Oristano 3 gennaio 2023
Cari amici,
Anche il presente anno
rotariano ha superato la prima metà e si avvia a svolgere la seconda parte, che
porterà a termine le attività di servizio preparate e che verranno completate
entro il 30 giugno. Gennaio, è dedicato dal Rotary International all'Azione
Professionale, da sempre prima via d’azione del Rotary. Oggi le ‘Vie d’Azione'
sono cinque, ma originariamente erano 4: l’azione interna, l’azione
professionale, l’azione di interesse pubblico e l’azione internazionale; col
tempo, riconoscendo l’importanza che le Nuove Generazioni rivestono per la
nostra associazione di servizio, il Rotary ha istituito la 5^ via d’azione a
loro dedicata.
La luminosa mente di Paul
Harris, quando nel 1905 fondò il Rotary, fu quella di radunare nel club una
pluralità di esperienze lavorative (in quanto ogni socio rappresenta una
classifica professionale), in modo che “insieme” potessero mettere in piedi nel
modo migliore progetti di servizio in favore dei meno fortunati. Fu, nel mondo,
la prima “Associazione di servizio”, ben differente dalle precedenti
associazioni di assistenza ai meno abbienti. Il connubio amicizia e professioni
diverse, diventò poi la regola principe e ancora oggi, ben oltre un secolo
dopo, l’ingresso dei soci avviene cooptando professionisti e imprenditori delle
diverse professioni presenti nel territorio dei club.
L’azione professionale,
cari amici, è basilare e strategica per il Rotary, in quanto è l’alta
professionalità dei soci il vero punto di forza della nostra associazione; è
attraverso l’unione delle diverse capacità professionali presenti nel club, che
noi possiamo concepire, mettere a punto e realizzare progetti di servizio
validi e di buona utilità sociale. Siamo proprio noi soci che mettendoci
continuamente in gioco, unendo le nostre professionalità, portiamo avanti di
anno in anno iniziative e progetti validi, dando all’esterno una buona immagine
del Rotary; in questo modo dimostriamo alla società che il Rotary c’è e agisce
positivamente nei confronti di chi ha bisogno. Ricordiamoci che la gente ci
osserva e giudica il Rotary proprio attraverso le nostre azioni.
La capacità professionale, l’etica è la
disponibilità sono le caratteristiche che noi cerchiamo nei candidati da
portare dentro il nostro club. I nostri soci, se scelti con oculatezza,
rappresentano uno spaccato positivo della leadership del nostro territorio: da
un lato garantendo una pluralità di esperienze all’interno del club e
dall’altro mostrando all’esterno cosa possono fare, insieme, i professionisti
rotariani nei confronti della collettività. La pluralità delle competenze
possedute e l’Azione professionale svolta sono strettamente correlate: i
Rotariani rappresentano le loro professioni nel Rotary, così come loro stessi
rappresentano il Rotary nell’ambito delle loro professioni.
Per uniformare i
comportamenti dei rotariani nei loro luoghi di lavoro, nel 1989 il Consiglio di
Legislazione emanò la così detta “Dichiarazione degli Operatori Economici e dei
Professionisti Rotariani”, una specie di ‘Decalogo’ che, ampliando il principio
della 4 domande (messo in atto nel 1932 da Herbert Taylor, e che ogni giorno
ciascun rotariano dovrebbe mettere in pratica, cioè: 1 - Ciò che penso, dico o
faccio, risponde a verità? 2 - È giusto per tutti gli interessati? 3 - Promuove
la buona volontà e migliora i rapporti di amicizia? 4 - È vantaggioso per tutti
gli interessati?), poteva diventare un ulteriore motivo di riflessione sul loro
impegno nel lavoro e nella società. Ecco il testo della dichiarazione, che
ritengo sia sempre di grande attualità.
Come Rotariano prometto
di:
1. Testimoniare il valore
fondamentale dell’integrità in ogni circostanza e comportamento.
2. Mettere a disposizione
del Rotary le mie qualità ed esperienze professionali.
3. Svolgere eticamente
ogni attività, sia personale che professionale, promuovendo i più alti principi
deontologici come esempio per gli altri.
4. Essere corretto in
tutti i miei rapporti con gli altri e trattare gli altri con il rispetto
dovuto.
5. Riconoscere il valore
e il rispetto dovuto a tutte le attività che sono utili alla società.
6. Utilizzare le mie
conoscenze professionali per aiutare i giovani, per dare una risposta ai
bisogni degli altri e per migliorare la qualità della vita nella mia comunità.
7. Rendere merito alla
stima generalmente riservata al Rotary e ai Rotariani e non far nulla che possa
recare danno o discredito nei confronti del Rotary e dei Rotariani.
8. In qualsiasi relazione
professionale e/o di affari, di non sollecitare da Rotariani privilegi o
vantaggi che non possano essere accordati a chiunque altro.
Ebbene, amici, è
all’interno di questi principi che viviamo la nostra vita sia professionale che
di rotariani, convinti e attivi partecipi della società, professando quel
credo, quella filosofia rotariana, insegnataci dal nostro fondatore Paul
Harris. Questo è il Rotary, questo il nostro impegno nel mondo: questo
significa “CREARE SPERANZA NEL MONDO”, come, con il suo motto, ci ricorda il
nostro Presidente Internazionale GORDON R. MCLNALLY.
Mi piace chiudere questa
riflessione con Voi, con una bella frase di
Joel Arthur Barker (insegnante e manager americano): “La visione senza
azione è semplicemente un sogno. L'azione senza visione è solo un passatempo.
La visione con l'azione può cambiare il mondo”. Nel rinnovarvi gli auguri per
l’anno 2024 appena iniziato, aggiungo il sempre valido “Buon Rotary a tutti
Voi”!
Mario