Oristano 24 Febbraio 2011
Cari amici ed amiche nel Rotary,
l’anno rotariano cammina veloce e noi non possiamo rallentare il nostro cammino, se vogliamo portare a compimento i nostri programmi ed i nostri progetti.
Venerdì scorso 14 gennaio, come ho riportato nel mio precedente intervento, abbiamo partecipato all’ IDIR SARDEGNA, organizzato dall’ultimo nato dei club sardi: il club Sedilo, Marghine Centro Sardegna, che, pur giovane di età, inizia con maestria a fare orgogliosamente la sua parte.
Partecipare a questi seminari, cari amici, è importante per non poche ragioni. La prima è che la formazione è alla base di tutto il nostro operare all’interno della nostra Associazione: il rotariano informato è quello che conosce al meglio le norme, i programmi e le procedure ed è in grado di apportare, nel giusto modo, il suo importante contributo; la seconda è che in un mondo in continua evoluzione anche il Rotary apporta le necessarie modifiche, per cui il rotariano deve costantemente tenersi aggiornato; la terza, forse la più importante, è che i seminari consentono l’incontro ed il dialogo con i rotariani degli altri club, con i quali è possibile scambiare esperienze, opinioni, progetti; in sostanza i seminari creano l’ambiente adatto per il coinvolgimento effettivo ed operativo dei soci.
Grande insegnamento il Suo!
Si avvicina a grandi passi il mese di Febbraio, dedicato dal Rotary alla “Comprensione Internazionale”, condizione necessaria ed indispensabile al raggiungimento della Pace fra i Popoli. Scelta particolarmente importante quella di Febbraio, in ragione del fatto che in questo mese, il giorno 23, ricorre la data di nascita della nostra Associazione: giorno in cui Paul Harris fece la prima riunione con i tre amici fondando il primo club a Chicago.
La ‘comprensione mondiale’, come ben sappiamo, si estrinseca attraverso una delle quattro vie d’Azione del Rotary: l’Azione Internazionale. Ecco come il Manuale di Procedura ci indica questa via, al quarto punto dello scopo del Rotary: "Incoraggiare e promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace tra i popoli mediante una rete internazionale di professionisti e imprenditori di entrambi i sessi, accomunati dall'ideale del servire."
E’ un traguardo questo che noi rotariani non dobbiamo mai smettere di cercare di raggiungere. Il Congresso del R.I del 1958, proprio per sottolineare l’impegno dei rotariani di tutto il mondo a operare in continuazione per creare ponti di pace, capaci di aiutare tutti i popoli a capirsi ed a vivere in armonia, stabilì che la settimana che comprende il 23 febbraio, ricorrenza della nascita del Rotary, venisse indicata come “settimana mondiale”, da onorare in tutto il mondo. Il nostro Distretto, nell’intento di festeggiarlo degnamente, invitata le rappresentanze di tutti i club a partecipare a Roma al “Rotary Day” e, ove la partecipazione non si rivelasse possibile, invita i club a festeggiare questa speciale ricorrenza riunendosi in più club, onorando cosi comunque il nostro fondatore ed il supremo ideale della pace.
Settimana ‘speciale’, quindi, quella dell’intesa mondiale che il Rotary ha deciso di dedicare alla pace, e che ogni rotariano deve vivere appieno con il suo club. In primo luogo agevolando e costruendo una rete di rapporti pacifici in tutti gli ambienti dove opera: casa, lavoro, società. Incoraggiando e favorendo, poi, gli scambi di amicizia, la cooperazione culturale, l’eliminazione delle barriere che separano, anziché unire; agevolando, infine, i punti d’incontro, la tolleranza e la comprensione reciproca. E’ un grande compito questo che noi rotariani dobbiamo portare avanti con convinzione. Dobbiamo operare attraverso uno sforzo comune, con l’obiettivo di “costruire insieme” un mondo migliore, passando dall’individualismo e dall’egoismo all’altruismo, alla fraternità, alla solidarietà ed all’amore. Riuscire a convertire il mondo alla pace, trasformare una società egoistica in una società altruistica, è un arduo obiettivo, ma dobbiamo provarci se ci crediamo. Se ognuno di noi, insieme agli altri, amplifica gli sforzi il risultato, pur difficile, potrà essere raggiunto.
“…Gli anni a venire riservano ai rotariani un compito difficile ed impegnativo. Curare le ferite di un mondo dilaniato, mettere al posto dell’odio la comprensione reciproca e la tolleranza, costruire simpatia dove ci sono rancori, mutare i nemici in amici e mettere al posto dei conflitti armati e delle passioni devastatrici la buona volontà e la pace internazionale. Questo è il compito sovrumano che dobbiamo intraprendere. Questo è un compito nel quale il Rotary deve profondere tutte le sue energie, […] malgrado il fatto che non abbiamo altri strumenti che i nostri principi, nessuna altra forza che il nostro entusiasmo. Ma noi siamo certi della nostra vittoria, per la grande incrollabile fede che tutti noi rotariani nutriamo nei confronti dell’umanità.”
Questa non è utopia, cari amici, ma grande fede nel futuro. Ne è convinto anche il prossimo nostro Presidente Internazionale, il giapponese Sakuji Tanaka, che per l’Anno Rotariano 2012.2013 ha coniato il motto “LA PACE ATTRAVERSO IL SERVIZIO”.
Il traguardo della pace è ancora lontano, cari amici, ma dobbiamo crederci. Nessuno di noi può esimersi dal fare la sua parte!
Grazie a tutti Voi dell’attenzione che sempre mi dedicate.
Mario
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