Cari amici,
un recente colloquio telefonico con il nostro Governatore mi ha invogliato a ripercorrere la storia del nostro grande progetto per sconfiggere la Poliomielite nel mondo (ho inviato l'articolo per la pubblicazione a VDR). L'iniziativa di quel bel progetto, diventato poi a caratura mondiale, partì da un club italiano: quello di Treviglio e della Pianura Bergamasca, ed ebbe inizio nel 1979. Un illuminto rotariano di quel club ne fu l'artefice principale: Sergio Mulitsch di Palmenberg. Ecco in sintesi la storia di quel "piccolo progetto iniziale" che contagiò, poi, tutti i club del mondo.
IL
NOSTRO DONO AL MONDO: L’ERADICAZIONE DELLA POLIO.
Ormai siamo alle
battute finali: gli ultimi dati dicono che nel mondo oltre il 99% dei casi di
Polio sono ormai stati debellati. La vittoria finale è alle porte. Una storia
bella, lunga e sofferta, ma quanti sanno che questo immenso sforzo fatto dal
Rotary per eliminare un male insidiosissimo ha avuto origine in Italia e
precisamente nel club di Treviglio? Non credo in molti. Ecco allora, per
riconoscere il valore di una iniziativa straordinaria, la sintesi di questo lungo
percorso di servizio che, in circa trent’anni, ha consentito al mondo di
liberarsi di una terribile piaga.
Fu il rotariano
italiano, Sergio Mulitsch di Palmenberg, socio fondatore del Rotary Club di
Treviglio e Pianura Bergamasca, alla fine degli anni settanta, a dare inizio al
programma 3H ("Health, Hunger and Humanity"; salute, fame e umanità)
per sconfiggere la poliomielite. La paternità di questo progetto gli fu
riconosciuta in sede internazionale ed ebbe inizio nel 1979. Sergio Mulich, era
un industriale lombardo (nato a Trieste nel 1923 da famiglia goriziana)
appassionato di medicina, tanto che aveva inventato uno speciale contenitore in
grado di poter trasportare i vaccini anche a lunghe distanze. Questo fatto
consentiva il trasferimento e la distribuzione del vaccino in tutto il mondo,
cosa fino ad allora impossibile.
Molto attivo nel club,
il 22 ottobre 1979, sottopose al Consiglio Direttivo del Club un particolare
programma di “Vaccino Antipolio”, ottenendone una entusiastica e plebiscitaria
adesione. L’idea, però, non rimase limitata al territorio. Alla Convention di
Roma del 1979 lanciò l’iniziativa di una campagna antipolio da effettuare nei
Paesi in via di sviluppo. Evanston autorizzò Mulitsch a fare l’esperimento coinvolgendo
i R.C. italiani, per una grande raccolta di vaccini da inviare nelle Filippine.
Nel Febbraio del 1980 partì il primo aereo con 500.000 dosi di vaccino
antipolio con destinazione Filippine. Su quell’aereo c’era Sergio Mulitsch
assieme a pochi altri volontari.
Il risultato ottenuto fu
tale che il Rotary International decise di farsi carico di un impegno
quinquennale, per la fornitura e la distribuzione di vaccini antipolio per sei
milioni di bambini, sempre nelle Filippine. Era il concreto avvio del PROGRAMMA
3H, finalizzato a incidere fortemente sulla diffusione della poliomielite. Nell’anno
1982 Sergio Mulitsch propone di adottare un altro Paese per effettuare la
vaccinazione antipolio: nasce “L’OPERAZIONE MAROCCO”, sostenuta da 7
Governatori italiani nell’anno sociale 1982/1983. I Governatori confidarono nella
collaborazione di tutti i Rotary Club italiani per costruire un grande “Ponte
di amicizia”.
L’iniziativa, ormai, si
stava estendendo a macchia d’olio. Sergio Mulitsch nell’A.R. 1984/1985 venne nominato
Governatore del Distretto 2040 e, nello stesso anno, diede vita ad un’Organizzazione
Non Governativa (ONG denominata “Nuovi
Spazi al Servire”), che negli anni seguenti fu il fulcro operativo della
Campagna Antipolio per i Rotary Club italiani. Nell’anno 1985 Il Ministro della
Sanità del Marocco inviò una comunicazione ufficiale all’Italia del
completamento della vaccinazione portata avanti dal Rotary. Era il segno che
l’iniziativa, ormai, deveva allargarsi a tutto il mondo. Il Rotary International allora
iniziò a studiare il più ambizioso programma di tutta la sua storia:
immunizzare tutti i bambini del mondo dalla Polio.
Nasce così, nel 1985,
anche seguendo i consigli e con il sostegno del Dr. Albert Sabin, il programma del
Rotary Internazionale denominato “Progetto Polio
Plus”. Il Rotary viene ora riconosciuto ufficialmente dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) come Organizzazione operante nel campo della salute
a livello internazionale. Nell’anno successivo, nel 1986, il Programma Polio
Plus viene approvato come “Corporate
Project”, cosa che rese ‘obbligatorio’ il sostegno finanziario da parte del
Rotary International.
Da questo momento (siamo nel Settembre 1986) è ufficialmente operativo il grande progetto internazionale: l’Assemblea Generale Internazionale dei Governatori svoltasi a Chicago, lanciò ufficialmente il Progetto Polio Plus, alla presenza di Albert Sabin e dei 9 Governatori Italiani. La grande e luminosa idea di Sergio Mulitsch, la risonanza del grande sasso da lui lanciato nello stagno, aveva raggiunto tutto il mondo. Il suo ideatore, attivo fino all’ultimo, morì abbastanza giovane, a Londra, il 25 agosto 1987. Una malattia contratta nelle Filippine, dopo aver guidato personalmente l’ennesima campagna di vaccinazione, pose fine alla sua luminosa vita.
Da questo momento (siamo nel Settembre 1986) è ufficialmente operativo il grande progetto internazionale: l’Assemblea Generale Internazionale dei Governatori svoltasi a Chicago, lanciò ufficialmente il Progetto Polio Plus, alla presenza di Albert Sabin e dei 9 Governatori Italiani. La grande e luminosa idea di Sergio Mulitsch, la risonanza del grande sasso da lui lanciato nello stagno, aveva raggiunto tutto il mondo. Il suo ideatore, attivo fino all’ultimo, morì abbastanza giovane, a Londra, il 25 agosto 1987. Una malattia contratta nelle Filippine, dopo aver guidato personalmente l’ennesima campagna di vaccinazione, pose fine alla sua luminosa vita.
Credo che oggi, in un
mondo praticamente libero dalla Polio, tutto il Rotary debba essergli
riconoscente, inchinandosi davanti ad un uomo che ha suggerito alla nostra
Associazione un’operazione straordinaria.
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