Oristano
1 maggio 2014
Cari amici,
ieri, ultimo giorno di
Aprile, abbiamo consegnato il premio allo studente delle Scuole
Superiori della nostra Provincia, maturato con il massimo dei voti e la lode. Questa
iniziativa viene portata avanti dal nostro club da oltre trent’anni: l’unica variazione
che negli anni scorsi il club ha voluto apportare è stata quella della scelta:
non più lo studente più giovane di età (fra quelli che avevano ottenuto il
massimo dei voti) ma quello preferito dalla sorte fra i maturati a punteggio
massimo. La cerimonia di consegna del premio, organizzata dal club con
il Dirigente scolastico del Liceo Ginnasio “De Castro” di Oristano, è stata
molto partecipata dagli studenti degli ultimi anni, ai quali la nostra
Presidente Egle ha illustrato le
finalità del Rotary e la sua storia, incoraggiando i giovani ed invitandoli a
contattare il Rotaract per un eventuale ingresso nell’associazione. Il Presidente del Rotaract Luca Sanna ha preso la parola per illustrare ai ragazzi l'attività svolta dal Rotarcat di Oristano e i progetti in corso, cercando di stimolarli ad entrare a far parte dell'associazione.
Al termine dell’incontro la premiazione, da
parte della nostra Presidente Egle, della brava studentessa vincitrice, Giulia Maria SIDDI, che si è già
iscritta all’Università Bocconi di Milano in Scienze Economiche.
L’anno rotariano si
avvia, ormai velocemente, alla sua conclusione. Sembra ieri il giorno che “il vascello”
di Egle, carico di entusiasmo prese il via, ai primi dello scorso
Luglio, mentre oggi vede ormai vicino l’arrivo in porto! Maggio è un mese
interessante ed impegnativo: si portano a conclusione gli ultimi progetti, si
organizza la partecipazione al Congresso-Assemblea, si ufficializzano gli ultimi ingressi nel club. Partecipiamo
numerosi all’Assise Distrettuale, cari amici: è il modo migliore per incontrare e
rafforzare l'amicizia con i nostri numerosi amici del Distretto!
Nel calendario
rotariano, considerata la mole degli impegni che gravano su questo mese, Maggio non ha una specifica attribuzione; in sintesi non gli è attribuito un “impegno”o una specifica azione rotariana, da portare avanti da parte dei club: Maggio è un mese formalmente “libero”.
I
club del contesto europeo, ciononostante, hanno voluto dedicare Maggio, il mese
del risveglio della natura, alla “Cultura”. Scelta certamente consona, in
quanto l’Europa è sempre stata la culla della cultura nel mondo. Lo stesso
termine cultura, di origine latina, proviene dal verbo "coltivare",
termine estrapolato dal mondo agricolo (dove significa far crescere,
riprodurre, rinnovare). E’ estrapolandone il significato che possiamo dire che
cultura è quel “complesso di processi di apprendimento”, di cura e di crescita
interiore, della somma di tutti quei modi di fare, di quei riti, che, con un altro
termine derivato, vengono definiti "culto". Il
concetto moderno di cultura può essere inteso, in senso rotariano, come quel complesso bagaglio di esperienze e conoscenze, in
possesso dei singoli soci che esercitano le più diverse professioni, e che
vengono non solo costantemente da Loro aggiornate, ma messe a disposizione dell’intera
Comunità, per meglio servire l’interesse generale.
Rileggendo Paul Harris
(parlo del suo libro La mia strada verso
il Rotary) potremo ripetere con Lui che “Chi contribuisce alla somma
totale della conoscenza umana non è solamente un benefattore della propria
nazione ma è un benefattore di tutto il mondo”. Credo che sia stato
questo uno dei motivi che hanno spinto il nostro fondatore a creare un club
dove fossero presenti (espresse in termini eccellenza) la maggior parte delle professioni:
proprio perché lo scambio tra le diverse conoscenze professionali di alto livello
diventassero patrimonio di tutti e, sommate le une alle altre, potessero
costituire un importante volano per meglio “servire” la Comunità e contribuire
a creare un mondo migliore. Tradotto in pratica questo significa che in tutti i
club è necessario che vi sia un’ampia varietà di professioni rappresentate,
perché è “l’insieme” delle varie culture professionali che agevola gli
interventi possibili e facilita il
nostro lavoro di servizio sul territorio. Ogni iniziativa, così, può essere portata avanti più facilmente: un
progetto che diminuisce la fame nel mondo, che migliora le condizioni di vita,
che mitiga l’analfabetismo, che incrementa l’occupazione. E’ questo, a mio
avviso, ciò che intendeva dire Paul Harris con la frase prima riportata.
Tutto questo, cari
amici, partendo dal mondo giovanile. Ieri alla platea dei ragazzi che
affollavano l’aula magna del Liceo dove abbiamo premiato lo studente migliore, abbiamo
cercato di far conoscere il Rotary e le azioni che esso porta avanti nel mondo. E’ dalla
scuola che dobbiamo partire per costruire il Rotary di domani. E’ cercando di
incoraggiare i giovani, facendo conoscere e divulgando i nostri principi, che
possiamo creare in loro la “cultura della pacifica convivenza”, fatta non solo
di amicizia ma di rispetto, tolleranza, altruismo, etica, e servizio.
Il Rotary avrà un
grande futuro se riuscirà ad inculcare nei giovani i suoi ideali: potremo avere
non solo un grande Rotary anche domani, ma anche un mondo migliore.
Buon Rotary a tutti Voi!
Mario
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