Oristano 10 Gennaio 2013
Cari amici,
avevo promesso di inserire, di
tanto in tanto, qualche pillola di Rotary. E’ certamente utile ai nuovi soci
ma, credo, interessante anche per rinfrescare la memoria a noi tutti. Oggi parliamo di “ A M I C I Z I A”, quel grande valore su cui Paul Harris costruì
il Rotary e che costituisce, e costituirà sempre, il valore assoluto che
caratterizza la nostra Associazione. Quanto riportato è stralciato dal mio
libro “Il Rotary International, studio sociologico di un’associazione no profit”,
pubblicato dal Distretto 2080 nell’A. R.
2010/2011. Buona lettura.
Il cammino dell’uomo è una continua
ricerca di luoghi comuni di incontro. Luoghi dove incontrarsi, discutere,
ascoltare, agire; dove accogliere e stringere amicizie. L’amicizia è un
sentimento che ha sempre destato l’interesse di studiosi e pensatori, di poeti
e filosofi, di tutte le culture e religioni. Il termine amicizia corrisponde al
termine greco philía e si incontra nella filosofia greca dapprima come concetto
fisico in Empedocle, poi come concetto etico che, fino a Platone, veniva ancora
non nettamente distinto dall’eros, dall’amore. Ma cosa intende il Rotary per amicizia? Partiamo dalle definizione
di amicizia. Nel lessico corrente la parola amicizia viene usata molto spesso
in modo improprio. Spesso viene equivocata con la conoscenza, con la benevolenza,
con la simpatia e l’amichevolezza. Scrive F. Alberoni ne L’amicizia (ediz. Garzanti
2002):
… Vediamo, allora, brevemente quali sono
i significati più comuni di questa parola. Ci accorgeremo che, nella
maggioranza dei casi, la parola amicizia ha ben poco a che fare con quello che
noi intendiamo quando pensiamo ad un vero amico. Primo significato: i
conoscenti [….] secondo significato: solidarietà collettiva […] terzo
significato: relazioni di ruolo […] quarto significato: simpatia e
amichevolezza […] Cosa dobbiamo intendere, allora, per amicizia? Intuitivamente
questa parola ci fa venire in mente un sentimento sereno, limpido, fatto di
fiducia, di confidenza […] In un libro recente J. M. Reisman, dopo aver
esaminato tutta l’immensa letteratura sull’argomento, ha dato la seguente
definizione dell’amicizia: " Amico
è colui a cui piace e che desidera fare del bene ad un altro e che ritiene che
i suoi sentimenti siano ricambiati ". Con questa definizione Reisman
colloca l’amicizia nel mondo dei sentimenti altruistici e sinceri.
La definizione data da Reisman è quella
che più si avvicina al concetto di amicizia rotariana, anche se non lo esaurisce.
L’amicizia non è data dalla semplice frequentazione, dal trascorrere parte del
tempo negli stessi luoghi. Vi sono persone che conoscono tutti, danno del tu a
tutti, hanno il numero di telefono e dichiarano di essere amici di tutti, ma
non sono amici di nessuno. Ė uno dei tanti modi di millantare l’amicizia. Si
può essere colleghi, vicini di casa, soci, compagni di lotta e di ideologia, ma
non amici nel senso rotariano del termine. Perché l’amicizia è qualcosa di più
forte ed importante del semplice interesse a stare insieme. Già Aristotele
nell’Etica nicomachea distingueva quella “fondata sull’utile” da quella vera
“fondata sulla virtù”.
Non siamo, però, ancora arrivati
all’esatta definizione del concetto di amicizia che stiamo cercando. L’amicizia
che cerchiamo è più complessa: gli ingredienti sono tanti e tutti di estrema
importanza. Questa amicizia è costituita da reciprocità, simpatia, affetto,
stima, educazione, affinità, rispetto della diversità, lealtà. Ognuno di questi
elementi concorre a determinare e completare quel sentimento gioioso, che
Alberoni definisce di grande “intensità vitale”, qual è la vera amicizia.
L’amicizia, questa amicizia, è nel Rotary di importanza assoluta, vitale.
L’amicizia, però, non è eros, non è
amore che può nascere a prima vista. Nell’amicizia non c’è colpo di fulmine.
L’amicizia ha bisogno di lunga ricerca. L’amicizia è un sentimento complesso
che si sviluppa attraverso un lungo cammino. L’amicizia, come dice Alberoni, si
costituisce attraverso una successione di incontri; è una “filigrana di
incontri”.
La filosofia rotariana, che pone
l’amicizia alla base della propria esistenza, la concepisce proprio come forma
etica dell’amore in cui la stima si antepone all’affetto ed il rapporto
relazionale coinvolge più persone. Una delle finalità del Rotary, chiaramente
espressa nel nostro Manuale di Procedura, è quella di:
… Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i
propri soci per renderli meglio atti al servire… e ancora … propagare la
comprensione reciproca, la buona volontà e la pace tra Nazione e Nazione
mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli…
L’amicizia per il rotariano non è solo
un fine, ma anche un mezzo per meglio servire l’uomo e i suoi bisogni .
L’amicizia nel Rotary, però, non è un obbligo, una imposizione. Il Rotary non
ha titolo per imporre l’amicizia. Il Rotary può raccomandare la tolleranza, la
comprensione, l’indulgenza e incoraggiare comportamenti etici ed impegno
sociale. L’amicizia non è una semplice conseguenza dell’appartenenza al Rotary.
Esiste, invece, l’amicizia vera, con tutte le sue implicazioni, che nasce in
virtù delle regole del Rotary e che il Rotary prepara e favorisce. Amicizia
necessaria per realizzare i suoi scopi: comportamento etico all’interno ed
all’esterno, tolleranza e cooperazione. Perché nell’associazione non si entra a
domanda, ma mediante la cooptazione? Ma perché gli amici si scelgono! Solo con
la scelta, chi è già rotariano, individua un altro soggetto con le
caratteristiche e le capacità necessarie per condividere in libertà i fini e
gli scopi dell’associazione. Questa, in sintesi, l’amicizia rotariana.
Amici, è proprio vero, l’amicizia è
frutto di nostra libera scelta, è quel legame che unisce ben di più della
parentela e di ogni altra relazione non frutto di libera scelta. Il Rotary è
proprio questo: libertà nella scelta delle nostre amicizie, per costruire,
insieme, un mondo migliore!
Grazie della Vostra attenzione.
Mario
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