Oristano
2 Gennaio 2016
Cari amici,
che il tempo passi
inesorabile lo sappiamo: ieri 1 Gennaio 2016 è iniziata la seconda parte del
presente A.R., ed è tempo di camminare velocemente, senza titubanze, verso il
traguardo del 30 Giugno, completando al meglio il nostro impegno di servizio.
Il mese di Gennaio appena iniziato è dedicato dal Rotary all’Azione Professionale, da sempre una
delle “Vie d’Azione” del nostro
“Servire” nella Società.
Le originarie 4 vie
d’azione, concepite fin dai primi anni di fondazione del nostro sodalizio, sono
state incrementate successivamente con una 5^ via aggiuntiva, non per questo
meno importante delle altre 4: l’azione per le Nuove Generazioni. Sono i giovani, non dimentichiamolo mai, il
nostro futuro!
Anche in questo Gennaio
2016, cari amici, è necessario fare ancora una volta una riflessione sul nostro
“essere rotariani oggi”: siamo tutti
operativi nelle diverse professioni, ognuno specializzato nel proprio settore,
ma profondamente uniti da un unico, comune obiettivo: servire la società
eticamente, al di sopra del nostro interesse personale. E’ attraverso la generosa
messa a disposizione della nostra professionalità che possiamo realizzare la
missione di “fare del bene nel mondo”:
non semplicemente mettendoci la mano in tasca, ma donando quello che abbiamo di
più caro, la nostra professionalità e capacità imprenditoriale.
La lettera di Gennaio
del nostro Governatore Pino, ci ricorda l’antica regola delle “4 Domande”,
inventata nel 1932 da Herbert Taylor, e che ogni giorno ciascun rotariano dovrebbe
mettere in pratica: Ciò che penso, dico o faccio, 1 - Risponde a verità? 2 - E’ giusto per
tutti gli interessati? 3 - Promuove la buona volontà e migliora i rapporti di
amicizia? 4 - E’ vantaggioso per tutti gli interessati?
Il nostro agire
professionale deve essere sempre improntato alla coerenza, all’etica, ai
principi della nostra filosofia di servizio, che mai debbono essere disattesi.
Per uniformare i comportamenti dei rotariani sui loro luoghi di lavoro, nel
1989 il Consiglio di Legislazione emanò la così detta “Dichiarazione degli Operatori Economici e dei Professionisti Rotariani”,
una specie di ‘Decalogo’ che, ampliando il principio della 4 domande, poteva diventare
un ulteriore motivo di riflessione sul loro impegno nel lavoro e nella società.
Ecco il testo della dichiarazione, che ritengo sia sempre di grande attualità.
“Come Rotariano
impegnato in un’attività imprenditoriale o professionale, sono tenuto a: 1)
considerare la mia professione come un’ulteriore possibilità di servire; 2)
osservare, nella forma come nella sostanza, il codice etico della mia
professione, le leggi del mio Paese e i precetti morali della mia
comunità; 3) fare il possibile per
esercitare la mia professione nella maniera più degna e promuovere il rispetto
dei più elevati principi etici nell’esercizio della professione da me scelta; 4)
essere leale nei confronti del mio datore di lavoro, dei miei dipendenti,
associati, concorrenti, clienti e del pubblico in generale, come pure di tutti
coloro con i quali ho un rapporto di lavoro o professionale; 5) riconoscere la dignità e guardare con il
rispetto dovuto a tutte le occupazioni utili alla società; 6) mettere a
disposizione le mie doti professionali per offrire opportunità d’impiego ai
giovani, aiutare gli altri nella soluzione di particolari problemi, e
migliorare la qualità della vita nella mia Comunità; 7) attenermi a principi di
onestà nella mia pubblicità e tutte le volte che io abbia a rappresentare
pubblicamente la mia attività d’affari o la mia professione; 8) non chiedere né
accordare a un altro Rotariano privilegi o vantaggi che non siano concessi normalmente
anche ad altre persone nel quadro di una relazione d’affari o professionale”.
Il Rotary, cari amici,
è nato nel 1905 in una Chicago violenta, in cui, come scrive Paul Harris nelle
sue memorie,” …non si seguivano alti principi etici nei confronti dei consumatori,
dei dipendenti e dei concorrenti...". Anche oggi poco sembra cambiato, rispetto
all’ieri! Scrive ancora il nostro Governatore Pino nella sua ultima lettera
mensile: “Essere Rotariani oggi è sfidante forse più di come non lo sia sempre
stato. La gente ci osserva e giudica tutto il Rotary tramite le nostre azioni.
Non dimentichiamo che il nostro comportamento impatta l’immagine pubblica,
nostra e della nostra Associazione. E, di questi tempi, sappiamo quanto questo
sia importante”.
Questo è il Rotary,
questo il nostro impegno nel mondo: oggi come ieri, e certamente anche domani.
Solo così potremo essere sempre “Dono
nel mondo”!
Nel rinnovare a tutti
Voi gli auguri per l’anno appena iniziato, aggiungo il sempre valido “Buon Rotary”!
Mario
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