lunedì 4 gennaio 2021

GENNAIO ROTARY: MESE DEDICATO ALL’AZIONE PROFESSIONALE. I ROTARIANI SONO A FIANCO DEI PIÙ DEBOLI PER COMBATTERE LA PANDEMIA.


Oristano 5 gennaio 2021

Cari soci e socie del club,

Da pochi giorni è operativo il nuovo anno, il 2021, e tutti speriamo che sia quello che possa riuscire a sconfiggere la grande peste che ci ha colpito: il Coronavirus, che tanto lutto ha seminato nel mondo. Il Rotary si è subito organizzato per venire incontro alle esigenze dei più deboli, e continuerà a farlo con impegno fino alla fine. Gennaio è il mese che il Rotary dedica all’AZIONE PROFESSIONALE, una delle più importanti vie d’azione rotariane, considerato anche che i rotariani sono tutti professionisti attivi nei vertici dei più diversi settori.

Per il Rotary il concetto di azione professionale è inteso nel senso che ai Rotariani è richiesto di incoraggiare e promuovere il servizio. Vengono richiesti elevati standard etici nell’esercizio di ogni professione, il riconoscimento della dignità di ogni occupazione e il riconoscimento dell’occupazione di ogni Rotariano quale opportunità per diffondere il valore del servire. In che modo i Rotariani possono diffondere all’esterno questi ideali? In primo luogo all’interno, parlando della propria professione nei club e informandosi sull’occupazione degli altri soci, mettendo a disposizione le proprie competenze e conoscenze al servizio della Comunità; poi all’esterno, svolgendo il proprio lavoro con integrità, ispirando gli altri a comportarsi in modo etico nelle parole e nei fatti; ma anche aiutando i giovani a realizzare i loro obiettivi professionali.

Cari amici, è proprio in questo periodo di alta e pericolosa pandemia, che ha creato in tutto il mondo problemi non solo sanitari ma allo stesso tempo economici, che il Rotary ed i rotariani stanno dimostrando tutto il loro impegno e la chiara volontà di azione. Nella lettera mensile del nostro Governatore Giovambattista, leggiamo: “Gennaio è il mese dell’azione professionale e ci permette di riflettere sul senso profondo del nostro essere rotariani, cioè uomini e donne che realizzano progetti e intervengono concretamente nelle dinamiche sociali mettendo a disposizione degli altri le proprie capacità professionali. Vi ricordo che il Rotary ha anche lo scopo di «informare ai principi della più alta rettitudine l’attività professionale e imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività». In questa definizione c’è gran parte di quello che siamo. E ci sono anche tutte le spinte ideali che hanno permesso ai Club e al Distretto di impegnarsi nei mesi della pandemia: raccolte fondi, iniziative mediche, distribuzione di materiale sanitario, assistenza ai più deboli, ognuno di noi ha utilizzato le proprie competenze per raggiungere obiettivi comuni”.

Il Rotary, cari amici, svolge nel mondo il suo “servizio di valore” per l’impegno, la dedizione e la professionalità dei suoi rotariani. Valori che partono dall’amicizia e si concretizzano con l’etica professionale e con quello spirito di servizio che deve contraddistinguere ogni rotariano. Ciascuno di noi nello svolgere la professione deve applicare sempre un severo codice deontologico, ribadito con chiarezza nel nostro motto: “Servire al di sopra dell’interesse personale”. Già dai primi anni di esistenza della nostra associazione questo concetto fu alla base della nostra forza. Concetto ribadito nel famoso “Test delle 4 domande”, che il Past Presidente Internazionale Herbert Taylor elaborò nel 1932 quando era socio del Rotary Club di Chicago, e che fu poi adottato dal Rotary International nel 1934. Test che, ‘ad abundantiam’, voglio qui riportare, per essere di particolare interesse ai più giovani di anzianità rotariana:

1) Ciò che io penso, dico o faccio, risponde a verità?

2) È giusto per tutti gli interessati?

3) Darà vita a buona volontà e a migliori rapporti di amicizia?

4) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?”.

Questo, cari amici, è il “credo” di ogni vero rotariano. Viviamo un periodo sotto certi aspetti drammatico, ma questo non solo non ci deve scoraggiare, deve rafforzare la nostra volontà di combattere per cercare di migliorare il mondo. Dobbiamo impegnarci, ogni giorno, oggi più di ieri, per portare il nostro valido contributo, perché possiamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Il nostro fondatore Paul Harris nel Suo libro di memorie “La mia strada verso il Rotary” ci ha lasciato scritto che “essere rotariani nei fatti significa avere non solo il coraggio e l’orgoglio di dichiararsi tali, ma anche di esserlo nella realtà di ogni giorno”.

Parole validissime oggi più di ieri, perché se è vero che i tempi cambiano anche il Rotary, orgogliosamente, come ci ha insegnato il nostro fondatore, “deve seguire il cambiamento, restando al passo coi tempi”.  Non dimentichiamo mai che il Rotary opera nel mondo per “Creare opportunità” e noi orgogliosamente seguiremo questa strada! Viviamo allora il Rotary sempre con entusiasmo, differenziandoci dagli altri, facendo squadra, “insieme”, per servire!

Buon Anno, amici e, come sempre, BUON ROTARY!

Mario