Oristano 2 Ottobre 2013
Cari amici,
il Rotary, come ben
sappiamo, svolge la sua missione, il suo “Service”, con l’adozione di un codice deontologico, chiamato “Vie
d’Azione”, inizialmente quattro e diventate successivamente cinque, con
l’aggiunta di un’azione specifica in favore dei Giovani; “Vie”, azioni, capaci
di concretizzare il nostro impegno, da svolgere sempre “al di sopra dell’interesse personale”.
Per i giovani con
minore anzianità di servizio nel club rammento questi indirizzi, questi princìpi
contenuti nelle attuali “Cinque vie d’azione”:
Le cinque vie d'azione.
Sono costituite dalle quattro tradizionali “Avenues of
Service” Rotariane più l’azione a favore dei giovani:
- Azione Interna: è l’impegno di ogni Rotariano per contribuire al buon funzionamento del suo Club. Elementi essenziali sono: Amicizia, Disponibilità, Attitudini positive, Fiducia e Collaborazione. Ogni Club nasce e vive bene se tutti i soci partecipano con piacere e si fanno coinvolgere con entusiasmo alla sua vita e alle sue attività.
- Azione Professionale: è il modo in cui il Rotary promuove e incoraggia i Club e i singoli Rotariani all’applicazione pratica dell’ideale del servire nell’espletamento di ogni professione e comprende: Adesione e appoggio a elevati principi etici nella propria professione; Reciproca lealtà fra datori di lavoro, collaboratori, colleghi, soci e comportamenti corretti nei confronti degli stessi, dei concorrenti, del pubblico e di tutti coloro coi quali si è in rapporti d’affari o professionali; Riconoscimento della dignità e del valore sociale di tutte le occupazioni utili… non solo la propria o quelle esercitate dai Rotariani; Disponibilità delle proprie capacità professionali per contribuire ad affrontare i problemi e i bisogni della comunità. In pratica questa azione si realizza attraverso: Orientamento Professionale, Avviamento e Assistenza al Lavoro, Ruolo attivo nelle Associazioni professionali, Volontariato professionale di singoli Rotariani o di gruppo.
- Azione di Interesse Pubblico: ha come obiettivi l’assistenza e aiuto a chi è in difficoltà ed il contributo al miglioramento della Comunità Locale.
- Azione Internazionale: l’obiettivo è espresso dal 4° punto dello Scopo del Rotary “ Propagare comprensione reciproca…”(vedi sopra), attraverso - L’APIM = Azioni di Pubblico Interesse Mondiale - Attività Educative e Culturali Internazionali - Riunioni, Eventi e Ricorrenze Internazionali - Rapporti d’amicizia, anche oltre le frontiere, fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali - Azione a favore dei Giovani che mira a contribuire alla preparazione delle Nuove Generazioni (da 0 a 30 anni) a migliorare le proprie capacità per un futuro migliore, loro e della Comunità locale e mondiale.
- Azione a favore dei Giovani: realizzata, soprattutto, attraverso gli strumenti dell’Interact, Rotaract, Ryla e Scambio Giovani, e destinata ad agevolare la formazione e la preparazione dei giovani, anche come futuri rotariani.
Ho letto con molta
attenzione la lettera mensile del nostro Governatore Piergiorgio, pervenutami
per e mail proprio stamattina. Il nostro Governatore, ricordando a tutti noi
che lo scopo del Rotary è proprio il “servire
al di sopra di ogni interesse personale”, scrive:
“…L’azione
professionale è quindi lo strumento attraverso il quale il Rotary sostiene l’applicazione
dell’ideale del servire nell’esercizio quotidiano di ogni attività e la
disponibilità a mettere a disposizione le proprie capacità personali al
servizio della comunità sia locale che internazionale. Non dobbiamo mai
dimenticare pertanto di rispondere al test delle 4 domande, che elaborate dal
Past Presidente Internazionale Herbert Taylor nel 1932 quando era socio del
Rotary Club di Chicago, e adottate dal Rotary nel 1934, sono ancora oggi
assolutamente attuali e mi permetto di ricordarvele:
1) Ciò che io penso,
dico o faccio, risponde a verità?
2) E’ giusto per tutti
gli interessati?
3) Darà vita a buona
volontà e a migliori rapporti di amicizia?
4) Sarà vantaggioso per
tutti gli interessati?”.
Piergiorgio ha poi
aggiunto nella Sua lettera:
“…L’impegno personale, e non solo
economico, nei progetti è pertanto il primo modo di migliorare l’immagine della
nostra associazione e di ognuno di noi. Mi avete sentito dire in tante
occasioni che il Rotary non deve fare beneficenza, ma elaborare progetti in cui
la componente professionale dei soci rappresenta l’essenza dell’impegno
profuso, e che questo aspetto deve essere più rilevante del mero contenuto
economico”.
Credo che dovremo davvero riflettere
sul nostro impegno di professionisti impegnati nel Rotary. La nostra deve
essere una “Professionalità Diversa”,
rispetto a quella dei tanti altri professionisti! Oserei dire che dovremo
svolgere la nostra attività con “Professionale
Diversità”, non solo aiutando i più deboli con un sostegno economico ma, soprattutto,
attraverso la messa a disposizione proprio delle nostre capacità professionali.
Dobbiamo seriamente convincerci che il nostro impegno nel Rotary non è e non può
essere di sola natura finanziaria, ma coinvolgere la nostra capacità
professionale che, eticamente e spontaneamente, dobbiamo mettere al servizio
degli altri, in particolare di quelli che maggiormente ne hanno bisogno.
L'estate che ci siamo appena lasciati
alle spalle ci ha confermato la drammaticità di una crisi che attanaglia il
nostro Paese e che non accenna a diminuire. Nel panorama delle crescenti
difficoltà dell'Eurozona, l'Italia rischia di pagare un prezzo anche superiore
a quello di altri Paesi. In questo contesto poco roseo il nostro impegno di
validi professionisti affermati non deve mancare. Impegniamoci a mettere a
disposizione le nostre competenze e professionalità, soprattutto in favore di
quella immensa schiera di giovani privi di lavoro: sono loro, i giovani, che
hanno particolare bisogno di noi. E’
nostro compito aiutarli in quell'incessante ricerca di nuove opportunità
di lavoro, sostenerli e convincerli a
non arrendersi, a lottare! Con la nostra professionalità troviamo gli strumenti
per aiutarli a combattere e a competere onestamente, con determinazione, senza
mai derogare però ai principi di onestà e di rispetto verso gli altri. E’
questo il vero compito che il Rotary assegna a ciascuno di noi.
Cari Amici, credo che ciascuno di
noi potrebbe fare di più, in favore di un mondo, quello dei giovani, privi
della dignità di un lavoro; mondo che a Loro ed anche a noi appare privo di un
futuro sereno. Insieme, la nostra generazione con la loro, potrà trovare le
soluzioni che cerchiamo. Chiudo questa riflessione con una citazione del nostro
fondatore Paul Harris, come ha fatto il nostro Governatore Piergiorgio nella
lettera mensile prima ricordata. Nel Suo libro di memorie Paul Harris ci ha
lasciato scritto che “essere rotariani
nei fatti significa avere non solo il coraggio e l’orgoglio di dichiararsi
tali, ma di esserlo nella realtà di ogni giorno”. Parole vere, valide oggi
più di ieri. I tempi cambiano e il Rotary deve avere la forza di essere sempre “al
passo coi tempi”. Viviamo allora il Rotary con entusiasmo, impegnandoci maggiormente nelle
nostre comunità a cambiare vite!
Grazie a tutti dell’attenzione.
Mario
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