Oristano 5 gennaio 2021
Cari soci e socie del club,
Da pochi giorni è operativo
il nuovo anno, il 2021, e tutti speriamo che sia quello che possa riuscire a
sconfiggere la grande peste che ci ha colpito: il Coronavirus, che tanto lutto
ha seminato nel mondo. Il Rotary si è subito organizzato per venire incontro
alle esigenze dei più deboli, e continuerà a farlo con impegno fino alla fine.
Gennaio è il mese che il Rotary dedica all’AZIONE PROFESSIONALE, una delle più
importanti vie d’azione rotariane, considerato anche che i rotariani sono tutti
professionisti attivi nei vertici dei più diversi settori.
Per il Rotary il concetto
di azione professionale è inteso nel senso che ai Rotariani è richiesto di
incoraggiare e promuovere il servizio. Vengono richiesti elevati standard etici
nell’esercizio di ogni professione, il riconoscimento della dignità di ogni
occupazione e il riconoscimento dell’occupazione di ogni Rotariano quale opportunità
per diffondere il valore del servire. In che modo i Rotariani possono diffondere
all’esterno questi ideali? In primo luogo all’interno, parlando della propria
professione nei club e informandosi sull’occupazione degli altri soci, mettendo
a disposizione le proprie competenze e conoscenze al servizio della Comunità;
poi all’esterno, svolgendo il proprio lavoro con integrità, ispirando gli altri
a comportarsi in modo etico nelle parole e nei fatti; ma anche aiutando i
giovani a realizzare i loro obiettivi professionali.
Cari amici, è proprio in
questo periodo di alta e pericolosa pandemia, che ha creato in tutto il mondo
problemi non solo sanitari ma allo stesso tempo economici, che il Rotary ed i
rotariani stanno dimostrando tutto il loro impegno e la chiara volontà di
azione. Nella lettera mensile del nostro Governatore Giovambattista, leggiamo:
“Gennaio è il mese dell’azione professionale e ci permette di riflettere sul
senso profondo del nostro essere rotariani, cioè uomini e donne che realizzano
progetti e intervengono concretamente nelle dinamiche sociali mettendo a
disposizione degli altri le proprie capacità professionali. Vi ricordo che il
Rotary ha anche lo scopo di «informare ai principi della più alta
rettitudine l’attività professionale e imprenditoriale, riconoscendo la dignità
di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più
nobile, quale mezzo per servire la collettività». In questa definizione c’è
gran parte di quello che siamo. E ci sono anche tutte le spinte ideali che
hanno permesso ai Club e al Distretto di impegnarsi nei mesi della pandemia:
raccolte fondi, iniziative mediche, distribuzione di materiale sanitario,
assistenza ai più deboli, ognuno di noi ha utilizzato le proprie competenze per
raggiungere obiettivi comuni”.
Il Rotary, cari amici,
svolge nel mondo il suo “servizio di valore” per l’impegno, la dedizione
e la professionalità dei suoi rotariani. Valori che partono dall’amicizia e si
concretizzano con l’etica professionale e con quello spirito di servizio che
deve contraddistinguere ogni rotariano. Ciascuno di noi nello svolgere la
professione deve applicare sempre un severo codice deontologico, ribadito con
chiarezza nel nostro motto: “Servire al di sopra dell’interesse personale”.
Già dai primi anni di esistenza della nostra associazione questo concetto fu
alla base della nostra forza. Concetto ribadito nel famoso “Test delle 4
domande”, che il Past Presidente Internazionale Herbert Taylor
elaborò nel 1932 quando era socio del Rotary Club di Chicago, e che fu poi
adottato dal Rotary International nel 1934. Test che, ‘ad abundantiam’, voglio
qui riportare, per essere di particolare interesse ai più giovani di anzianità
rotariana:
1) Ciò che io penso, dico
o faccio, risponde a verità?
2) È giusto per tutti gli
interessati?
3) Darà vita a buona
volontà e a migliori rapporti di amicizia?
4) Sarà vantaggioso per
tutti gli interessati?”.
Questo, cari amici, è il
“credo” di ogni vero rotariano. Viviamo un periodo sotto certi aspetti
drammatico, ma questo non solo non ci deve scoraggiare, deve rafforzare la
nostra volontà di combattere per cercare di migliorare il mondo. Dobbiamo
impegnarci, ogni giorno, oggi più di ieri, per portare il nostro valido
contributo, perché possiamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo
trovato. Il nostro fondatore Paul Harris nel Suo libro di memorie “La
mia strada verso il Rotary” ci ha lasciato scritto che “essere rotariani
nei fatti significa avere non solo il coraggio e l’orgoglio di dichiararsi
tali, ma anche di esserlo nella realtà di ogni giorno”.
Parole validissime oggi
più di ieri, perché se è vero che i tempi cambiano anche il Rotary,
orgogliosamente, come ci ha insegnato il nostro fondatore, “deve seguire il
cambiamento, restando al passo coi tempi”. Non dimentichiamo mai che il Rotary opera nel
mondo per “Creare opportunità” e noi orgogliosamente seguiremo questa
strada! Viviamo allora il Rotary sempre con entusiasmo, differenziandoci dagli
altri, facendo squadra, “insieme”, per servire!
Buon Anno, amici e, come sempre,
BUON ROTARY!
Mario