Oristano
2 Ottobre 2018
Cari amici,
Nel corrente mese di Ottobre
il Rotary invita tutti noi, soci dei suoi club, a prestare grande attenzione al
differente sviluppo economico e comunitario nelle diverse aree del mondo. Economie
di un mondo che continua a girare a velocità diverse, alcune delle quali a
ritmo talmente lento da apparire praticamente ferme. Nonostante le promesse
portate dalla Globalizzazione, nonostante alla precedente economia reale,
quella di mercato, si sia prima affiancata e poi “sovrapposta” la così detta economia
finanziaria, sempre più staccata dal reale, lasciando nel buio e nell’indigenza
molte zone del mondo, dove da secoli poco o nulla è cambiato.
Una trasformazione
davvero radicale, che non solo non ha migliorato lo status di Paesi che
sarebbero potuti uscire dal sottosviluppo, ma anche messo in crisi l’economia
di quelli già sviluppati, con la conseguenza di mettere in crisi i sistemi di
welfare presenti e che in precedenza avevano funzionato, sostenendo la
crescita, l’inserimento dei giovani, la tranquillità dei pensionati e la
serenità sociale.
Il Rotary si è posto da
tempo il problema di queste enormi disparità, invitando tutti i suoi club ad
impegnarsi in un doppio fronte: quello del territorio dove si opera e quello
internazionale, contribuendo in questo modo al grande lavoro svolto dalla
Fondazione Rotary. Un doppio fronte oggi sempre più interconnesso, in
considerazione del notevole flusso migratorio in atto. Indubbiamente la nostra
Associazione su questo fronte di sviluppo è in grado di fare molto: il Rotary è
composto di soci che rappresentano l’apice delle più diverse professioni, e
questo già di per sé potrebbe costituire una chiara possibilità di mettere a
disposizione delle Comunità bisognose le capacità e le professionalità di
ciascuno di noi, con vero spirito di servizio.
Attraverso, poi, il
braccio operativo della Rotary Foundation tutti i soci possono contribuire a sostenere
lo sviluppo delle latenti economie dei Paesi poco sviluppati, ancora incapaci
di operare da soli; ormai tra gli scopi prioritari che il Rotary si è dato c’è
quello di fornire ai tanti che ne hanno bisogno acqua e cibo, migliorare
l’istruzione, debellare le malattie. Il Rotary, attento osservatore di questi
mali tramite la sua grande rete sparsa nel mondo, ha già rilevato, come
accennavo prima, che i “bisogni economici di oggi” non sono solo in capo ai
Paesi in via di sviluppo, ma “mordono” anche le economie dei Paesi sviluppati.
Amici, siamo entrati
nel Rotary, non dimentichiamolo mai, per servire, per donare la nostra
professionalità e capacità a chi è meno fortunato di noi. Allora, anche in
campo locale, diamoci da fare: possiamo e dobbiamo farlo! Partiamo, per esempio,
dai giovani; possiamo attivare squadre di tutor a sostegno della
imprenditorialità e delle microimprese, possiamo mettere le nostre
professionalità a disposizione di giovani, di piccoli imprenditori, di
associazioni e cooperative sociali dei nostri territori. Siamo sicuramente in
grado di incoraggiare la nascita di nuove attività, di incanalare i giovani
verso un futuro di impegno lavorativo, supportandoli per avere successo negli
affari, e allo stesso tempo contribuendo al progresso dell’economia reale del
territorio e della nazione.
Si, amici, se ci
sentiamo “rotariani veri” dobbiamo sentire il peso di questa responsabilità:
non basta contribuire alle iniziative del Rotary “mettendoci la mano in tasca”
e dedicando le scarse risorse disponibili ad un progetto assistenziale: il
nostro compito è ben altro! Rimbocchiamoci le maniche, dunque, e mettiamoci a
disposizione di quel vasto mondo giovanile che ci circonda, costituito non solo
dai nostri giovani ma anche da un crescente numero di giovani migranti che
hanno lasciato la loro patria per sfuggire alla miseria, alla fame e alle
guerre, nei loro Paesi ormai senza fine.
Non possiamo far finta
di non vedere! Possiamo e dobbiamo, senza timore, “mettere a disposizione la
nostra professionalità”, in modo da consentire loro di “creare nuove opportunità
di lavoro”, incoraggiandoli ad “aprire bottega”, sostenuti dai nostri consigli,
dal nostro incoraggiamento e dai giusti suggerimenti, dettati dalla nostra esperienza.
Questo il vero impegno a cui ogni rotariano dovrebbe sempre fare fronte.
Cari amici, il tema dell’anno,
l’invito a noi rivolto dal Presidente Barry Rassin che ormai ben conosciamo, è “Siate d’ispirazione”; credetemi, è la
conferma di quanto dicevo prima: dobbiamo
essere d’ispirazione in particolare
ai giovani, quelli che più di noi hanno bisogno, perché possano crescere e
diventare grandi alla luce dei “principi del Rotary”, fatti di etica, amicizia,
rispetto, tolleranza e ricerca della pace. Sarà il modo migliore per vivere con
orgoglio la nostra rotarianità, quella che esterniamo con fierezza portando il
nostro distintivo all’occhiello.
Mario
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Prima di chiudere vorrei
fare a nome di tutti un grande, rinnovato, augurio a Silvia, che nella riunione
del 28 Settembre ha letto la sua relazione programmatica; sarà un anno di grande impegno per tutta la squadra! Ecco alcune foto.
Ecco ora un
anticipo su alcuni degli impegni del corrente mese di Ottobre.
Sabato
6 Ottobre si terrà a Roma il Seminario Distrettuale sull’effettivo;
del nostro club saranno presenti la Presidente Silvia e la P.P. Adriana (quest’anno
Assistente del G.);
Venerdì
12,
alle ore 19,30 presso la sala conferenze del Mistral 2, all’interno della
manifestazione culturale programmata dal Comune “Oristanottobreventi”, verrà effettuata una conferenza dal titolo “Monache e Monasteri al femminile nel
Medioevo”, con l’intervento della professoressa Rossana Martorelli, Preside
della Facoltà studi umanistici dell’Università di Cagliari.
Con mia prossima
comunicazione Vi completerò il resto degli impegni, che prevedono anche la
convocazione dell’Assemblea dei soci per le designazioni.
Buon Rotary a tutti
Voi.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento