Oristano
6 Maggio 2018
Cari amici,
Maggio, come sappiamo,
è il mese che il R.I. dedica alle Nuove Generazioni. Scelta che ha un
significato importante, profondo: sono i giovani il futuro del mondo e del
Rotary. Solo indirizzando le nuove generazioni ai principi del Rotary, noi
rotariani saremo sicuri che essi porteranno avanti, negli anni a venire, quel
lungimirante progetto di Paul Harris: migliorare il mondo, smussando le troppe
differenze, con l’obiettivo del raggiungimento della pace!
Anche questo mese, come
allegato alla lettera del mese del Governatore Salvina, c’è la mia riflessione
e il messaggio del Presidente Internazionale.
Invito tutti a
prenderne visione, riflettendo soprattutto sugli importanti suggerimenti.
Grazie!
Ecco la lettera di
Salvina.
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Care Amiche e Cari
Amici
Vi scrivo di ritorno da
Taranto, dove nei giorni scorsi si è tenuta la Conferenza Presidenziale
dedicata alla tutela della madre e del minore migrante ed alla Pace, che ha
visto la partecipazione di oltre 700 rotariani ed il RYLA nazionale.
L’Italia, al centro del
Mediterraneo, è investita da un processo migratorio straordinario, epocale,
dovuto ai conflitti armati, alle persecuzioni e alle precarie condizioni
economiche e di vita che investono milioni di esseri umani.
Ad esserne più colpiti
sono proprio le madri e i bambini. Per il Rotary e la Rotary Foundation, la
tutela della salute materna e infantile è un’area prioritaria d’intervento e le
stime ci dicono che nel mondo quasi sei milioni di bambini in età inferiore ai
cinque anni muoiono a causa di malnutrizione, assistenza sanitaria inadeguata e
scarsa igiene.
È una realtà che si può
prevenire e la Conferenza Presidenziale è stata dedicata a loro e alle madri,
vittime delle diseguaglianze e dei conflitti.
I bambini sono
coinvolti dalla migrazione in vari modi: essi vengono abbandonati dai loro
genitori o viaggiano insieme a loro o migrano da soli. Altri bambini non si
spostano, ma sono comunque coinvolti poiché vivono in comunità da cui partono o
che ricevono un gran numero di migranti. Alcuni bambini sono migranti di
ritorno o vengono rimpatriati. Queste migrazioni di madri e bambini oltremare
su grande scala aumentano le problematiche sulla salute fisica, mentale e
sociale di questa categoria di persone estremamente vulnerabile: in tutte le circostanze,
i bambini risultano essere esposti ad un maggiore pericolo e sono soggetti
all’impatto sociale più pesante. Il
nostro, poi, è un paese di transito quindi, a volte, questi ragazzi scappano e
possono finire nelle mani della malavita. Dall'interessante videomessaggio del
vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, emerge che «un
rifugiato ogni due è un bambino, un migrante ogni otto è un bambino, 50 milioni
di bambini sono migranti, più della metà è in fuga da situazioni di conflitto e
instabilità. Un terzo dei migranti giunti in Europa tra il 2015 e il 2016 erano
bambini». È quindi di tutta evidenza che la correlazione tra la pace e i
diritti umani è un argomento di grande valore, perché non c'è pace senza tutela
dei diritti umani, fra cui quella della salute infantile e materna che è oggi
la vera sfida della nostra società.
Il Rotary che
costruisce la Pace, ogni giorno, con la sua azione umanitaria, con i service
dei suoi club, rappresenta appieno il motto della sua Fondazione "fare del
bene nel mondo".
Ed è la nostra azione
concreta, il nostro servizio a fare la differenza, perché ci distinguiamo per
quello che facciamo, non solo per quello che siamo.
In tutto questo e
nell'auspicio di una sensibilizzazione sempre più ampia al problema, si
concentra il significato della mozione che il Rotary Italia, rappresentato da
noi tredici Governatori dell'anno rotariano 2017-2018 ha presentato, a
conclusione dei lavori, al Presidente Internazionale Ian Riseley ed al
Presidente della Rotary Foundation Paul Netzel.
