aumentando lo Scambio
Giovani, i Ryla, le Borse di studio e molto altro. Cultura e formazione sono due chiavi fondamentali per creare un
rapporto costruttivo con i giovani; solo creando con loro un attivo canale di
comunicazione, essi potranno prima conoscere a fondo i nostri valori fondanti,
passando poi alla loro condivisione. Istruire e valorizzare i giovani, cari amici,
più che una scelta è una necessità ineludibile. Stiamo attenti, però.
Creare un buon feeling
con i giovani, non significa prenderli per mano in modo paternalistico;
significa mettersi sullo stesso piano, ascoltarli e capirli, comprendere le
loro esigenze, le loro abitudini, il loro linguaggio. Se riusciremo a creare
questo sistema di contatto-comprensione reciproca, sarà molto più semplice
portare nel loro cuore i grandi valori del Rotary. Si, sta a noi riuscire a far
viaggiare la nostra rotarianità da noi a loro, senza forzature, senza
imposizioni, creando i presupposti per un’accettazione alla pari, condivisa.
Amici, nei nostri club, purtroppo molto invecchiati, in quanto
per un lungo periodo far entrare giovani e nuove professioni è stato abbastanza
difficile, non si accorda ai giovani troppa fiducia. Questo crea all’interno
dei club delle fratture inter generazionali che ne rallentano l’inclusione. Lo
facciamo anche quando supportiamo i loro club Interact e Rotaract; ecco quindi
che appare necessario non calare i nostri piani dall’alto, indirizzare i
progetti che loro dovrebbero sia ipotizzare che realizzare! Lasciamoli decidere
da soli, rispettiamo le loro scelte: facciamo in modo, invece, di “progettare
insieme” gli interventi, vincendo le tentazioni dell’autoreferenzialità e di
una (spesso consolidata) nostra tradizione poco incline all’apertura e
all’innovazione e, soprattutto, alquanto restia a dare delega ai più giovani.
Cari amici, oggi il
Rotary crede fortemente nello scambio inter-generazionale e suggerisce che i
club che oggi amministrano un club Interact e Rotaract, inizino a lavorare
insieme, mettano in atto un forte impegno di “contaminazione” reciproca, sicuramente
in grado di portare frutti copiosi. Ci accorgeremo di quanta ricchezza, di
quali contributi possiamo scambiarci reciprocamente! Mettere insieme la nostra
saggezza ed esperienza con il loro forte entusiasmo, significa superare
brillantemente quel gap generazionale che purtroppo stenta a cadere; in questo
modo giovani e meno giovani possono diventare, insieme, dei veri Partner nel
servire!
Amici, maggio ci vedrà
riuniti tra qualche giorno (il 7 Maggio)
in Assemblea per deliberare su argomenti importanti. Raccomando la
partecipazione di tutti. Per quanto riguarda gli altri impegni del mese farò
seguito con un prossimo post.
Grazie amici, e, come
sempre BUON ROTARY!
Mario
Egle, responsabile degli scambi, tiene una conferenza sull'argomento nel club del Terralbese
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