domenica 6 dicembre 2009

LA PERDITA DI UN CARO AMICO: GIOVANNI PUSCEDDU, UN GRANDE ROTARIANO.


GIOVANNI PUSCEDDU: UOMO DI CULTURA, POLITICO ILLUMINATO, SAGGIO AMMINISTRATORE, IN SINTESI UN VERO ROTARIANO.

E’ andato via in silenzio, come era sua abitudine. Non era amante dei riflettori, delle luci della ribalta, ma amava immensamente la sua terra, la Sardegna, ed in particolare il suo Territorio, la Marmilla, terra povera e trascurata. L’essere mite non gli ha impedito di combattere una lunga battaglia per il riscatto di una delle zone più povere dell’Isola. Sindaco di Villanovaforru per oltre trent’anni ha trasformato un territorio dimenticato in un’oasi culturale, turistica e ricettiva mai prima sognata. Inventore del Consorzio “ Sa Corona Arrubia” ne è stato alla sua guida per circa 25 anni, vincendo una scommessa che a molti sembrava impossibile. Ora, a 81 anni, ha perduto l’ultima battaglia, quella con la morte, che lo ha portato via in un grigio pomeriggio di Dicembre. Si è spento nella sua casa di Sanluri tra le braccia dell’adorata moglie Angela, lasciando in tutti noi un grande vuoto.
Io l’ho conosciuto personalmente nel 2000 quando ero presidente del Rotary Club di Oristano. In quell’anno era obiettivo del nostro Club costituirne uno nuovo nel Medio Campidano, che garantisse continuità tra i Club del Cagliaritano e quelli del Centro Sardegna, a partire da quello di Oristano. Giovanni conosceva già il Rotary in quanto era socio onorario del Club di Cagliari. Proprio per la sua conoscenza dell’Associazione andai a trovarlo con l’amico Vincenzo Falqui-Cao, rotariano del mio club, che aveva l’incarico di Rappresentante speciale del Governatore del Distretto, Antonio Lico, per l’avvio e la costituzione del nuovo Club. Pur oberato da non pochi impegni non ci fu difficile convincerlo ad accettare l’ipotesi della Presidenza del nascente Rotary Club di Sanluri Medio Campidano. Il club nacque sotto i migliori auspici ed oggi è sicuramente uno dei nuovi club più attivi e vivaci del nostro Distretto. Anche di questo fatto andava molto orgoglioso: il suo territorio, che aveva conosciuto negletto e dimenticato, stava recuperando terreno, allineandosi ai territori ben più sviluppati e curati, e la costituzione di un Rotary Club ne era ulteriore conferma.
Diventammo amici. Amicizia non formale, apparente, ma solida, concreta, reale. Il suo sorriso, anche di fronte alle difficoltà, era di una semplicità disarmante: sapeva, col magnetismo dei suoi occhi, dominare, convincere, invogliare; sapeva trovare sempre la soluzione appropriata. La notizia della sua morte lascia in me, ma credo in tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato, un vuoto incolmabile. Il suo ricordo resterà, però, sempre vivo in me ed il suo sorriso continuerà ad illuminare i miei momenti bui, quei momenti quando sembra che tutto sia perduto, che non vi sia soluzione al problema.
Grazie caro Giovanni della Tua splendida amicizia. Ad Angela che oggi piange la Tua assenza dico solo una cosa: sii serena, sei stata molto fortunata ad essere la compagna di un uomo che nessuno dimenticherà mai. La luce del suo sorriso riscalderà sempre il Tuo cuore e quelli di tutti noi; le sue opere, tutto quello che ci ha insegnato, continueranno a vivere per sempre. Grazie sopratutto del Tuo operare da vero rotariano: servire la Comunità, senza tornaconto personale, nel vero spirito del nostro fondatore Paul Harris. Sarai sempre uno splendido esempio per tutti i rotariani.

Mario







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