Era la prima volta che
una Conferenza Presidenziale Internazionale si teneva in Italia, organizzata da
tutti i Distretti italiani con un impegno organizzativo senza pari che ci ha
ripagato in uguale misura con gioia, soddisfazione ed orgoglio: di essere
rotariani che hanno fatto la differenza nell'unità di azione e di servizio.
Altrettanta gioia,
soddisfazione ed orgoglio ho provato quando, in apertura del suo saluto durante
la cena di gala, il Presidente Riseley ha ricordato di aver dato inizio al suo
anno da Presidente Internazionale con la visita istituzionale al nostro
Distretto complimentandosi per l'accoglienza e le attenzioni ricevute. Oggi, a
mezzo di questa lettera, voglio ancora condividere con tutti voi quei momenti e
quelle parole che hanno emozionato non soltanto me ma anche gli amici rotariani
del nostro Distretto lì presenti: sono interamente dedicate a voi e vi
ringrazio, con tutto il cuore, per il supporto e la partecipazione che in ogni
modo avete voluto assicurarmi nell'occasione.
Ora ci aspetta una
conclusione di anno nella quale tante belle iniziative giungono a compimento,
segnando la realizzazione dei progetti e delle innumerevoli attività
programmate in ognuno dei vostri Club. Il mese di maggio avrà, a livello distrettuale,
due importanti appuntamenti, il primo dei quali sarà il FORUM DISTRETTUALE
NGSE, il programma dello Scambio per Giovani Adulti, che si terrà a Fiuggi,
organizzato dal Rotary Club cittadino, il 12 maggio p.v.
Infine, dal 25,al 27
maggio, come ormai tutti sapete, nella cornice di Valle dell'Erica, a due passi
da Santa Teresa di Gallura, in un ambiente fra i più suggestivi della Sardegna,
celebreremo il nostro 61° Congresso
Distrettuale, momento ed incontro conclusivo del nostro anno rotariano, nel
quale, oltre ad approfondire una tematica specifica, che come sapete sarà
l'ambiente, in linea con l'enfasi presidenziale ed a me particolarmente
congeniale, sarà la giusta sede per analizzare l'attività dell'anno che sta
volgendo al termine, finalizzata a FARE LA DIFFERENZA incentrata sull'ideale del servizio a favore
delle comunità non solo con senso di altruismo e reale livello etico, ma con
quello spirito di unità di intenti che deve continuare a caratterizzare il
nostro essere pronti ad agire, insieme.
Condivideremo tutto
questo con il Presidente Internazionale Eletto BARRY RASSIN, che, come
Rappresentante del Presidente Internazionale Riseley, parteciperà ai nostri
lavori ed interverrà con le sue riflessioni.
Credo di poter dire che
la sua presenza darà al nostro evento il suggello dell'internazionalità che
caratterizza il nostro sodalizio ma vorrei che anch'egli, giungendo per la
prima volta in Sardegna, sia accolto e circondato dall'affetto della famiglia
rotariana del Distretto 2080: perciò vi chiedo di essere con me e di ritrovarci
insieme ancora una volta, cari amici, nel segno del buon Rotary che abbiamo
condiviso fin dal primo giorno.
Chiudo questa mia
lettera di maggio allegando, come sempre, l'approfondimento del tema del mese
che ha scritto per noi l'amico Mario Virdis, dedicato alle Nuove Generazioni,
ed il messaggio del Presidente Internazionale, che vi prego di leggere; allego
anche per praticità la scheda di iscrizione al Congresso.
Con i miei più cari ed
affettuosi saluti, un arrivederci in Sardegna, sempre con il nostro Forza
Paris!
Salvina
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MAGGIO
ROTARY, MESE DEDICATO ALLE NUOVE GENERAZIONI.
Il Rotary assegna il
mese di Maggio, quello che la natura dedica al suo risveglio, alle
Nuove Generazioni. Fin dai primi anni della sua attività di servizio la nostra
associazione ha focalizzato la sua attenzione sulle Nuove Generazioni, sui
giovani, nella convinzione che l’obiettivo più grande che il mondo dovrebbe
sempre porsi è quello di dare un futuro alle generazioni successive.
