Oristano
1 Dicembre 2014
Cari amici,
Dicembre è l’ultimo
mese dell’anno e, per le sue particolari caratteristiche, il Rotary lo ha
dedicato alla famiglia. Famiglia ovviamente intesa nel senso lato del termine: la
famiglia di ogni suo socio, che a Dicembre si ritrova a festeggiare
la fine di un lungo anno, e la famiglia rotariana, quest’ultima vera “Famiglia Allargata”, che comprende,
oltre tutti i suoi soci con le loro famiglie, tutte le altre strutture che,
come satelliti, fanno parte della galassia del Rotary: Interact, Rotaract, Scambio giovani e così via.
Dicembre è un mese dal
grande fascino, in particolare con il Natale e il Capodanno, e il Rotary lo
utilizza proprio per valorizzare la sua grande Famiglia allargata. Amici, il raggiungimento
dello scopo rotariano “del servizio”
non può che passare attraverso quella condivisione, che parte proprio dal nucleo
familiare del socio. Non scordiamoci che nel complesso dei
processi sociali, la famiglia è sempre stata riconosciuta come nucleo fondante
della società stessa: in essa si sviluppa, nella compartecipazione dei coniugi,
l’educazione, la formazione e la responsabile crescita dei figli.
Anche oggi, in un mondo
fortemente globalizzato, la famiglia continua, nonostante tutto, a “tenere”,
anche se la così detta “crisi della
famiglia” preoccupa non poco la società del terzo millennio. Il grande Hermann Hesse, scrittore, poeta,
aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero, insignito del
Premio Nobel per la Letteratura nel 1946 (Hesse era nato a Calw, il 2 luglio
del 1877 e morì a Montagnola, il 9 agosto 1962), nei suoi scritti sosteneva
che là dove la famiglia perde qualche
cosa della sua importanza, vi s’introduce un deperimento dell’anima, che in
concreto significa anche depauperamento della società, perché se la famiglia
forma il nucleo originario, da essa ne discende il valore reale della società
stessa!
Cari amici, compito di
noi rotariani è non solo quello di monitorare e segnalare i mali che affliggono
la nostra Società, ma anche quello di cercare di porvi rimedio sollecitando e
sensibilizzando quanti possono e debbono mettere in atto gli atti concreti
necessari. Ci sono tanti giovani che portano in sé un grande potenziale di
generosità, di capacità, di coraggio, di bisogno di verità e di amore, che
rimane inapplicato. Questi giovani sono alla ricerca degli strumenti utili per
reintegrare nella Società, così malata, quei valori che lentamente si sono
smarriti e hanno creato spazi vuoti che solo loro, ormai, sono in grado di
colmare. Sta a noi aiutarli a farlo!
Il Rotary International
con le sue strutture particolari riservate ai giovani, cerca di operare in
questa direzione. Oltre l’Interact e il Rotaract il programma “Scambio Giovani”
sta raggiungendo nel mondo successi straordinari! Solo in Sardegna quest’anno ben
38 giovani stranieri sono presenti e prendono giorno dopo giorno dimestichezza
con la nostra cultura e la nostra lingua. Anche il nostro club ne ospita due:
Carla, proveniente dal Messico e Jenny da Taiwan. Nel contempo due delle nostre
giovani oristanesi, Carla e Giulia sono una in Argentina e l’altra in
Finlandia.
Lo scambio giovani del
Rotary, cari amici, non è solo un anno di normale studio all’estero, ma
qualcosa di più consistente. Inserire un giovane di un’altra nazione in una
delle nostre selezionate famiglie rotariane (o scelte dal Rotary) è
un’esperienza unica e indimenticabile, che crea tra famiglie, spesso
lontanissime, un legame profondo che ha per base la solida amicizia rotariana.
L’esperienza che viene
vissuta è coinvolgente e premiante. Pensate che per i giovani stranieri dello
scambio giovani in Sardegna sono previsti diversi incontro nelle più belle
località dell’Isola (già effettuate le gite a Su Cologone e a Tharros e Cabras
per ammirare le statue dei giganti di Mont’e Prama. Costa molta fatica ai
nostri club (anche Egle, la nostra P.P., che coordina la Commissione, ne sa
qualcosa…) ma i giovani, non dimentichiamolo, sono il nostro futuro. Anche il
Presidente Internazionale Gary Huang ha voluto incontrarli a Roma durante la
sua visita al nostro Distretto.
Nel precedente post avevo parlato del nostro impegno a partecipare, il 29 Novembre, al Banco Alimentare (hanno partecipato anche le nostre 2 giovani in scambio) che ha dato un ottimo risultato: presso il CONAD-LECLERC sono stati raccolti 35 quintali di alimenti! il 30 Novembre, invece, le nostre giovani, unitamente agli altri ragazzi presenti in Sardegna, hanno partecipato
alla gita, organizzata da Egle, nel Sinis di Cabras. Il gruppo composto dai ragazzi e dagli
accompagnatori, coordinati da David Harris (oltre 70 persone) ha raggiunto
prima Torregrande poi Cabras, dove è stato visitato il Museo che ospita i
Giganti di Mont’e Prama. Il giro è proseguito con la visita a San Salvatore
(dove si trova un santuario ipogeico di epoca nuragica), con destinazione finale
San Giovanni di Sinis e gli adiacenti scavi di Tharros. Dopo il pranzo,
consumato nel punto di ristoro “La Playa”, nella marina di S. Giovanni, la
visita all’antica città di Tharros. Una passeggiata naturalistica ha chiuso la
bellissima giornata. In calce trovere alcune belle foto di questa bella gioventù!
Che dire, cari amici,
Dicembre è un mese particolarmente aggregante. I tempi che stiamo attraversando
richiedono il nostro massimo impegno e sono certo che tutti cercheremo di fare
la nostra parte nel modo migliore! A breve ci vedremo, spero tutti, per la
festa degli auguri di fine anno, e tutti insieme ci augureremo che il prossimo
anno ci veda ancora di più
protagonisti nel nostro “Servire al di
sopra dell’interesse personale”.
A
presto!
Mario
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