Oristano 28 Novembre
2013
Cari amici,
il Rotary, come ben
sappiamo, ha dedicato il mese di Dicembre alla famiglia. La famiglia è il punto
focale da cui tutto ha inizio: nella famiglia, primo nucleo della vita sociale
dell’uomo, comincia la vita, in essa nascono e si educano i figli, si preparano
le nuove generazioni che garantiranno il futuro, in essa nascono
i progetti da sviluppare nella Comunità di appartenenza. Dal primo nucleo familiare
presto il cerchio si allarga: dalle buone famiglie nascono buoni vicinati, dai
buoni vicinati nascono buone Comunità e da queste si realizzano e sviluppano grandi
Nazioni. La famiglia, insomma asse portante del vivere insieme, primo nucleo da
cui nasce, cresce e si sviluppa l’umana Società.
Il Rotary ha
considerato sempre la famiglia la base principale della propria azione di
servizio. Al centro dell’azione di servizio del Rotary non c’è solo il rotariano
ma tutta la sua famiglia. Questo significa che del Rotary non fa parte solo il
socio ma tutta la sua famiglia, che è costantemente coinvolta, che ne è parte
integrante! La nostra associazione è una grande Comunità, una grande “famiglia
allargata”, in cui tutti debbono sentirsi membri, come in una comune famiglia,
dove ognuno si prende cura dell’altro. Nei momenti di gioia e nei momenti del
dolore o del bisogno, nessuno deve sentirsi mai solo.
Lo abbiamo toccato con
mano proprio in questi giorni: quando la grande famiglia rotariana si è
attivata in tutti i modi per cercare di aiutare le tante famiglie colpite dalla
terribile alluvione che ha creato danni ingenti e vittime. Tanti club,
vicini e lontani, si sono sentiti vicini a quelle famiglie colpite dalle
avversità.
I giovani del Rotaract, forti del loro entusiasmo giovanile, sono
stati i primi a raggiungere le vicine popolazioni colpite, dando una mano anche
materiale: liberando le strade e le case dal fango, salvando oggetti, mettendo
in sicurezza cose e persone. La solidarietà è una gara entusiasmante che coinvolge giovani ed
anziani. Cercheremo tutti insieme di alleviare nel modo migliore le loro
sofferenze.
Educare i giovani:
questo è uno dei ruoli più importanti della famiglia, formare le nuove
generazioni. Nella famiglia rotariana i giovani cresceranno nella cultura dei
principi del Rotary: essi saranno sensibili ad aiutare chi è in difficoltà,
cresceranno nella cultura del servizio, saranno capaci da dare e ricevere
amicizia, perché, educati ai rapporti pacifici ed amichevoli con gli altri
membri della Comunità, saranno in grado di convivere pacificamente non solo con
loro, ma saranno capaci anche di accettare le diversità delle altre culture, creando
quindi i presupposti per quella pacifica convivenza che porterà alla pace nel
mondo, quella pace che tutti noi auspichiamo.
Madre Teresa di
Calcutta, quella splendida figura che impersona la reale e totale dedizione
agli ultimi, nei sui scritti, ci ha lasciato, tra gli altri, questo splendido
messaggio:
”….il mondo è capovolto
e c’è tanta sofferenza nel mondo perché c’è poco amore nelle case e nelle
nostre famiglie. Non abbiamo tempo per i nostri bambini, non abbiamo tempo gli
uni per gli altri, per godere gli uni degli altri. L’amore comincia a casa,
l’amore vive nelle case e questa è la ragione per cui oggi il mondo soffre così
tanto ed è infelice: tutti hanno fretta, i bambini hanno poco tempo per i loro
genitori e i genitori non hanno tempo da dedicare ai loro figli o l’uno per
l’altro, ed è nella case che comincia ad infrangersi la pace nel mondo” .
Credo che dovremo
davvero riflettere su questo sue parole, che evidenziano che il mondo non gira,
non ruota, sull’amicizia, sul rispetto, sull’amore, ma sull’egoismo,
sull’arrivismo e sull’odio.
In questo mese di
Dicembre dedicato alla famiglia il rotariano è invitato quindi a riflettere ancora
di più, sia sul suo ruolo all’interno della sua famiglia, sia sul suo ruolo di “componente
di un’altra famiglia più grande”, quella del Rotary, dove, proprio coinvolgendo
tutti i componenti della sua famiglia,
può svolgere al meglio la sua missione di rotariano.
Solo in questo modo potrà
dire, davvero, di aver messo in pratica
concretamente quel “Servire al di sopra
dell’interesse personale”, arricchito e completato quest’anno dal motto del
Presidente Internazionale Ron D. Burton “Vivere il Rotary, cambiare vite”.
Cari amici, a Dicembre,
mese che ci ricorda la nascita della famiglia cristiana, viviamo con più amore
ed altruismo il nostro impegno nel Rotary, unitamente a tutta la nostra
famiglia. Sarà un modo per assaporare e condividere con tutti i rotariani del
mondo l’affetto, l’amicizia e la disponibilità al servizio, valori che ci legano
fortemente, gli uni agli altri. Solo così potremo davvero dire di aver contribuito con il nostro servizio a
“cambiare vite”.
Vi saluto auspicando
per tutti, soci e famiglie, un fine anno sereno (con un pensiero di speranza ai
tanti che ne hanno davvero bisogno), con l’augurio di un nuovo anno felice e gioioso,
ma impegnato ancora di più nel “servizio” rotariano.
Ricordiamoci tutti delle parole
di un altro dei nostri grandi costruttori di pace, Gandhi, che ha rivolto a
tutti noi quest’invito:
“…dovete essere Voi il cambiamento che volete vedere
nel mondo”.
Auguri
a tutti!
Mario
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