Per realizzare al
meglio questo obiettivo, nel 2010 il Consiglio di Legislazione decise di
ampliare le precedenti 4 classiche Vie d’Azione, aggiungendone una 5^, dedicata
proprio alle Nuove Generazioni. Questa nuova via intendeva occuparsi in modo
concreto del giovani, attraverso delle attività di formazione e di sviluppo
delle doti di leadership, facendoli partecipare a progetti di servizio locali
ed internazionali, utilizzando anche i programmi di scambio, volti a promuovere
la conoscenza di altre culture; il fine ultimo quello di stimolare
l’interazione, l’accettazione e la comprensione tra i diversi popoli, strada
privilegiata per il raggiungimento della pace nel mondo.
Il Rotary, per
realizzare appieno quest’impegno, ha messo sul campo diverse iniziative,
trasformate poi in programmi: Rotaract, Interact, Ryla e Scambio Giovani. Tutti
programmi ad hoc, concepiti per dare ai giovani la giusta assistenza nella loro
crescita, agevolando quella formazione costruttiva che li porterà, domani, ad
essere buoni cittadini e buoni rotariani, ovvero quelli che proseguiranno il
nostro lavoro. Per poter assolvere ancora meglio a questo compito, il Consiglio
di Legislazione ha voluto assegnare al Rotaract addirittura un ruolo di
maggiore uguaglianza, quello di Club Partner del Rotary, trasformando la
precedente posizione subalterna in pari dignità.
Credo che questo
provvedimento adottato dal CDL sia da considerarsi un passaggio epocale,
meritevole di un meditato approfondimento. La partnership concretamente
significa muoversi all’unisono, costruire insieme progetti e programmi,
utilizzando la stessa visione strategica. Diventa fondamentale, perciò, in ogni
club e in ogni Distretto, migliorare il precedente rapporto di collaborazione,
partendo dalla situazione esistente e mettendo le basi su come svilupparlo
adeguatamente nei prossimi anni.
L’ideale sarebbe
riuscire a creare a fianco di ogni club Rotary per prima cosa un club Interact,
base di partenza per un successivo Rotaract, in parte, poi, alimentato dai
“cresciuti” ragazzi dell’Interact. I giovani che iniziano a conoscere il Rotary
entrando a far parte di un Interact, fanno le loro prime esperienze nella
Società fuori dalla famiglia, imparando a prestare il loro aiuto agli altri e
acquistando una maggiore maturità. Nella successiva esperienza rotaractiana,
confrontandosi fra di loro e mettendo a disposizione il tempo libero per azioni
umanitarie locali e internazionali, perfezionano la loro crescita, acquisendo
quelle doti di etica, accettazione, tolleranza, rispetto, confronto e
comprensione reciproca.
Si amici, i programmi
che il Rotary ha studiato per i Giovani, completano, in modo adeguato e
costruttivo la necessaria formazione ed educazione delle Nuove Generazioni.
Rotaract, Interact, RYLA e Scambio Giovani, sono una componente importantissima
dell’azione rotariana. Ricordiamoci sempre che i giovani di oggi sono i leader
di domani: aiutandoli a diventare buoni leader e portandoli nei nostri Club,
saremo in grado di rafforzare la Comunità e il futuro del Rotary.
Un’ultima
considerazione. Il Rotary oggi guarda al futuro con un po’ di preoccupazione.
In primo luogo per il progressivo e inevitabile aumento dell’età media dei
nostri Club. Credo che questa consapevolezza ci debba spingere ulteriormente a
pensare ai tanti giovani che, da noi avviati alla conoscenza e all’accettazione
dei nostri principi, rappresentano quella necessaria energia vitale per il
futuro della nostra associazione. Non abbiamo allora timore a cooptarli,
rivitalizzando in questo modo i nostri club!
Cari amici, perché il
Rotary possa fruttuosamente proseguire sul suo cammino di successo che ha
caratterizzano i suoi primi centotredici anni di vita, se veramente la nostra
associazione vuole continuare a “fare la differenza” nel mondo, allora deve costantemente
rinnovarsi attraverso i giovani. Si, perché solo così, domani, potremo avere un
Rotary sempre efficiente ed al passo coi tempi; solo investendo sui giovani,
facendoli diventare protagonisti, collaborando quanto prima al nostro fianco
nei club, potremo creare quel giusto mix di esperienza e vigore giovanile, vera
strategia vincente per il nostro futuro.
Con i giovani possiamo
davvero continuare a “fare la differenza nel mondo”, remando tutti nella stessa
direzione, ‘tutti insieme’. Forza Paris!
Mario
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IL MESSAGGIO
DEL NOSTRO PRESIDENTE INTERNAZIONALE
Il Rotary è
un'organizzazione enorme, e molto complessa. Al momento della stampa di questa
rivista, abbiamo 1,2 milioni di soci in 35.633 club in quasi tutti i Paesi del
mondo. Centinaia di migliaia di partecipanti sono coinvolti nei programmi
Rotary come Rotaract, Interact, Scambio giovani, RYLA, Gruppi Community Rotary,
Centri della pace del Rotary e una serie di progetti e programmi finanziati
dalla Fondazione, a livello nazionale, distrettuale e locale. Il nome del
Rotary è legato a innumerevoli progetti ogni anno, dalle donazioni del sangue
ai banchi alimentari, dai progetti di strutture igienico-sanitarie nelle scuole
all'eradicazione della polio. Centotredici anni dopo la fondazione del primo
Rotary club, il service del Rotary oggi ha davvero una portata globale.
L'aspetto quotidiano e
settimanale del service cambia in maniera drastica secondo la regione, il Paese
e il club. Ogni club ha la sua storia, le sue priorità e la sua identità. Di
conseguenza, l'identità dei Rotariani e il fine perseguito da ogni singolo
Rotariano nel suo service variano enormemente. Non c'è nulla di male in tutto
questo, poiché il Rotary è stato ideato come organizzazione decentralizzata,
intesa per consentire a ogni singolo Rotariano e ogni singolo Rotary club di
servire nel modo che ritiene migliore.
In tutti i casi, la
diversità che ci rende così forti, può anche presentare delle sfide per la
nostra identità come organizzazione. In questo senso, non dovremmo essere
sorpresi se molte persone che hanno sentito parlare del Rotary non hanno idea
di quello che facciamo, come siamo organizzati o le ragioni della nostra
esistenza. Anche nell'ambito del Rotary, molti soci hanno una comprensione
limitata della nostra organizzazione nel suo complesso, dei nostri obiettivi o
della portata dei nostri programmi. Queste sfide hanno importanti conseguenze,
non solo per la nostra possibilità di servire in modo più efficace, ma anche
per l'immagine pubblica, che è alla base della nostra capacità di accrescere il
nostro effettivo, le nostre partnership e il nostro service.
Alcuni anni fa, il
Rotary ha lanciato un'importante iniziativa in tutta l'organizzazione per
rispondere a queste questioni, sviluppando gli strumenti per rafforzare la
nostra identità visuale e il nostro brand. Oggi, stiamo usando questi strumenti
per sviluppare la nostra campagna d'immagine pubblica "Pronti ad
agire", che mostra la capacità che il Rotary offre a ognuno di noi per
fare la differenza nelle nostre comunità e oltre. Lo scorso giugno, il
Consiglio centrale del Rotary International ha approvato una nuova visione che
riflette la nostra identità e lo scopo univoco che unisce la diversità del
nostro impegno.
Crediamo in un mondo
dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle
comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi.
A prescindere da dove
viviamo, dalla lingua che parliamo, dal lavoro che svolgono i nostri club, la
nostra visione è la stessa. Crediamo in un mondo che può migliorare e che noi
possiamo aiutare a migliorare. Siamo qui perché il Rotary ci offre l'opportunità
di edificare il mondo che desideriamo vedere; per unirci e agire, all'insegna
del nostro tema, Il Rotary fa la differenza.
Ian
H.S. Riseley
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Amici, farò seguito a
breve con un post che evidenzia i nostri prossimi, importanti, impegni.
Grazie!
Mario
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